La sostenibilità in Cavit è da sempre un valore, con la realtà trentina impegnata nel tutelare, proteggere e valorizzare l’ambiente e le sue preziose risorse.
Per salvaguardare le ricchezze del territorio trentino e supportare i suoi viticoltori nelle diverse fasi della coltivazione delle uve, Cavit ha dato vita a un ambizioso progetto volto a individuare gli ambienti ideali per i diversi tipi di vite, per ottenere un evidente risparmio idrico e a creare una migliore integrazione della filiera vitivinicola trentina, attraverso un metodo di produzione orientato a una viticoltura di precisione ecosostenibile.
PICA il nome progetto, acronimo che indentifica la Piattaforma Integrata Cartografica Agriviticola intrapresa nel 2010 in collaborazione con i centri di ricerca d’eccellenza del Trentino Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (F.E.M.) e Fondazione Bruno Kessler di Trento.
“E’ un progetto molto ambizioso che ha visto impegnate diverse realtà, abbiamo la fortuna di poter sfruttare le attività del territorio trentino della ricerca e dello sviluppo effettuate da due realtà importanti come la Fondazione Edmund Mach e Fondazione Bruno Kessler- spiega Giovanni Negri, Direttore Marketing di Cavit– ma soprattutto abbiamo 4.500 viticoltori che hanno capito l’importanza dell’innovazione. L’approccio nei loro confronti è stato determinante, dobbiamo cercare di innovare nel rispetto della tradizione, anche se la risposta dei nostri associati è positiva, capiscono il valore dell’iniziativa che darà un contributo fondamentale nella gestione agronomica in uno scenario in continua evoluzione”.
Lo studio integra l’analisi dettagliata delle caratteristiche del territorio vitato (suolo, clima e risposta vegetativa della vite nei diversi ambienti di coltivazione) con un innovativo sistema di Information and Communication Technology, che permette agli enologi e agli agronomi delle cantine, di ricevere informazioni specifiche per ogni vigneto, relative alle diverse fasi di cura delle viti.
Nello specifico questo sistema consente di fornire ai soci Cavit, mediante semplici sms o email, informazioni e assistenza costante in tempo reale per ottimizzare la gestione dei vigneti. In particolare, tra le molteplici applicazioni che vengono sviluppate da Pica, è possibile fare previsioni accurate sulla maturazione dei vigneti e quindi pianificare meglio i tempi di vendemmia, individuare le varietà che meglio si adattano ai vari territori e agevolare la tracciabilità delle uve conferite.
Inoltre i dati raccolti permettono di ottenere informazioni precise circa il fabbisogno idrico del vigneto con un conseguente risparmio idrico e un uso più mirato ed adatto di acqua alle necessità e alle specificità di ogni terreno.
Tutto questo a vantaggio dei due grandi obiettivi che sono alla base della creazione del progetto: qualità e sostenibilità ambientale e produttiva.
“Con PICA vogliamo portare un’innovazione rivolta alla qualità– chiosa l’enologo di Cavit Andrea Faustini– abbiamo destato molto interesse anche in altre realtà aziendali vitivinicole che continuano a chiedere informazioni sul progetto e sulla sua fattibilità”.
+Info: CAVIT www.cavit.it – Email: