Dopo un’estate all’insegna delle “connessioni vere senza Wi-Fi”, gli italiani confermano il bisogno di relazioni autentiche anche nelle stagioni fredde. Con l’autunno entrato nel vivo, gli italiani rivedono le proprie abitudini in vista delle stagioni fredde: il bisogno di connessioni significative in totale relax e la voglia di ricreare momenti di convivialità a tavola appaganti e informali contribuiscono ad allontanare tensioni e stress quotidiani. Lo studio dell’Osservatorio IT (Italia Togetherness) di Bibite Sanpellegrino ha individuato le tendenze sociali degli italiani dei prossimi mesi, all’insegna di uno stile di vita meno edonistico e più consapevole, in cui cibo e bevande diventano strumenti di connessione sociale.
Una socialità che si adatta alle stagioni
L’Italia è storicamente e culturalmente molto eterogenea: la socialità può variare notevolmente tra Nord, Centro e Sud, e anche tra città e paesi vicini. Tuttavia, con l’arrivo delle stagioni fredde emergono elementi di continuità lungo lo Stivale. La socialità si adatta ai tempi, ai bisogni e alle nuove abitudini stagionali: si esce meno e si trascorre maggior tempo in casa (62%), ma mantenendo intatto il desiderio profondo di condividere momenti autentici (59%), focalizzandosi su legami stretti e diretti (54%), all’insegna della spensieratezza (51%).
La ricerca dell’Osservatorio IT
È quanto emerge dalla recente indagine, realizzata dell’Osservatorio IT (Italia Togetherness) di Bibite Sanpellegrino con metodologia SWOA (Social Web Opinion Analysis) su un campione di 1.200 italiani, che ha analizzato come sta evolvendo oggi la socialità italiana e come i comportamenti osservati negli ultimi mesi dell’anno anticipino i trend sociali e relazionali che ci accompagneranno nel 2026.
Tecnologia e impegni frenano le connessioni dirette
I dati raccontano di un’Italia caratterizzata dalla voglia di recuperare il contatto diretto con gli altri (59%), spesso ostacolato dalla massiccia presenza della tecnologia (54%) e dai troppi impegni quotidiani (47%). Un tema già emerso nel precedente Osservatorio estivo, che evidenziava il desiderio di “disconnessione consapevole”: oggi quella tendenza si consolida e si traduce in una socialità più raccolta e familiare, che privilegia le relazioni autentiche rispetto alle connessioni digitali. Una socialità, comunque, non troppo allargata: si prediligono principalmente gruppi di amici (59%) o parenti (54%), rispetto a momenti di condivisione collettiva con persone della stessa città (36%) o gruppi associativi (41%). Da ciò emerge un certo individualismo e un’attenzione prevalente all’interesse privato o familiare rispetto a quello collettivo.
I luoghi della socialità in autunno e inverno
La socializzazione avviene volentieri in luoghi pubblici come bar (56%), in particolare durante il momento dell’aperitivo, piazze (49%), presso i ristoranti (45%) o durante le passeggiate serali (39%); ma è la casa a rappresentare, durante l’autunno e l’inverno, il luogo di ritrovo ideale (62%) dove il contatto fisico e la conversazione animata sono tipici e autentici.
Un trend confermato anche a livello globale
Un trend, quello italiano, che trova conferme anche all’estero: secondo il recente studio di Innova Market Insights, tra le principali tendenze globali del 2026 troviamo la Relaxed Sociability (Socialità Rilassata), ovvero la ricerca di forme di connessione più significative e rilassate. Dalla ricerca emerge che il 59% dei consumatori preferisce socializzare in modo informale e il cibo condiviso rappresenta una delle principali fonti di connessione (45%), insieme alla crescita del 22% di spazi come bar, bistrot e caffè che diventano luoghi ponte tra la sfera pubblica e quella privata, ambienti informali dove incontrarsi e sentirsi a proprio agio.
I momenti preferiti della settimana
Ma quali sono i momenti della settimana in cui si predilige questo modo di intendere la socialità, più informale e autentico? Durante la settimana, l’aperitivo post lavoro (45%) e la camminata serale (42%) risultano essere i momenti clou dove incontrarsi. A proposito del momento dell’aperitivo, c’è chi lo predilige “lungo” (38%), protraendosi fino a tarda sera, altri invece preferiscono ricreare tra le mura domestiche (52%) la convivialità e lo star bene tipiche dell’aperitivo. Nel fine settimana, come momenti di socialità ideale si predilige il sabato pomeriggio fuori in città (38%) e i pranzi domenicali allargati (48%).
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Cibo e bevande come strumenti di connessione
Cosa favorisce la socialità? Empatia (38%), passioni e hobby condivisi (42%) e conoscenza di lunga data (45%) sono tra i requisiti fondamentali per ricreare momenti di spensieratezza unici. A contribuire inoltre, secondo gli italiani, risultano indispensabili il buon cibo e la giusta bevanda da condividere insieme (52%). Ciò viene confermato dal trend globale che riflette un cambiamento fondamentale nel modo in cui le persone percepiscono cibo e bevande: essi non rappresentano più solo fonti di sostentamento, ma sono visti come strumenti di connessione sociale, benessere personale, salute a lungo termine e persino un mezzo per semplificare una vita complessa. Questa tendenza, come analizzato su InsightTrendsWorld, è guidata dal desiderio di uno stile di vita più equilibrato e consapevole, in cui ciò che si mangia e si beve diventa parte integrante del proprio modo di vivere e riflette i propri valori personali.
Italian Togetherness e la socialità all’italiana
In questo nuovo modo di intendere la socialità si inserisce il concetto di Italian Togetherness, trend coniato dalle Bibite Sanpellegrino come espressione del modo di vivere all’italiana: fatto di spontaneità, convivialità e piccoli rituali quotidiani. Che sia al bar con amici oppure in casa in famiglia, anche in autunno e in inverno l’importante resta comunque essere autentici, eliminando pensieri e stress dovuti agli impegni quotidiani ed entrando in connessione con le persone fidate, anche grazie al buon cibo e alla giusta bevanda da condividere.
Il vocabolario della socialità: le 10 parole che favoriscono lo stare insieme all’italiana
Dallo studio dell’Osservatorio IT sono emerse inoltre le 10 parole che più ricorrenti e utilizzate dalle persone quando commentano il loro modo di intendere la socialità, capaci di far emergere quali sono i principali valori indispensabili che creano e favoriscono la condivisione. Ecco di seguito i 10 concetti chiave che ben rappresentano lo spirito di questo nuovo modo di intendere la socialità.
- Condivisione (68%): implica il mettere in comune esperienze, risorse, pensieri, rafforzando i legami e la comprensione reciproca. È la base di ogni interazione sociale costruttiva.
- Dialogo (62%): non è solo parlare, ma uno scambio bidirezionale, un confronto aperto e rispettoso tra individui o gruppi, essenziale per la risoluzione dei conflitti e la crescita comune.
- Inclusività (59%): la disponibilità ad accettare e includere le altre persone, a casa propria così come nei luoghi che si condivide insieme. È un simbolo di apertura e di abbattimento delle barriere (anche alimentari).
- Empatia (56%): la capacità di comprendere e sentire lo stato d’animo altrui, mettendosi nei suoi panni. È la chiave per una socialità profonda e autentica.
- Comunità (52%): un gruppo di persone legate da interessi, luogo o valori comuni. Simboleggia l’appartenenza e il sostegno reciproco, a prescindere dal numero di individui.
- Convivialità (49%): il piacere e l’allegria dello stare insieme ad altri, specialmente condividendo un pasto. Dal latino “convivium” (“vivere insieme”), la convivialità favorisce legami sociali, scambio di idee e un senso di comunità, portando benefici psicologici e un più sano stile di vita.
- Rete (47%): indica le connessioni e le relazioni che intercorrono tra le persone. Nel contesto moderno, si riferisce spesso anche alle reti digitali, ma il suo significato profondo resta quello di connessioni umane.
- Flessibilità (44%): indica la capacità di adattare il proprio pensiero a nuove idee. Quando si socializza, occorre essere predisposti all’ascolto degli altri ed avere un’apertura mentale che consenta eventualmente di cambiare facilmente idea e prospettiva
- Fiducia (41%): la convinzione nella lealtà e onestà altrui. È il “collante” invisibile che permette alle relazioni sociali di svilupparsi e durare nel tempo.
- Consapevolezza (38%): essere in grado di identificare in modo chiaro e onesto ciò che si verifica all’interno di noi. È come illuminare la parte interna di noi stessi, riconoscendo i nostri pensieri, emozioni e azioni senza giudizio. Solo così riusciamo ad essere persone autentiche agli occhi degli altri e possiamo aprirci al dialogo sincero.
+Info: www.sanpellegrino.com/it/