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Qualche giorno fa a Firenze sono andati in scena i Forchettiere Awards, gli Oscar dell’enogastronomia fiorentina. Tra le varie categorie premiate, ce ne è una che ha colpito particolarmente la nostra attenzione, ovvero la “Miglior Nuova Apertura”. Perchè dunque siamo  così affascinati da Fast Sud, un piccolo ristorante a Firenze, posto fuori dal centro storico e dai giri più turistici?

Questo angolo del gusto è talmente curato nei più piccoli particolari da meritarsi la nostra menzione a “case history” del 2019, e come realtà assolutamente da tenere d’occhio nel prossimo futuro. Le due giovani imprenditrici dietro al progetto Fast Sud, Alessandra Lamanna e Mariella Tummino, paiono aver voluto metter su un progetto da manuale, capace di racchiudere in pochi tavoli tutti i maggiori trend della ristorazione del decennio e esaltarli al meglio, dandogli un senso compiuto e un’anima genuina. Ma vediamo nello specifico perché secondo noi Fast Sud è l’emblema spirito del decennio che verrà nella ristorazione:

think global act local

La materia prima è da Fast Sud una cosa seria, la presentazione invece è una cosa scherzosa: sembra un paradosso, ma è proprio così. I piatti sono presentati in maniera molto informale e colorata, curata nei minimi dettagli, con idee e ispirazioni provenienti da ogni angolo del globo, ma il tutto viene realizzato solo ed esclusivamente con ingredienti provenienti dal Sud, scelti uno per uno dopo attenti incontri con i produttori. Un esempio? Assolutamente da provare il tris di Tacos del Sud, dove si incontrano sapori e consistenze veramente insoliti, così come il Pancakes alla mortadella e pistacchio

L’importanza dei social

In un’epoca in cui tutti si riempiono la bocca in merito a Strategy e Brand Identity, questo ristorante ha saputo creare una pagina Instagram veramente efficace e produttiva. Tanti contenuti, ma con un filo conduttore molto chiaro, stories e post dosati e di gusto (in ogni senso), con molte interazioni. Veramente un esempio interessante da seguire in un momento di caos per molta ristorazione.

Take Away? Si, ma ad ogni livello!

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Se nell’epoca del delivery è chiaro che ormai questo tipo di proposta è imprescindibile (soprattutto per un locale di questo tipo) meno scontato è che un ristorante si metta a disposizione per farti portare a casa direttamente le materie prime. L’identità secondaria di questo format infatti è quella di bottega alimentare che propone soltanto piccoli produttori indipendenti del Sud Italia, spesso importati in Toscana praticamente in esclusiva, presentati alla grande nel format “Il pacco da Giù”

Belli dentro e fuori

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Anche l’occhio vuole la sua parte, e gli interni del locale lo dimostrano chiaramente. Dallo specchio senza vetro alle luci studiate, dai dettagli di design agli oggetti portati a nuova vita, e impossibile sentirsi in un posto banale. Da notare anche l’attenzione (urlata addirittura dalle pareti) al plastic free.

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Oggi è già domani

Dietro a Fast Sud c’è un progetto. Le due titolari non si nascondono, e già appare chiaro che questo ristrante non è un punto d’arrivo ma un trampolino che mira a portarle lontano (qualcuno ha detto Milano?). Perchè tra le catene ristorative e lo slow food non deve esserci la guerra, ma bisogna anzi saper esaltare i lati migliori di ogni realtà di successo e imparare da chi ha fatto grandi cose. E qui si studia, si impara e si prende la rincorsa per il grande salto.

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