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Il mercato della Birra, dopo la crescita del 2020 e del 2021 nella distribuzione moderna (iper + super. +  lsp + discount) , segna una battuta d’arresto nel 2022, chiudendo con un trend negativo dei volumi (-2,8%)  mentre nei locali del fuori casa prosegue la ripresa dei consumi già avviata nel 2021.

LA BIRRA NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA (Iper +Super+LSP +Discount)

Birre Italia 2022

Dstr, Moderna

Valori

Mni €

Variazione su 2021 Volumi

Mni hl

Variazione su 2021
Saving 260 +2,5% 1,9 -6,6%
Standard 819 +1,5% 11,2 -2,8%
Sophistication 409 -0,6% 2,0 -4,9%
Spacial Beer 633 -1.5 2,0 -3,7%
Beer Mix 42 +6,1% 0.2 -0,5%
Analcoliche + Light 39 +17,2% 0,2 +2,0%
TOTALE BIRRE 2,202 +1,5% 11,2 -2,7%

Nel 2022 il calo delle vendite in volume della Birra rispetto all’anno precedente non implica però un ritorno a volumi di vendita pre-pandemia. Ponendo infatti uguali a 100 gli ettolitri sviluppati a Totale Italia incluso discount nel 2019, osserviamo come nel 2022 l’indice sia ancora ad un livello decisamente superiore (109).

 

 

Il fatturato supera i 2 miliardi di euro ed è in crescita del +1,5, complice la dinamica inflattiva che ha colpito anche questa categoria. L’aumento del prezzo medio della Birra coinvolge sia la Distribuzione classica che il Discount ed è un fenomeno che si inasprisce nel terzo e soprattutto nel quarto trimestre del 2022. La variazione media annuale è del +4,4%, ma raggiunge il +5,4% nel terzo trimestre del 2022 ed il +10,2% nel quarto. La dinamica è più intensa nel canale Discount che rimane però il canale della convenienza con un indice euro/litro pari a 79 rispetto ai canali Iper+Super+Libero Servizio Piccolo (1,64€/lt Vs 2,07€/lt).

Gli aumenti sono determinati dalla combinazione di un incremento del prezzo di posizionamento ed una riduzione della spinta promozionale. Nel canale Iper+Super+Libero Servizio Piccolo la pressione promozionale sull’anno si attesta al 52,4%, con un calo di -1,9 punti; anche la profondità di sconto è in diminuzione di -1,1 punti. In termini promozionali il fenomeno si accentua nella seconda metà dell’anno e nel quarto trimestre il calo della pressione promozionale è di ben -4,3 punti percentuali.

 

 

Analizzando i principali segmenti che compongono il mercato della Birra, si osserva come le Birre Standard (mainstream) nel 2022 contengono il calo dei volumi a -0,3%, con una quota pari a 43,1 in crescita di 1 punto (totale Italia incluso Discount). Il price index di 86 determina una quota valore inferiore e pari a 37,2. In un periodo di difficoltà, in cui le tensioni sui prezzi anche al di fuori del Largo Consumo stanno avendo forti impatti sul potere di acquisto dei consumatori, la value proposition di questo segmento sta forse offrendo un rapporto qualità/prezzo che viene ritenuto equilibrato, portando lo stesso a guadagnare quota all’interno della categoria. L

Il segmento Sophistication (price premium e super premium) è il secondo del mercato con una quota volume del 18,2 e mostra un calo del sellout pari a -4,9% che si traduce in una diminuzione di -0,4 punti quota. È anche il segmento con la maggiore intensità promozionale che sul canale Iper+Super+Libero Servizio Piccolo raggiunge il 61,7%, in calo di -1,9 punti.

 

 

Anche le Special Beer mostrano a totale Italia incluso Discount una dinamica dei volumi in flessione del -3,7% (peso del 17,5 sul totale volumi totale birra). La crescita del prezzo medio è inferiore agli altri segmenti, complice anche una contenuta riduzione della proporzionalità. Le birre Saving veicolano il 17,1 dei volumi e sono in calo del -6,6%. La performance è guidata dal discount, dove rappresentano il 50% dei volumi di categoria e flettono del -8,1%.

Al contrario, si registra una crescita per le birre Light-Analcoliche segmento di nicchia ma molto dinamico negli ultimi anni, anche se ancora su valori molto iccoli. Nel complesso, per la Birra il Discount è diventato un canale decisamente importante che movimenta il 25,4% dei volumi (pari al 21,1% in fatturato) della categoria con un trend di -1,2% in volume e +7,8% in valore. Sebbene resti il canale della convenienza (50% segmento beer saving), sono i segmenti tipici della Marca a crescere (standard, sophistication, special) in termini di volume ma anche di assortimento.

 

 

CANALE GROSSISTI E CASH & CARRY

 

La turbolenza iniziata nel 2020 ha rimodulato ma non arrestato la tendenza di crescita del settore, pur generando perdite consistenti in fatturato – soprattutto delle aziende meno solide e strutturate – e costringendo il comparto a ripensare a strategie ed esecuzione. Il 2022 si è chiuso in positivo, con una crescita dei volumi delle Bevande pari al 29%, guidata principalmente da Bevande Gassate, Alcolici e Acqua Minerale.

La Birra, che è la categoria più importante in termini di fatturato, ha chiuso il 2022 con un trend dei volumi in linea con il comparto e pari al 29,6%; risultato stabile se confrontato con il dato pre-Covid del 2019. L’80% dei volumi di Birra consumati nel canale On Trade hanno una gradazione media tra i 4,6° e i 5,5°. Le Lager dominano le vendite nel canale con l’82% dei volumi venduti. Le Craft hanno mostrato la crescita più sostenuta nel triennio con un +74% a volume, mentre le Non Filtrate e le Low Alchool sono state e continuano ad essere fortemente sostenute dalla grande industria birraia.

Nel canale Cash&Carry, infine, si evidenziano ottime dinamiche per la Birra (+12% trend dei volumi vs. 202) che rappresenta il terzo mercato per crescita dopo Aperitivi, Vermouth e Bollicine.

Fonte:  www.iriworldwide.com/it-it ora www.circana.com

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