Con profonda commozione si annuncia la scomparsa di Alberto Bertone, fondatore, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, morto all’età di 59 anni a seguito di una malattia. La notizia, diffusa con «immenso dolore» dalla famiglia, dai dipendenti e dai collaboratori, segna la fine di un’epoca per una delle realtà più importanti del settore delle acque minerali in Italia.
Le origini di un’impresa di successo
Nel 1996, insieme al padre Giuseppe Bertone, aveva dato vita alla società nel comune di Vinadio, in Valle Stura (Piemonte). Da allora, grazie alla sua visione imprenditoriale e a una continua spinta all’innovazione, dagli impianti al packaging, fino alla logistica, Acqua Sant’Anna è cresciuta fino a diventare uno dei leader del mercato nazionale.
Un imprenditore visionario
In una nota ufficiale, l’azienda ha ricordato Bertone come «un imprenditore visionario e coraggioso, che ha saputo coniugare visione, capacità d’innovazione e profonda attenzione per le persone, diventando un punto di riferimento non solo per il suo settore ma per l’intero tessuto economico e sociale del Paese».
Un’eredità che resterà nel tempo
Bertone lascia i due figli, Filippo e Camilla, e il fratello Fabrizio. La compagna, Roberta Ruffino, era scomparsa nel 2016 a soli 40 anni per un improvviso malore, una perdita che aveva profondamente segnato la sua vita personale.
Alberto Bertone ha saputo trasformare una piccola impresa familiare in un gruppo industriale di rilievo, restando però sempre radicato nel tessuto alpino della Valle Stura. Il suo passaggio segna un momento di riflessione per tutto il comparto beverage e in particolare per quello delle acque minerali.
Le esequie si terranno giovedì 13 novembre alle ore 9 nella chiesa della Gran Madre di Dio a Torino.
La redazione di Beverfood.com si unisce al cordoglio della famiglia, dei collaboratori e della comunità di Vinadio.
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