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Federdistribuzione presenta il primo Bilancio di Sostenibilità del Settore della Distribuzione Moderna Organizzata


Federdistribuzione, associazione espressione della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO) in Italia, ha presentato oggi a Roma il primo Bilancio di Sostenibilità di Settore, realizzato con la collaborazione di Altis, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Per Federdistribuzione e per le sue imprese associate, che rappresentano il 66% della DMO, il tema della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI) è centrale per lo sviluppo della società. Oggi, in Senato, questo tema è stato affrontato in modo innovativo. E’ la prima volta in Italia che le imprese di un settore mettono a disposizione le proprie conoscenze e iniziative per partecipare a un progetto collettivo, per il quale c’è la convinzione che la presentazione di un quadro complessivo produca un valore superiore alla somma delle esperienze dei singoli.

Con il primo Bilancio di Sostenibilità di Settore Federdistribuzione e le sue imprese associate vogliono dichiarare i valori di libertà d’impresa e di concorrenza nei quali credono fermamente; vogliono spiegare come la DMO interagisce con i vari attori della società e quale sia l’ampiezza del suo raggio d’azione; vogliono dimostrare che la DMO come settore e le sue imprese sono, in questo senso, all’avanguardia.
Il Bilancio di Sostenibilità pone in evidenza le attività intraprese dalle aziende nei principali ambiti nei quali si esercita la RSI: clienti, collaboratori, fornitori, ambiente, comunità, Corporate Governance, comunicazione istituzionale e certificazioni volontarie. Il Bilancio di Sostenibilità di Settore della DMO è dunque un messaggio di trasparenza e di dialogo verso tutti i soggetti che con essa si relazionano, un messaggio lanciato da un settore coeso intorno a valori forti, le cui imprese hanno una visione del futuro che vogliono comunicare, per aggregare intorno a sé le forze più innovative e responsabili della società.

“Il Paese sta attraversando un momento molto complicato dal punto di vista economico e sociale – ha affermato Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – e la dinamica negativa dei consumi ne riflette tutta la criticità, toccando anche beni di prima necessità, come gli alimentari, calati in termini quantitativi del 12% dal 2007 a oggi.

In questo quadro la DMO ha continuato a tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, offrendo, con regolarità, convenienza ai consumatori, sia nel comparto alimentare che in quello non alimentare. Un’operazione che non è stata indolore, anche a causa della costante crescita dei costi: la redditività del settore ha continuato a ridimensionarsi, fino a ridursi nel 2010 (ultimi dati disponibili dai bilanci), nel suo indicatore di utile netto, a meno dell’1% del fatturato. Ma la DMO non è solo “prezzi bassi”, è molto di più – prosegue il Presidente di Federdistribuzione – E’ un sistema di imprese che agisce in un contesto di fortissima concorrenza, che ha una profonda coscienza fiscale, che si muove con logiche industriali e che attiva meccanismi complessi che coinvolgono operatori delle filiere e imprese di altri settori per portare prodotti e servizio ai cittadini: ogni settimana più di 60 milioni di persone entrano nei nostri punti vendita rinnovandoci costantemente il loro rapporto di fiducia.”

+info: www.federdistribuzione.it

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