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International Coffee Organization
www.ico.org
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SOMMARIO: in aprile, i prezzi dei Dolci Colombia e degli Arabica Brasile e Altri Naturali hanno subito una lieve flessione rispetto a marzo, mentre quelli degli altri Arabica Dolci hanno continuato il loro trend al rialzo e quelli Robusta hanno mostrato un aumento significativo. La volatilità dei prezzi Arabica è cresciuta in aprile rispetto a marzo, mentre quella dei Robusta è diminuita. La media mensile del prezzo indicativo composto ICO è salito dai 125,3 cents EUper libbra in marzo a 126,89 cents EU in aprile. Le autorità dei principali paesi produttori hanno annunciato una revisione delle loro stime di previsione per la campagna 2009/10. Tuttavia, confermiamo per il momento la stima della produzione mondiale del 2009/10 in 122 milioni di sacchi, mentre continuiamo a seguire tutti questi eventi climatici che potrebbero influenzare la dimensione e la qualità della produzione. Le esportazioni di tutti i paesi esportatori nel mese di marzo sono state pari a 8.800.000 sacchi contro 9.300.000 sacchi di marzo 2009. le esportazioni totali per i primi sei mesi dell’annata 2009/10 (ottobre 2009 – marzo 2010) sono state pari a 44,7 milioni contro 49,4 milioni di sacchi durante lo stesso periodo nel 2008/09, con una diminuzione del 9,6%. I MOVIMENTI DEI PREZZI
I FONDAMENTALI DEL MERCATO (PRODUZIONI, ESPORTAZIONI, SCORTE, CONSUMI)
CONCLUSIONI

periodo di riferimento: maggio 2010

MOVIMENTO DEI PREZZI

Nonostante il calo dei prezzi dei Dolci Colombia e dei tipi Arabica Naturale, la media mensile del prezzo medio indicativo composto ICO per il mese di aprile ha mantenuto il suo trend rialzista, passando da 125,30 cents EU per libbra in marzo a 126,89 cents EU in aprile. Gli aumenti dei prezzi sono state registrati a livello degli Altri Arabica Dolci e dei Robusta. Il prezzo medio mensile degli Altri Arabica Dolci nel mese di aprile è stato il più alto dal febbraio 1998, dimostrando che la riduzione della fornitura dei Dolci Arabica Colombia ha contribuito ad aumentare la domanda degli altri dolci. Pertanto, con l’eccezione degli Arabica Dolci (il cui divario con i caffè Robusta è leggermente aumentato), gli altri Arabica hanno registrato una riduzione del divario con i Robusta. Inoltre, il divario tra i Colombia e gli Altri Dolci è sceso più del 26%.

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I FONDAMENTALI DI MERCATO

Le Produzioni

Anche se la campagna 2009/10 è ancora in corso in molti paesi esportatori, i nostri dati indicano una produzione totale intorno ai 122 milioni di sacchi, con una diminuzione del 4,8% rispetto alla stagione 2008/09. Le difficoltà climatiche continuano ad influenzare questa campagna. Inoltre, i paesi esportatori hanno rivisto le loro stime al ribasso, soprattutto il Viet Nam. Alcune fonti private hanno fornito anche loro delle stime della produzione totale dell’annata 2009/10. Noi manteniamo la nostra stima della produzione totale per la campagna 2009/10, ma, dato lo sviluppo atipico della produzione, continueremo a monitorare gli sviluppi nei prossimi sei mesi. Per quanto riguarda la produzione colombiana della campagna 2009/10, informazioni ricevute recentemente indicano una certa ripresa nel mese di aprile. La produzione totale da ottobre 2009 a aprile 2010 ha raggiunto i 4.600.000 sacchi, contro i 5,8 milioni di sacchi registrati durante lo stesso periodo nel 2008/09. Il livello di recupero dipenderà dai risultati conseguiti nel corso dei cinque restanti mesi dell’annata 2009/10.

La stagione 2010/11 è iniziata in alcuni paesi esportatori, tra cui Brasile, Indonesia, Perù e Papua Nuova Guinea. Nel caso del Brasile, la cui produzione di Arabica segue un ciclo biennale, la campagna per la stagione 2010/11 si prevede al rialzo con un elevato volume di produzione rispetto all’anno precedente. Così le autorità brasiliane stanno facendo nuove stime della produzione totale portandola a 47 milioni di sacchi con 35,3 milioni di sacchi di Arabica e 11,7 milioni di sacchi di Robusta. Ciò rappresenta un aumento del 22,3% della produzione di Arabica e del 10,7% della produzione di Robusta. Tuttavia, vanno segnalate le gravi preoccupazioni degli attuali produttori brasiliani a causa del rapido sviluppo del fenomeno climatico “La Nina, che promuove il raffreddamento anomalo delle acque al largo delle coste del Perù e dell’Ecuador, provocando siccità in Sud America. Vi è il rischio crescente che il raffreddamento anomalo causato da “Niña possa provocare delle gelate. Il governo brasiliano ha annunciato che il volume totale del caffè acquistato, conformemente al programma delle opzioni, è stato 1,8 milioni di sacchi.

Le Esportazioni

Le esportazioni nel mese di marzo sono state pari a 8.800.000 sacchi, portando il volume totale delle esportazioni dei primi sei mesi della stagione 2009/10 a 44,7 milioni contro 49,4 milioni sacchi nello stesso periodo nel 2008/09, quindi in calo di quasi il 9,6%. Durante i primi sei mesi dell’annata 2009/10 solo le esportazioni degli Altri Dolci Arabica sono aumentate rispetto allo stesso periodo nel 2008/09. Gli altri tre tipi di caffè hanno registrato un sostanziale declino delle esportazioni. Nel caso del Vietnam, va segnalata una riduzione delle esportazioni di 2,2 milioni di sacchi rispetto allo stesso periodo dell’annata precedente, riflettendo probabilmente un livello ridotto di produzione ed il piano del governo sulla diminuzione degli stock.

Le scorte

A causa di una insufficiente disponibilità nei paesi esportatori, i paesi importatori hanno continuato ad utilizzare le loro scorte di caffè verde. Recenti rapporti indicano un livello di 22,6 milioni di sacchi nel dicembre 2009, contro 25.600 mila sacchi a settembre 2009. Gli stock certificati sui mercati a termine di Londra e New York sono in calo. In particolare gli stock certificati sul mercato a termine di New York sono in calo costante dall’ottobre 2008 e quelli del mercato a termine di Londra sono in diminuzione dal settembre 2009

I consumi e i prezzi

Il consumo globale continua a mantenere un certo slancio dal momento che si stima sarà di 132 milioni di sacchi nel 2009 contro i 130 milioni di sacchi nel 2008. Dal 1990 il consumo globale sta crescendo a un tasso medio annuo del 2,26%. I prezzi al dettaglio sono aumentati in tutti i paesi importatori nel corso dell’anno 2009 rispetto al 2008. Comparativamente, gli aumenti più elevati sono stati registrati in Norvegia (38%) e Svezia (+20,5%).

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CONCLUSIONI

In conclusione, vogliamo sottolineare che l’offerta di caffè continua ad essere minacciata da problemi climatici in un certo numero di paesi esportatori. In un contesto di equilibrio tra domanda e offerta, il ritorno a livelli normali di produzione in alcuni paesi esportatori, è ancora in attesa. Inoltre, l’avvicinarsi dell’inverno in Brasile è un’altra fonte di preoccupazione. La combinazione di tutti questi fattori potrebbe mantenere una certa incertezza nel mercato globale del caffè nei prossimi mesi.

Il documento integrale, con tabelle e grafici, è disponibile per il download gratuito su: DEV.ICO.ORG/DOCUMENTS/CMR-0410-E.PDF

INFOFLASH/ICO – INTERNATIONAL COFFEE ORGANISATION

LL’Organizzaione Internazionale del Caffè (ICO) è la principale organizzazione intergovernativa che tratta delle problemtiche del caffè. Essa riunisce dei paesi produttori e dei paesi consumatori al fine di regolare, sulla base della cooperazione internazionale, i problemi su cui si confronta il settore mondiale del caffè. Essa contribuisce concretamente allfincontro mondiale del caffè e a migliorere il livello di vita nei èpaesi in sviluppo. LfICO è stata creta a Londra nel 1963 soto gli auspici dellfONU in ragione della grande importanza economica del caffè+info: International Coffee Organization 22 Berners Street, London, W1T 3DD, England – Tel: +44 (0)20 7612 0600 Fax: +44 (0)20 7612 0630 – info@ico.orgwww.ico.org

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