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Abba, una pennellata fine dining nel cuore di Certosa District

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Negli spazi che ospitano il ristorante Abba, un tempo c’era una fabbrica di pennelli. Siamo nel Certosa District di Milano, una zona su cui lo chef patron chef Fabio Abbattista ha scommesso in tempi non sospetti. Un lavoro importante di ristrutturazione inserito in un progetto più ampio di rigenerazione urbana in via Varesina, una zona in piena fase di espansione in cui non si capita per caso, ma bisogna andarci apposta. “Stiamo cercando di conquistare il nostro spazio a Milano, il quartiere è in crescita e insieme a noi stanno aprendo anche altre attività” – racconta lo chef- Come primo il bilancio è positivo, vogliamo far conoscere la cucina di Abba e continuare a crescere”.

Desing e materie prime

Abba riprende nel naming il nome dello chef, anche se qualcuno a prima vista potrebbe pensare anche a un tributo alla famosa band svedese. Design essenziale e naturale che richiama uno stile scandinavo, con grandi vetrate, tonalità calde della terra e del legno, lo spazio, ampio e luminoso che si distingue per dettagli curati che raccontano la filosofia dello chef Fabio Abbattista che si basa sul rispetto delle materie prime. La sera, la sala si trasforma in un ambiente più intimo e avvolgente, dove la luce soffusa e l’atmosfera ovattata invitano a un’esperienza gastronomica di autentica eleganza. Lo chef Abbattista propone una cucina che cambia quotidianamente, seguendo la stagionalità e la maturazione ottimale di frutta e verdura. La componente vegetale assume un ruolo centrale, mentre carne e pesce provengono da piccoli produttori sostenibili. Un approccio etico che si riflette anche nella proposta del menu pranzo di Lavoro, pensato per un pubblico urbano in cerca di qualità accessibile.

Percorso internazionale

Fabio Abbattista

Classe ‘77, originario di Molfetta in provincia di Bari, Abbattista ha costruito la propria carriera tra Italia, Londra e Atene, collaborando con grandi maestri della cucina come Stefano Cavallini, Philip Howard, Michel Roux e Alain Ducasse. Dopo esperienze stellate al Cavalieri Hilton di Roma, al The Square e a Le Gavroche di Londra, approda a Milano nel 2011 per affiancare Fabio Baldassarre nell’apertura di Unico, conquistando una stella Michelin in soli sei mesi. Segue un periodo in Franciacorta, come executive chef de L’Albereta Relais & Château, prima di tornare nel capoluogo lombardo per dare vita ad Abba, progetto personale che rappresenta la piena espressione della sua identità gastronomica.

Piatti cult

Seppia e topinambur

Alcuni piatti forte dello chef sono il mix tra le sue origini e la capitalizzazione delle esperienze culminate in Lombardia con l’approdo a Milano. L’incontro tra seppia e topinambur, gnocchetti di zucca, robiola e berberè, Lavarello, lenticchie nere e curcuma. Una cucina che si esprime non solo in bocca con consistenze e gusto, ma anche al naso. “Molti ospiti sono colpiti da questo fatto, i nostri piatti hanno una componente olfattiva molto spiccata che incuriosisce e siamo contenti che questo stia piacendo molto-continua lo chef- Ci piace sperimentare molto, la nostra cucina è frutto di una fusione tra la regione che ci ospita come la Lombardia con quelle che sono le mie origini pugliesi e la mia evoluzione in giro per il mondo”.

Un racconto di autenticità

Gnocchetti di zucca, robiola e berberè

Abba è il risultato di una visione coerente e contemporanea, una cucina etica, naturale e profondamente personale, in cui ogni elemento — dal piatto al bicchiere — concorre a costruire un’esperienza sensoriale completa, autentica e raffinata. La cantina di Abba conta oggi circa 150 etichette, selezionate tra piccole maison e produttori indipendenti, con un’attenzione particolare ai vini biologici, naturali, biodinamici e macerati. Di rilievo la selezione di Champagne artigianali, frutto di un lavoro di ricerca accurato. Anche la mise en place racconta un percorso di artigianalità: le ceramiche firmate dalla ceramista Barbara Arcieri sono realizzate a mano in gres e porcellana, pensate in dialogo con lo chef per esaltare texture, colori e armonie dei piatti.

Abba Incontra

Il format Abba incontra crea occasioni di dialoghi e incontri culinari che vanno oltre la tecnica. Un ciclo di appuntamenti che portano grandi nomi del panorama gastronomico internazionale nella cucina di Abba per una serie di cene a 4 mani irripetibili. L’obiettivo è dare rilievo alla forte identità degli chef e alle loro pratiche accomunate dal loro approccio rigoroso e rispettoso della materia prima, in ambienti peculiari. “Sono delle occasioni di reciproca conoscenza che stanno ottenendo un riscontro di successo– chiosa Fabio Abbatista- Ci attende l’ultimo appuntamento il prossimo 25 novembre con lo chef giapponese Atsushi Tanaka del ristorante stellato parigini A.T”

INFO ristoranteabba.com/

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