Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Nasce Ginarte, tra ispirazioni e botanicals rinascimentali, per ispirare gli artisti del Bar


Si dice che per un artista nessuna sfida sia più spaventosa e al tempo stesso emozionante della superfice bianca da riempire. Che si tratti del foglio per lo scrittore, del marmo per lo scultore, della tela del pittore, riempire d’immaginazione quello spazio è la sfida che rende grande e immortale chi ha qualcosa da dire. È questa la sfida che Ginarte ha voluto lanciare al mondo, la sfida verso se stessi.

La bottiglia di questo  nuovissimo premium gin italiano dedicato al mondo dell’arte infatti, è pensata per essere fonte d’ispirazione per tutti quelli che amano la bellezza,  grazie alla sua essenzialità, un valore aggiunto che la rende visibile e unica tra tante altre.

A controbilanciale la pulizia delle linee frontali, si pone in maniera complementare l’etichetta laterale, che viene di volta in volta personalizzata da diversi artisti. Saranno coinvolti pittori, fotografi , street artist, tatuatori e designer in modo che ogni diversa bottiglia di Ginarte diventi espressione di linguaggi universali in grado di manifestare sensazioni, emozioni e suggestioni.ll primo artista incaricato di personalizzare l’etichetta di Ginarte è il pittore olandese Lou Thissen, che ha creato tre dipinti in onore del pittore toscano Pontormo.

Ma la vera tela bianca da colorare o il foglio da riempire, non è in realtà la bottiglia, ma il suo contenuto, creato per ispirare i migliori bartender a inventare nuovi straordinari cocktail. Distillato partendo da bacche di ginepro rigorosamente raccolte in Toscana, fra i botanicals utilizzati sono state selezionate alcune piante che con l‘arte hanno un legame particolare. Elementi come la nepitella, il cartamo, la reseda odorata, il guado di Montefeltro e la robbia, erano infatti usati per la creazione di pigmenti colorati dai più importanti pittori del Rinascimento. In aggiunta, erbe come angelica, lavanda, ibisco, ori di sambuco, germogli di pino, pino mugo e aghi di pino consentono di realizzare un gin pulito e complesso allo stesso tempo. Tre livelli di distillazione permettono a tutte le componenti di esprimere al meglio le proprie caratteristiche aromatiche, per dar vita al sapore unico di Ginarte.

L’avventura è solo all’inizio, ma la prima pennellata è stata apposta sulla tela, e ora il disegno deve solo comporsi, per dare vita ad un nuovo capolavoro artistico Italiano.

+info: www.ginarte.it/

 

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy