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Competitive Data  ha completato l’analisi dei bilanci delle prime 300 società di capitali appartenenti al settore della produzione di vini e spumanti per il triennio 2019-2021.

FATTURATI IN CRESCITA

Il fatturato aggregato delle prime 300 aziende vinicole, o cantine, registra una crescita del +14,3%, con la performance migliore che spetta alle regioni del Nord Ovest in crescita del +19,7%, seguite dalle regioni del Centro con un incremento del +17,0%, mentre le regioni del Nord Est crescono del +13,0%, e quelle del Sud e delle Isole del +8,1%.

Fonte: Competitive Data

Nel 2021 sono state le aziende produttrici di vini e spumanti con fatturato maggiore di 50 milioni di euro a far registrare la crescita più sostenuta (+16,2%), seguite, con il +13,3%, dalle cantine con fatturati compresi tra 20-50 milioni di euro, ed infine quelle con fatturati inferiori ai 20 milioni di euro che crescono del +8,2%.

VALORE AGGIUNTO IN CRESCITA

Il valore aggiunto nel complesso segue il trend del fatturato, incrementando del +13,5% il suo valore nel 2021, con una progressione a livello regionale che questa volta favorisce le regioni del Sud e delle Isole (+16,8%), seguite dalle regioni del Centro in aumento  del +14,5%, quindi le regioni del Nord Ovest che progrediscono del +13,7%, ed infine quelle del Nord Est con il +12,4%.

 

 

UTILI IN CRESCITA

La crescita degli nel 2021 è stata del +9,3%, per un controvalore di 483.086.000 euro (erano 442.158.000 euro nel 2020). La crescita degli utili, meno che proporzionale rispetto al fatturato, porta l’incidenza percentuale dell’utile sul fatturato dal 4,5% del 2020 al 4,3% del 2021. Le aziende che chiudono l’esercizio in utile crescono dalle 215 del 2020 alle 228 del 2021, mentre quelle che risultano in perdita, sono diminuite dalle 27 del 2020 alle 14 del 2021.

GLI INDICI DI REDDITIVITA’

Aggregando i bilanci delle società che realizzano nel settore una quota superiore al 50% dei ricavi si ottiene il bilancio somma settoriale, dal quale vengono calcolati i valori medi di riferimento con cui confrontare le performance aziendali.

 

 

  • Il ROE, Return on Equity, è il rapporto tra Utile e Patrimonio netto e rappresenta la redditività per i soci. Il ROE medio nel 2021 è stato del 6,6%, in ridimensionamento rispetto al 10,8% del 2020.
  • Il ROI, Return on Investment, è il Risultato operativo (ottenuto sottraendo dai ricavi tutti i costi operativi) sul Capitale investito netto (cioè l’attivo di Stato Patrimoniale al netto dei fondi di rettifica). Rappresenta la redditività della gestione caratteristica. Il ROI medio è stato pari al 5,7% nel 2021, contro il 6,5% del 2020.
  • Il ROS, Return on Sales, è il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi e rappresenta il margine operativo sulle vendite. Il ROS è stato pari al 6,3% nel 2021, mentre nel 2020 si era attestato al 7,4%.

L’EBITDA medio rispetto al fatturato, o ebitda margin, passa dal 10,2% del 2020 al 10,8% del 2021.

RISCHIO FINANZIARIO

Nel 2021 il rapporto di indebitamento, o Leverage, evidenzia un valore di 2,% in frazionale aumento rispetto al 2020 che segnava un 2,2. L’incidenza media degli oneri finanziari sul fatturato è stata nel 2021 dell’ 1,0%, in leggero aumento rispetto al dato del 2020 (0,9%).

Fonte: www.monitoraitalia.it – www.compedata.com

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