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Un laboratorio dove food e tech si incontrano ed evolvono per coinvolgere il cliente in un’esperienza a 360 gradi. È il bar del futuro che evolve per andare incontro alle esigenze di un cliente cambiato. “Il bar del futuro sarà un luogo dove vengono proposti più prodotti salutisti e dove il foodtech prenderà sempre più piede – dice Cesare Crosti, Presidente e Ceo di Almar – . Assisteremo a proposte più articolate, una vera e propria evoluzione dei prodotti più comuni rivisitati e reinterpretati in chiave foodtech”.

 

 

È un bar che cambia pelle e servizio a seconda del momento della giornata. “In particolare, crediamo in un ampliamento dell’offerta per la colazione, sempre più variegata e internazionale, oltre al consolidamento della caffetteria e del momento aperitivo – dice Valeria Castellini, Marketing Manager di Sirea -. Il bar del futuro va incontro alle esigenze di consumatori con una cultura alimentare in forte crescita, sempre più consapevoli che l’alimentazione è uno stile di vita che ha ricadute in tutti gli ambiti. È un bar che ha voglia di evolvere e caratterizzarsi per diventare un punto di riferimento e non solo di passaggio, che proponga prodotti salutari, derivati da materie prime preferibilmente locali”.

La tecnologia avrà certamente un ruolo sempre più importante secondo Vassilis Roubis, CEO & fondatore della greca bfresh spitiko “con soluzioni innovative in grado di portare valore facendo risparmiare lavoro, tempo e soldi. I consumatori sono più consapevoli della loro salute e ciò porterà all’offerta di prodotti di maggiore qualità. Anche l’automazione giocherà un ruolo importante, ma pensiamo che i prodotti artigianali guadagneranno quote di mercato significative”.

In questi ultimi anni il bar si è evoluto moltissimo e ci aspettiamo che questa ondata di innovazione non si fermi qui – ragiona Helmut Cardile, On Premise Marketing Manager di Red Bull -. Sicuramente prevediamo un incremento nella cura e nell’attenzione alle esigenze del consumatore, al fine di coinvolgerlo in un’esperienza a 360° che vada oltre il drink ma spazi dal design alla musica, dal food all’intrattenimento”.

 

 

Un bar ‘smart’ e ‘sostenibile’” è quello imaginato da Angela Giampaglia Marketing & Communication Manager BEVCO. “Il consumatore è sempre più sofisticato ed esigente, vive in un mondo frenetico in cui il tempo è una risorsa scarsa e nell’era digitale in cui informazioni e contenuti sono abbondanti e immediatamente fruibili. Il bar del futuro deve essere polifunzionale e ‘trasformista’ non solo per coprire i diversi momenti della giornata e offrire alternative alimentari a chi segue regimi dietetici particolari, ma anche per offrire spazi e servizi smart: intercambiabilità dell’atmosfera in base ai momenti della giornata, postazioni che consentono di ricaricare i device o stampare documenti, multimedialità dell’offerta con la possibilità di accedere a informazioni su ciò che si sta consumando e di registrare il proprio customer journey per accedere all’offerta ancora più velocemente”.

Last but not least, la sostenibilità che prevede “apparecchiature a basso consumo energetico e utilizzo di dosatori, dispenser, materiali riciclabili e bottiglie o contenitori riutilizzabili che consentono un notevole risparmio in termini di plastica”.

 

Fonte: www.host.fieramilano.it

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