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Approvato dai CdA il progetto di fusione tra Centrale del Latte di Torino e Centrale del Latte di Firenze


 

Il Consiglio di Amministrazione di CLT (Centrale del latte di torino) ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di CLF (centrale del late di Firenze, Pistoia e Livorno) in CLT (il “Progetto di Fusione”) In pari data anche il Consiglio di Amministrazione di CLF ha approvato il Progetto di Fusione e la relazione degli amministratori redatta ai sensi dell’art. 2501 quinquies del cod. civ.

La Fusione si inserisce nella più ampia strategia di crescita per linee esterne delle due società ed è finalizzata a creare un polo interregionale specializzato nella produzione e nella commercializzazione di prodotti lattiero-caseari che aggreghi realtà e marchi a livello locale, accomunati da valori essenziali quali la qualità, la sicurezza, la territorialità, il prosieguo delle relazioni con la filiera zootecnica delle regioni interessate e darà vita al terzo polo lattiero-caseario in Italia con una posizione di leadership nelle regioni Piemonte, Toscana, Liguria e Veneto.

La Fusione comporterà inoltre un completamento del portafoglio prodotti offerti da CLT grazie alla ampia gamma “Mukki”, una forte spinta commerciale dei prodotti Mukki attraverso la capillare rete di CLT,  un aumento del potere contrattuale con i clienti ed i fornitori,  la possibilità di aumentare i volumi e i mercati di export, ed un aumento della capacità di investire in ricerca e sviluppo. Il Progetto di Fusione è stato predisposto sulla base delle situazioni patrimoniali al 30 settembre 2015. Il rapporto di concambio è stato definito dai competenti organi di CLT e CLF in n. 1 nuova azione ordinaria CLT per n. 6,1965 azioni ordinarie di CLF (il “Rapporto di Cambio”). Non sono previsti conguagli in denaro.

Per soddisfare il rapporto di cambio in conseguenza della Fusione, CLT aumenterà il proprio capitale sociale da Euro 20.600.000 a Euro 28.840.041,20 mediante emissione di n. 4.000.020 nuove azioni ordinarie CLT aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione. Le azioni della società incorporante saranno assegnate agli azionisti di CLF, in proporzione alla partecipazione detenuta dagli stessi in CLF con arrotondamento all’unità più prossima. Ad esito della Fusione CLT cambierà denominazione in “Centrale del Latte d’Italia” e rimarrà quotata al segmento STAR dell’MTA

L’operazione prevede infine che immediatamente dopo l’intervenuta efficacia della Fusione avrà luogo il conferimento da parte di CLI dell’“Azienda Mukki”, facente capo a CLF in una nuova società, interamente posseduta da CLI avente sede legale ed operativa a Firenze denominata “Centrale del Latte della Toscana”. Tale ultima operazione è volta a garantire il consolidamento patrimoniale, la tutela del sito produttivo e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali di CLF quale importante realtà istituzionale locale.

AZIONARIATO POST FUSIONE

Sulla base delle informazioni disponibili alla data odierna, ad esito della Fusione (subordinatamente al verificarsi delle Condizioni), i soci che deterranno partecipazioni superiori al 5% della società post-fusione saranno i seguenti:


È previsto che la Fusione sia sottoposta all’approvazione dell’assemblea straordinaria di CLT a seguito dell’avveramento della condizione dell’approvazione della fusione da parte degli organi decisionali dei soci di CLF che rappresentino, nel complesso, almeno l’80% del capitale sociale di quest’ultima.

Contact: Barabino & Partners – – centralelatte.torino.it/

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