Chiude LoverBeer, uno dei pionieri delle birre acide made in Italy. La notizia non del tutto inaspettata tra gli addetti ai lavori, considerato che a inizio anno era stato messo in vendita l’impianto di produzione, arriva con un messaggio sui social del fondatore Valter Loverier, che ha gettato nello sconforto i tanti appassionati di sour che hanno assaggiato e degustato con piacere le sue birre definite selvagge. Un progetto nato dalla volontà di recuperare tecniche di produzione pre-moderne e tipologie di prodotti ormai scomparsi, mantenendo però forte il legame e l’appartenenza al territorio, intriso di antica sapienza contadina e vitivinicola.
Cari amici e appassionati, è con serenità e profonda gratitudine che vi comunichiamo che LoverBeer, così come l’avete conosciuta, oggi conclude il suo percorso. È difficile trovare le parole giuste per raccontare cosa ha rappresentato per noi questo progetto in cui ogni bottiglia ha portato con sé la nostra cura e la nostra storia. Abbiamo sempre cercato di creare qualcosa che andasse oltre il semplice prodotto: un racconto fatto di territorio, artigianalità e persone.
Oggi vogliamo solo dire grazie.
A chi ci ha seguito, sostenuto, accolto nel bicchiere o nel proprio locale: avete dato senso al nostro lavoro e reso questo cammino qualcosa che non dimenticheremo. In questi anni avete condiviso con noi passione, entusiasmo e un autentico amore per birre uniche e fuori dagli schemi. Abbiamo vissuto insieme momenti bellissimi, raggiunto traguardi importanti e portato le nostre creazioni in giro per il mondo. Speriamo di aver lasciato un piccolo segno nel cuore di chi ci ha accompagnati. Ora è giunto il tempo di fermarsi e fare spazio a nuove possibilità.
Vi salutiamo con il cuore pieno.
Valter & Elena
Sin dalla fondazione nel 2009 a Marentino in provincia di Torino, LoverBeer si è dubito distinto nel panorama brassicolo nostrano, scegliendo una via tutta sua fatta di fermentazioni miste e birre con una decisa impronta territoriale. Un percorso che Valter Loverier ha sempre impostando unendo ingredienti unendo ingredienti locals, tra mosti d’uva e frutta a km0, con tecniche e stili di ispirazione belga. Birre che hanno segnato un’epoca, ottenendo riconoscimenti nelle manifestazioni e competizioni di settore e un buon successo tra gli appassionati, rimanendo però in una sorta di nicchia. L’epilogo del percorso di LoverBeer è un’ulteriore perdita importante per il movimento craft italiano, in tantissimi hanno mandato messaggi di affetto sui social Chissà che non possa esserci qualche novità, visto che nel suo messaggio di addio Valter insieme ad Elena, lasciano qualche spiraglio con quel messaggio di aperture legato a nuove possibilità….Bicchieri incrociati!





