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Nel mondo dei dolcificanti è in arrivo una vera e propria rivoluzione: dallo scorso novembre è stato ammesso in Europa l’uso della Stevia, una pianta della famiglia dei crisantemi originaria del Sudamerica, dove è utilizzata da secoli per il suo potere dolcificante, molto superiore rispetto a quello dello zucchero ma senza calorie e privo di potere cariogeno. Negli Stati Uniti gli estratti di Stevia sono stati autorizzati dalla Food and Drug Administration già nel 2008, rivoluzionando il mercato dei dolcificanti; la stessa cosa si è verificata in Francia dove la Stevia è già commercializzata da tempo grazie a una deroga. Ora però la Stevia può essere liberamente commercializzata in Europa e quindi anche nel nostro paese, dove sono già arrivati sugli scaffali dei supermercati Dietor Cuore e Misura Stevia, i primi dolcificanti ipocalorici a base di Stevia, in bustine e compresse.

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E’ probabile che il dolcificante faccia presto la sua comparsa anche come dolcificante nelle bibite dolci. Coca-Cola, ad esempio, è stata una delle prime società di soft drink, a lanciare una bevanda dolcificata con la Stevia, con la diffusione della “Green Sprite” negli Stati Uniti nel dicembre 2008 e con il lancio di “Fanta Still” in Francia nel marzo 2009. Un portavoce della Coca-Cola Europa ha dichiarato che la società sta attivamente esplorando l’uso del dolcificante Stevia tra le categorie di bevande diverse. Gli estratti di Stevia, precisano i produttori di drink sugar-free, sono usualmente 200-300 volte più dolci dello zucchero, ma sono senza calorie. E oltre 25 anni di ricerche scientifiche hanno stabilito la sicurezza degli estratti di Stevia’ .Tuttavia, l’Efsa, l’Autorità’ per la sicurezza alimentare, ha lanciato un monito circa un anno fa sui rischi di consumo eccessivi di questi dolcificanti naturali. La dose giornaliera accettabile (Adi) stabilita dal gruppo di esperti scientifici è di 4 mg per kg di peso corporeo. Per i bambini europei (di età compresa tra 1 e 14 anni) l’esposizione varia da 1,7 a 16,3 mg/kg p.c./giorno; e per gli adulti le stime di esposizione riviste variano da 5,6 a 6,8 mg/kg p.c./giorno. .

+info: www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/alimentazione/2012/01/10/visualizza_new.html_42412364.html

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