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Vendite per oltre 102 milioni di bottiglie, con un incremento dell’11% rispetto al 2020. Tra le novità 2022 il logo consortile che diventa marchio collettivo della Denominazione.

L’anno trascorso è stato un anno boom per l’Asti Docg che, nonostante la complessa situazione globale, ha chiuso il 2021 con oltre 102 milioni di bottiglie prodotte: un incremento dell’11% rispetto al 2020. La crescita a doppia cifra ha riguardato sia il Moscato d’Asti (+10%) che l’Asti Spumante (+12%), le bollicine aromatiche piemontesi più apprezzate nel mondo.

 

 

“La chiusura dell’anno è stata molto positiva per entrambe le tipologie della nostra Denominazione – commenta Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio per la tutela dell’Asti Docg – Questi numeri testimoniano la bontà del lavoro svolto insieme ai produttori del territorio e alle aziende consorziate e ci spronano a fare sempre meglio. Nel 2022 abbiamo in programma diverse iniziative sia a livello nazionale, che internazionale. In particolare, riprenderemo con forza le attività di promozione sui mercati esteri più strategici, bloccate a causa della pandemia”.

 

 

Tra le novità figura anche l’approvazione in via definitiva da parte del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali della richiesta di modifica del Disciplinare della DOCG dei vini Asti, come proposta dai consorziati. Tra le modifiche apportate, la più “visibile” è sicuramente quella che fa diventare il logo del Consorzio il marchio collettivo della Denominazione: l’immagine di San Secondo, Santo Patrono della città di Asti e figura centrale del marchio consortile, apparirà quindi anche sulle “fascette” DOCG che, per legge, devono essere applicate sulle bottiglie di Asti Spumante e Moscato d’Asti.

IL CONSORZIO

Nato nel 1932, il Consorzio per la tutela dell’Asti ha un obiettivo molto chiaro: svolgere tutto quanto è ritenuto necessario per la tutela, la valorizzazione e la promozione, in Italia e nel mondo, dell’Asti e del Moscato d’Asti. Queste due eccellenze rappresentano la punta di diamante nell’ambito dei vini e spumanti “dolci” di qualità e rappresentano un immenso bagaglio di cultura, ricordi, tradizioni, saperi, storie di intere famiglie che, ai loro vigneti, hanno dedicato una vita intera di sacrifici e di dedizione.

L’Asti e il Moscato d’Asti docg simboleggiano un’immagine di un’Italia forte, tenace, caparbia nel portare avanti l’ambizione e il desiderio di far conoscere un territorio e i suoi valori, informandone i consumatori di tutto il mondo perché possano essere pienamente consapevoli del valore della loro scelta.  Ad oggi il Consorzio riunisce più di 216 realtà, tra aziende vitivinicole, Case spumantiere, cantine cooperative e aziende vinificatrici e 1.800 produttori viticoli.

+Info: www.astidocg.it

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