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L’ottava edizione del mercato vini di Piacenza  conferma il crescente interesse del pubblico e degli operatori per l’evento dei Vignaioli. Che ancora una volta hanno scelto di raccontarsi in una maglietta. Non una semplice fiera, ma una festa. Lo dicono i volti, le chiacchiere felici, i carrelli pieni dei 18.500 visitatori che tra sabato e domenica hanno visitato il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti a Piacenza Expo che si è confermato il luogo perfetto per questo evento. Al Mercato di Piacenza si può guardare in faccia il vignaiolo e farsi raccontare i suoi vini, la sua terra, il suo mondo. Ma FIVI significa innanzitutto rappresentanza istituzionale.

 

 

Sono tante le istanze che FIVI porta avanti, rappresentando gli interessi di tutti i vignaioli italiani, non solo di quelli iscritti. “È bello vedere – ha sottolineato Ampelio Bucci, socio fondatore di FIVI nel 2008, dall’alto dei suoi 81 anni – come l’opinione pubblica, la stampa e soprattutto le istituzioni abbiano finalmente capito qual è il vero ruolo di quest’associazione e che venga ad essa riconosciuto un ruolo di interlocutore”. I Vignaioli indipendenti raccontano spesso la loro filosofia e il loro punto di vista attraverso t-shirt colorate, a volte ironiche. La maglietta lanciata da FIVI in occasione dell’ottava edizione del Mercato rappresenta l’etichetta del Vignaiolo Italiano. La denominazione d’origine di un buon Vignaiolo non può essere che Indipendente e gli ingredienti che il suo vino contiene sono tre: uva, buonsenso e tempo. È un prodotto che contiene fatica, tanta, ma contiene anche, e lo restituisce nel bicchiere, il 100% del terroir in cui il vignaiolo vive e lavora. Un modo per sensibilizzare sulla proposta della Commissione Europea di inserire gli ingredienti in etichetta.

FIVI – Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un’associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del Vignaiolo di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: “Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta”.  Attualmente sono circa 1200 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 11.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Quasi 80 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale si avvicina a 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 280 milioni di euro. Gli 11.000 ettari di vigneto sono condotti per il 51% in regime biologico/biodinamico e per il 49 % secondo i principi della lotta integrata.

 

+info: www.fivi.it

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