Nonostante una crescita dell’utile operativo (beia) del 7,4% e un miglioramento dei margini, il titolo Heineken attualmente sta perdendo circa il 7% in Borsa dopo la pubblicazione dei risultati semestrali. La causa? Previsioni più caute sui volumi e un forte calo della generazione di cassa.
Investitori delusi: volumi piatti, cassa in calo
Il gruppo olandese ha registrato ricavi totali per 16,9 miliardi di euro, mentre i ricavi netti (beia) sono cresciuti del 2,1% su base organica, raggiungendo quota 14,2 miliardi. I volumi di birra sono calati dell’1,2%, mentre Heineken® è cresciuta del 4,5%. Tuttavia, il free operating cash flow è crollato del 61% a 257 milioni di euro, contro i 655 milioni dell’anno scorso.
Come riporta Dow Jones Newswires, il titolo è stato colpito da una “reazione dura ai risultati”, in un contesto di pressioni macroeconomiche in Europa e nelle Americhe e di un dollaro debole. Gli analisti di ING sintetizzano così: “Forte controllo dei costi, ma fateci vedere la cassa”.
Van den Brink: “Risultati solidi, continuiamo a investire”
Nel suo commento, Dolf van den Brink, CEO di Heineken N.V., ha dichiarato:
“Nel primo semestre abbiamo conseguito risultati solidi, con una crescita del profitto operativo organico (beia) del 7,4% e un aumento dei ricavi netti (beia) del 2,1%, grazie anche a un’espansione del margine operativo. Abbiamo continuato a investire per rendere il business a prova di futuro, rafforzando il nostro portafoglio e la presenza globale, finanziati da risparmi di produttività.”

“I volumi sono migliorati nel secondo trimestre in tutte le regioni. Africa e Asia hanno guidato la crescita dei profitti, mentre in Europa le negoziazioni con i retailer hanno avuto un impatto temporaneo. Restiamo agili nell’esecuzione e alziamo l’obiettivo di risparmi lordi a oltre 500 milioni nel 2025.”
Africa al top, Europa e Americhe rallentano
La regione Africa & Medio Oriente ha registrato una crescita del profitto operativo (beia) del 102,8%, trainata da Nigeria, Etiopia ed Egitto, mentre in Asia-Pacifico brillano Vietnam, India e Cina.
Male invece l’Europa (-5,2% utile operativo), penalizzata dalle trattative con la GDO in mercati chiave come Francia, Germania, Olanda e Spagna. Nelle Americhe, Brasile e USA mostrano segni di debolezza, mentre Messico tiene grazie alla crescita di Amstel Ultra e Dos Equis.
Outlook confermato, ma più prudente
Heineken conferma l’obiettivo di crescita organica del profitto operativo (beia) tra il 4% e l’8%, ma rivede al ribasso le aspettative sui volumi per l’intero 2025, ora previsti piatti rispetto alla precedente stima di crescita. La pressione rimane alta anche per via dei nuovi dazi USA che potrebbero impattare la seconda parte dell’anno.







