Un omaggio alla tradizione e all’eccellenza dell’oliva Taggiasca, reinterpretato con eleganza e un tocco d’innovazione. È questo lo spirito che ha guidato Elisa Favaron, Bar Manager e Co-Owner di Cucù Bassano, nella creazione del suo GRAM MARTINI, il drink che ha conquistato la giuria della seconda edizione del Reverso Martini, il contest ideato da Gintastico nell’ambito della Venice Cocktail Week 2025, in partnership con il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia.
La finale andata in scena lo scorso 23 ottobre presso l’Hotel Nani Mocenigo Palace e condotta dal giornalista enogastronomico Giacomo Iacobellis, ha portato ancora una volta al centro dell’attenzione la Taggiasca, trasformandola da semplice guarnizione a elemento protagonista del Martini. Obiettivo del concorso: creare la miglior “Oliva sotto Martini”, valorizzando l’equilibrio tra gin, vermouth e l’essenza aromatica dell’oliva. La giuria – composta da Serena Mela (Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia), Chiara Beretta (Fine Spirits), Nicolas Di Maria (Move On) e Ottavio Di Brizzi (Touring Club Italiano) – ha valutato i drink in gara secondo criteri di bilanciamento, tecnica, creatività e presentazione.
Il GRAM MARTINI di Favaron ha convinto la giuria per armonia gustativa, eleganza tecnica e identità distintiva. “Il mio GRAM MARTINI nasce dal desiderio di reinterpretare il classico Martini valorizzando le note mediterranee dell’oliva Taggiasca”, ha raccontato la bartender. “È un drink che unisce tradizione e innovazione, ispirato ai Martini di fine Ottocento ma pensato per il gusto contemporaneo: un twist su un Breakfast Martini in versione più leggera, mediterranea e gourmet. Il nome richiama la gramolatura, la fase più delicata della spremitura a freddo dell’olio, simbolo di equilibrio e rispetto della materia prima. Proprio come la famiglia Mela del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, anche questo cocktail racconta una storia di passione, evoluzione e legame con il territorio”.
“L’obiettivo del Reverso Martini è stimolare un dialogo tra tradizione e ricerca, invitando i bartender a confrontarsi con un ingrediente come l’oliva, rendendola vera protagonista del cocktail”, ha commentato Federico Bellanca, direttore editoriale di Gintastico. “In questa seconda edizione, la qualità delle proposte ha dimostrato quanto la mixology italiana stia crescendo in consapevolezza e sensibilità. Della proposta di Elisa abbiamo apprezzato soprattutto la ricerca e l’equilibrio complessivo”.
Soddisfazione anche per Serena Mela, Direttrice Marketing e Commerciale del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia: “Il livello tecnico è stato altissimo. Ci ha colpito la capacità della vincitrice di interpretare la nostra visione: un Martini in cui l’oliva non è più un semplice ornamento, ma l’elemento principale. Da anni lavoriamo per valorizzare l’oliva Taggiasca e l’olio extravergine ligure, e vederli protagonisti nella miscelazione è motivo di grande orgoglio”.
Il Reverso Martini 2025 ha confermato il suo ruolo di laboratorio di idee e innovazione nel panorama della mixology italiana, contribuendo a ridefinire il rapporto tra cocktail e ingredienti del territorio. La serata si è conclusa al Tarnowska’s American Bar di Venezia, trasformato per l’occasione nel Florence Cocktail Week Pop Up Bar, con un aperitivo firmato Nicolas Di Maria (Move On), vincitore della prima edizione del contest, dedicato all’esplorazione dell’olio extravergine d’oliva nella miscelazione contemporanea.