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Di recente è stata avviata la produzione del Caffè Lazzarelle , una miscela confezionata artigianalmente e di qualità superiore, realizzato dalle detenute della Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Si tratta di un progetto finanziato dalla Regione, assessorato alle politiche sociali, con decreto del 2007. La miscela è ottenuta dalla tostatura rigorosamente artigianale di chicchi provenienti da Brasile, Costa Rica, Colombia, India e Uganda. Le dieci detenute impiegate nella lavorazione del Caffè Lazzarelle sono state formate nell’ambito di un progetto regionale per seguire il processo di torrefazione del caffè, che avviene nell’ex mensa del carcere femminile.

La Filiera del caffè Espresso Il progetto nasce dall’idea di promuovere la formazione professionale delle detenute, per favorire il loro reinserimento sociale una volta libere. Le 10 lavoratrici saranno affiancate nel loro percorso all’interno di questa impresa sociale “Il Chicco d’Oro” dall’Associazione “Il Pioppo” Onlus, che da anni si occupa di recupero e reinserimento di persone soggette a devianze, dall’Associazione culturale “Giancarlo Siani” che promuove la cultura della legalità e i valori della Costituzione, e dalla Cooperativa Officine.ecs. La Regione Campania ha completamente finanziato la realizzazione degli impianti e la formazione delle detenute che animeranno i laboratori della Casa Circondariale dal lunedì al venerdì, per 6 ore al giorno. La direttrice dell’istituto penitenziario, Stella Scialpi, ha spiegato che le operaie torrefattrici percepiranno una diaria, basata sulle tariffe sindacali .
Ogni giorno si provvede prima alla miscela e poi alla torrefazione. Dopo la macinazione, il tutto viene lasciato all’aria per 24 ore. Il compito delle lavoratrici si estende all’impacchettatura, alla gestione dei magazzini, alla pulizia e alla manutenzione ordinaria dei locali e delle macchine. Anche la grafica delle confezioni e il simpatico logo “Lazzarelle “ (un Orient express che ha per sfondo, stilizzati, il golfo e il Vesuvio) sono stati completamente realizzati dalle detenute.. I pacchetti sono bianchi e rosa, da 250 grammi ciascuno. E’ prevista una produzione giornaliera intorno ai 100 chili di caffè al giorno. Il prodotto sarà immesso sul mercato e venduto nel circuito dei prodotti artigianali, con un prezzo medio alto, “perché la qualità del caffè è pregiata” – evidenzia la coordinatrice del progetto Paola Misto

+INFO: www.alfonsinadefelice.com/campaniaDeFelix/?p=698
napoli.repubblica.it/dettaglio/Caffe-Lazzarelle-dalla-cella-al-consumatore-%7C-FOTO/1849241?ref=rephp

IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE

“Lazzarella” è un termine dialettale napoletano per indicare affettuosamente una ragazzina un pò sbarazzina (lazzarona). Il termine è diventato famoso grazie alla celebre canzone dal titolo omonimo scritta nel 1957 da Riccardo Pazzaglia, musicata da Domenico Modugno e interpretata da diversi cantanti napoletani, tra cui Carosone e Aurelio Fierro. (nap.wikipedia.org/wiki/Lazzarella)

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1 Commento

  1. Personalmente ho provato Il caffè, le tisane, la camomilla e gli infusi Lazzarelle e posso solo confermare che sono ottimi prodotti! Sono contenta di avere conosciuto questa lodevole iniziativa del Carcere Femminile di Pozzuoli che con il loro lavoro rendono danno una speranze alle donne detenute. Complimenti!

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