È stato presentato ieri, nella Sala Gianni Basso del Teatro Alfieri di Asti, il programma ufficiale della seconda edizione del Barbera d’Asti Wine Festival, in calendario dal 7 al 10 novembre 2025 in piazza Alfieri.
Organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato in collaborazione con Go Wine e con il sostegno del Comune di Asti, il festival si conferma un punto di riferimento per la promozione del vino piemontese. L’edizione 2025 rafforza il legame tra territorio, cultura e sostenibilità, grazie anche alla presenza del progetto Born Sustainable, dedicato alla valorizzazione di pratiche virtuose e responsabili nel mondo del vino.
Un’edizione più ricca, tra degustazioni e incontri
“La prima grande novità è il cambio di data: abbiamo scelto novembre, dal 7 al 10, un periodo più adatto ai nostri vini e al nostro territorio” – ha dichiarato il presidente del Consorzio Vitaliano Maccario – “Abbiamo voluto creare un’occasione di contatto diretto tra produttori e visitatori, per far capire cosa c’è dietro una bottiglia di vino, dietro un bicchiere di Barbera. È un momento di apertura e di dialogo con chi ama il nostro mondo”.

Durante la conferenza stampa, alla presenza del sindaco Maurizio Rasero, di Massimo Corrado (Go Wine) e di Livio Negro, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, sono stati illustrati i principali appuntamenti della manifestazione, pensati per operatori, appassionati e nuove generazioni di wine lover.
Born Sustainable al centro del racconto del territorio
Tra i progetti che caratterizzeranno la seconda edizione del Festival, Born Sustainable avrà un ruolo centrale come piattaforma di racconto e confronto sui temi di sostenibilità, autenticità e territorio. “Partiamo proprio da Asti, la nostra città, per parlare di sostenibilità e del futuro del territorio” – ha sottolineato Maccario – “È un valore condiviso dai nostri produttori e rappresenta la direzione verso cui vogliamo andare come Consorzio”.
Il progetto Born Sustainable, già protagonista di iniziative in diverse aree vitivinicole italiane, trova nel Barbera d’Asti Wine Festival un palcoscenico ideale per mettere in dialogo imprese, istituzioni e giovani consumatori, con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo basato su qualità, etica e rispetto per l’ambiente.
Un programma tra cultura, gusto e formazione
L’apertura ufficiale del Festival è prevista venerdì 7 novembre con il talk “Sorsi di Futuro: sostenibilità, giovani e territorio di vino”, moderato dal vicedirettore de La Stampa Federico Monga, con la partecipazione dello chef Antonino Cannavacciuolo, di Stevie Kim (Italian Wine Podcast) e di giornalisti piemontesi.
Sabato 8 novembre sarà la volta dello show cooking del resident chef Gianluca Renzi del ristorante stellato Le Cattedrali, seguito da deejay set e cocktail station per valorizzare anche la versatilità dei vini del Monferrato nella mixology.
Domenica 9 e lunedì 10 novembre, piazza Alfieri e il centro storico di Asti ospiteranno i banchi d’assaggio dei produttori, mentre alla Camera di Commercio Alessandria–Asti si terranno quattro masterclass con Veronika Crecelius, Aldo Fiordelli, Pietro Russo e Costantino Gabardi.
Un festival che unisce cultura, vino e sostenibilità
“Vogliamo che queste giornate siano un’occasione di incontro, di festa e di crescita condivisa” – ha concluso Maccario – “Il Barbera d’Asti Wine Festival vuole mostrare la forza di un territorio che guarda al futuro, dove la Barbera e i nostri vini diventano ambasciatori di sostenibilità e autenticità”.
Con il suo approccio inclusivo e la presenza del progetto Born Sustainable, finanziato dall’Unione europea, il Barbera d’Asti Wine Festival 2025 si conferma un evento capace di unire cultura, esperienza e promozione, rafforzando il legame tra vino, territorio e comunità.
+info:
www.viniastimonferrato.it
www.bornsustainable.eu/
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