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REATO CONSERVARE ACQUA MINERALE ESPOSTA AL SOLE



Riportiamo di seguito l’Ansa dell’8.8.2006 relativo ad una sentenza della Cassazione in materia di conservazione delle confezioni di acqua.

ROMA – E’ reato conservare all’aperto l’acqua minerale contenuta nelle bottiglie di plastica e destinata alla vendita, perché l’esposizione alla luce del sole e alle intemperie può modificarne la composizione e comprometterne la purezza. Lo sottolinea la Cassazione rigettando il ricorso di due grossisti di bevande condannati dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere per aver tenuto una scorta di confezioni di acqua esposte ai raggi solari e alla polvere stradale.

I giudici campani – nel 2003 – condannarono Ermenegildo e Oreste S. per aver violato le norme igienico-sanitarie che disciplinano la conservazione dei prodotti alimentari. Contro la multa, i due commercianti sono ricorsi in Cassazione sostenendo che le confezioni erano protette da teloni, non erano ancora state vendute e, comunque, l’acqua era rimasta pura.

Una tesi bocciata dalla Terza sezione penale della Suprema Corte che – con la sentenza 28355 – ha respinto il ricorso spiegando: “perché ricorra il cattivo stato di conservazione non occorre che la sostanza alimentare risulti realmente alterata, ma è sufficiente che nelle modalità di conservazione del prodotto (sistemi di confezionamento, esposizione all’aria o al sole, trasporto), non siano osservate le precauzioni dirette ad evitare che il prodotto possa subire un’alterazione”.

Per i giudici supremi si tratta di “precauzioni” che non solo vengono stabilite per legge, ma “possono anche trovare la loro fonte in regole di comune esperienza”. E non importa se le confezioni in Pet non erano ancora state vendute: la legge – dicono gli ‘ermellini’ – punisce la “cattiva conservazione anche se non è ancora conclusa una compravendita”.

www.ansa.it

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