Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella cookie/privacy policy. Se non sei d'accordo sei libero di lasciare Beverfood.com. Premi "ho compreso" per nascondere il messaggio.

Ricerca sulla Taurina: aiuterebbe a contrastare la vecchiaia? In attesa di verifiche sull’uomo


Fonte: https://it.freepik.com/

È sempre vivo il dibattito sugli effetti sulla salute della taurina, ingrediente spesso utilizzato nella produzione di energy drink. Di seguito riassumiamo le risultanze di uno studio scientifico fatto su topi e scimmie che ha evidenziato risultati sorprendenti. Si aspetta, però, una verifica testuale sull’uomo prima di pronunciarsi definitivamente circa i benefici della taurina.

Rimani aggiornato sul mondo del Beverage! Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter

La ricerca pubblicata sulla rivista Science e guidata da Vijav Yadav, dell’Università Columbia, con la collaborazione di Giorgia di Lorenzo e Francescopaolo Iavarone dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli ha indicato come la taurina, un amminoacido prodotto dal corpo umano e noto per essere contenuto in molti alimenti, potrebbe contrastare gli effetti dell’invecchiamento.

Dopo che gli scienziati hanno condotto l’esperimento somministrando ai topi una dose giornaliera di taurina, hanno di seguito pubblicato i risultati sul Journal of Science, evidenziando come la durata della vita dei topi maschi sia aumentata, dopo l’assunzione della taurina, di circa il 10% e per le femmine del 12%.

 

Ad ogni modo, una risposta concreta per valutare i reali benefici sull’uomo sarà possibile solo con trial clinici specifici, che avranno bisogno di anni per essere completati.

“L’unico modo per determinarlo sarà fare un trial clinico rigoroso, in doppio cieco, su molti soggetti. A differenza di un tipo selezionato geneticamente e la cui vita media è di poche decine di mesi, sull’uomo occorrerà aspettare almeno 30 anni per poterne misurare gli effetti. Un lavoro lungo e costoso, ma che confido sarà il prossimo passo dello studio”, così conclude Fabrizio d’Adda di Fagagn, dell’Istituto di genetica molecolare e dell’Istituto Airc di Oncologia Molecolare.

FONTI: it.euronews.com/
www.ansa.it/

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Condividi:

Iscriviti alla Newsletter



VIDEO DA BEVERFOOD.COM CHANNEL

©1999-2024 Beverfood.com Edizioni Srl

Homepage
Informazioni Societarie/Contatti
Pubblicità sui mezzi Beverfood.com
Lavora Con Noi
Privacy