Un riconoscimento importante a livello internazionale per Roberta Corrà, che si aggiudica il Wine Star Award 2025 di Wine Enthusiast come Person of the Year. “Roberta Corrà ha ridefinito cosa significa essere leader nell’industria vinicola globale. In qualità di Ceo di Frederick Wildman & Sons, e Managing Director del Gruppo Italiano Vini (Giv) e Presidente del Consorzio Italia del Vino, la leadership visionaria e la filosofia incentrata sulle persone l’hanno spinta in prima linea nel settore del vino. La sua capacità di unire tradizione e innovazione e di promuovere la collaborazione tra più organizzazioni”. Questa la motivazione ufficiale che le è valsa il premio come “persona dell’anno” da parte del magazine americano, una delle voci più autorevoli del settore.
Il percorso di Corrà è diverso a differenza di molti colleghi del settore, non arriva da una tradizione familiare legata al vino. Dopo quasi vent’anni di esperienza nelle risorse umane e nella leadership organizzativa in grandi aziende internazionali, ha portato nel mondo vitivinicolo un punto di vista nuovo, capace di cogliere opportunità di crescita, di efficienza e di collaborazione a livello globale. “Ho dovuto mettermi alla prova passo dopo passo“- dice Corrà – “Ma quello che mi ha sempre guidato è la mia passione per il vino. Mio padre mi ha insegnato che ogni bottiglia racconta la storia della sua gente, del suo luogo e della sua storia. Questa connessione è ciò che mi spinge“.
Alla guida di GIV dal 2015, il top player del vino italiano composto da 15 tenute in tutta Italia, con 1.400 ettari di vigneti e un fatturato 2024 di 428 milioni di euro, Corrà ha trasformato il gruppo in una realtà moderna e competitiva, capace di coniugare la forza della tradizione con strategie manageriali di respiro internazionale. Sotto la sua leadership sono stati valorizzati marchi storici come Tenuta Rapitalà e Nino Negri, con un forte rilancio soprattutto sul mercato statunitense nel segmento super-premium attraverso la controllata Frederick Wildman & Sons. “La storia del vino italiano è la nostra storia, fatta di persone, territori e cultura: proteggerla significa saperla raccontare e condividere con le nuove generazioni” – sottolinea Corrà.
Un approccio il suo che tiene insieme due anime: il rispetto profondo per l’identità e l’artigianalità del vino italiano e al tempo stesso, la spinta verso l’innovazione e l’adattamento ai cambiamenti. Temi cruciali come la sostenibilità, le nuove abitudini di consumo e le sfide del cambiamento climatico sono al centro della sua agenda, con l’obiettivo di garantire continuità e rilevanza internazionale al vino italiano, anche alla guida del Consorzio Italia del Vino, il sodalizio che riunisce alcune delle realtà di rilievo nel panorama del belpaese un giro d’affari complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. “La tradizione è la nostra anima, ci dà credibilità e ci connette alle nostre radici. Ma non possiamo rimanere fermi nel passato. Dalla vigna al modo in cui raccontiamo la nostra storia, dobbiamo innovare e andare avanti“.
Una leadership resiliente e lungimirante che non guarda solo al presente, ma costruisce il futuro del settore, creando opportunità per le generazioni che verranno. “Devi coltivare e amare le persone, sono il cuore di ogni organizzazione e la chiave della sua crescita. Questa filosofia ha favorito una cultura del lavoro di squadra in tutte le sue organizzazioni, consentendo loro di prosperare in un mercato globale in rapida evoluzione”.