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Il Lambrusco, il vino frizzante italiano più famoso in Italia e all’estero è protagonista di una kermesse di respiro mondiale, Mondo Lambrusco. L’appuntamento, promosso dall’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna. in collaborazione con il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e con il Consorzio Marchio Storico dei Vini Reggiani, è in programma dal 14 al 20 maggio presso 35 ristoranti gestiti da cuochi italiani di 13 diverse nazioni, dall’Australia agli Stati Uniti passando per la Vecchia Europa – Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Regno Unito e Paesi Bassi -, la Russia, la Cina, la Corea e il Giappone. Nei giorni dell’iniziativa, ogni chef realizzerà una ricetta ad hoc per l’abbinamento con il Lambrusco e sabato 17 maggio saranno organizzate speciali degustazioni e incontri a tema per brindare al rosso frizzante vanto dell’enologia made in Italy.

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Si comincia il prossimo 10 maggio all’International Culinary Center di New York con l’anteprima di Mondo Lambrusco. In calendario un cooking show degli chef Valentino Marcattiliidel Ristorante San Domenico di Imola (Bologna) e Michael White del Marea di New York e un collegamento skype tra le due sponde dell’Atlantico: l’evento di New York e la conferenza stampa organizzata dall’Enoteca Regionale Emilia Romagna a Dozza (Bologna). Tra le insegne aderenti a Mondo Lambrusco, anche alcuni rinomati locali dello Stivale. È il caso del già citatoRistorante San Domenico di Imola capitanato da Valentino Marcattilii, del Rigoletto di Reggiolo (Reggio Emilia) di Gianni D’Amato, del ristorante L’Erba del Re di Modena sotto la guida di Luca Marchini, dello Strada Facendo di Modena di Emilio Barbieri e della Trattoria da Amerigo di Saligno (Bologna) di Alberto Bettini.

+info: www.enotecaemiliaromagna.it/mondolambrusco/

INFOFLASH/LAMBRUSCO
Il Lambrusco, con le sue oltre 50 milioni di bottiglie Doc e più di 100 milioni di bottiglie Igt nei territori di Modena, Reggio Emilia e Parma è ad oggi il vino più esportato d’Italia con il 60% della produzione che parte per l’estero. Il successo di questo vino è dovuto a due caratteristiche principali: da una parte il suo ridotto tenore alcolico e la freschezza delle sue bollicine, dall’altra la sua capacità di sposarsi a diverse cucine. Tradizionalmente appassionati di questo vino sono la Germania, la Spagna, il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada, il Giappone e la Russia, mentre Cina, Corea del Sud e Brasile mostrano oggi i maggiori tassi di crescita. Lambrusco è un vino tipico della tradizione emiliana, partendo da uve rosse che vengono utilizzate per produrre uno dei pochi vini rossi o rosé frizzanti. Esistono quattro tipi di Lambrusco DOC: il Lambrusco rosso Salamino di Santa Croce secco o amabile, il Lambrusco di Sorbara che può essere rosso o rosé, secco o amabile il Lambrusco Reggiano, rosa e dolce o rosso e secco e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro secco o amabile. Il Lambrusco Salamino, il cui nome trae origine dai grappoli che ricordano dei salami, possiede un colore scuro con una intensa schiuma viola e un corpo medio. Il Lambrusco di Sorbara rosso è forse il più pregiato e viene prodotto nelle zone della provincia di Modena. È tipicamente un vino leggero con aromi di fragole lamponi e ciliegie. Il Lambrusco Reggiano dalla schiuma vivace ed evanescente possiede un gradevole profumo che varia dal fruttato al floreale, con un gusto fresco e fragrante. Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro fortemente aromatico si presenta con una schiuma color ciliegia con aromi più ampi rispetto agli altri 4 tipi di Lambrusco. Il Lambrusco viene anche prodotto anche nella Lombardia orientale dove si produce un altro DOC,: il Lambrusco Mantovano, il quale però, porta in etichetta il riferimento alla sottodenominazione di origine non rientrando nei quattro vini DOC prima citati.

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