Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

INDICAZIONI NIELSEN SULLA LA GESTIONE DEGLI ASSORTIMENTI


Negli ultimi decenni l’offerta da parte della distribuzione moderna si è molto ampliata per rispondere ad una presunta esigenza di maggior scelta per i clienti. L’obiettivo era di fornire opportunità accattivanti per un cliente che diventava sempre più sofisticato nelle proprie consuetudini di spesa. In realtà il risultato finale è stato spesso quello di presentare scaffali affollati, confusi, dove l’utente faticava a trovare il proprio prodotto. E con costi di gestione cresciuti esponenzialmente. Così tra il 2008 e il 2009 grandi insegne avviarono una politica di semplificazione dell’offerta a scaffale con la finalità di agevolare la shopping experience del consumatore da un lato e ridurre la complessità gestionale dall’altro…….. I risultati non raggiunsero completamente le aspettative: a fronte di un’effettiva riduzione della complessità gestionale ed un aumento della marginalità, alcune catene dovettero confrontarsi con rischi di riduzioni significative del fatturato e dei livelli di soddisfazione del cliente.

Si evidenziava in tal modo che la razionalizzazione dello scaffale è un processo complesso, che all’interno di ciascuna categoria di prodotto si richiede un’accurata valutazione tra ciò che è effettivamente ridondante sullo scaffale perché intercambiabile e ciò che invece è assolutamente distintivo, aggiunge valore e risponde a richieste reali del consumatore… ..Nel 2010 gli assortimenti subiscono una nuova inversione di rotta e riprendono a crescere. Il fenomeno si verifica in Paesi nel mondo molto diversi per ciclo economico….. Anche in Italia a giugno del 2011 si registra un incremento del 2.3% del numero medio di prodotti in un negozio rispetto all’anno precedente. ….

Alcune macro-indicazioni sono emerse da uno studio condotto a livello dei canali ipermercati e supermercati italiani. Nel nostro Paese la congiuntura di crisi economica è stata percepita pesantemente e così si evidenzia che nell’ipermercato il consumatore ricerca la convenienza giorno per giorno: non deve stupire che i prodotti più incrementali, cioè che generano maggior fatturato alla categoria, sono quelli primo prezzo, segnale evidente che il discount è un concorrente diretto delle grandi superfici. Il supermercato risponde ad una logica diversa, condizionata dalla sua prossimità e dal suo target. Naturalmente anche in questo canale l’attenzione alla convenienza giorno per giorno è importante, soprattutto nell’attuale ciclo economico italiano. Anche in questo caso la convenienza è identificata con una marca privata di prezzo basso, ma il risultato più interessante è che il supermercato può generare vendite incrementali anche attraverso un’offerta premium, di alta qualità e alto prezzo. Il supermercato cioè si ritaglia una propria specificità assortimentale rispetto all’ipermercato polarizzando la propria offerta tra un primo prezzo a marchio privato e il top di gamma dell’industria ed eventualmente connotandosi come la vetrina preferenziale per le innovazioni di prodotto……

+INFO: nielsenfeaturedinsight.mag-news.it/nl/l.jsp?Wd.BG0.ErK.Jx.Gx.4x0x

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy