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Waffle Lovers: a colazione, a merenda o come dessert

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L’inverno è alle porte e pochi aromi evocano la stessa sensazione di accoglienza del waffle appena cotto. In un hotel, in una caffetteria dedicata al brunch o in un food truck, una piastra per waffle di qualità può fare la differenza. Efficiente e affidabile è un alleato prezioso per offrire prodotti di qualità e conquistare la clientela con gusto e consistenza. Scopriamo di più su questo dolce conosciuto in tutto il mondo.

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Le origini della cialda più famosa al mondo

Da dove arriva il waffle? La parola ha origini olandesi e deriva dalla parola “wafele” che significa letteralmente “a nido d’ape” e per la preparazione di questi dolci è indispensabile utilizzare le piastre waffle. Successivamente la parola “waffle” si è diffusa anche in altre lingue, come il tedesco con il termine “waffel” e nel francese antico con la parola “gaufre”.

Cambia la sua pronuncia ma la sua classica forma “a nido d’ape” è rimasta fedele nel tempo. Non sono altro che cialde di pastella cotte tra due piastre sovrapposte. La loro forma può variare, da quella rotonda a quella rettangolare ma ciò che non cambia è il loro disegno interno che richiama sempre quello con forma a “nido d’ape”.

La base dei waffle perfetti

Dietro questa semplice cialda c’è una storia ricca di innovazioni culinarie e varianti a seconda del luogo di produzione. Per la preparazione è necessaria una pastella formata da lievito, farina, uova, latte. È un alimento molto versatile che può essere mangiato sia al mattino per una ricca e gustosa colazione, durante il giorno o la sera mentre si passeggia per le strade illuminate delle città.

I waffle possono essere serviti con semplice zucchero a velo o con altre varianti ancora più gustose come: miele, sciroppo d’acero, panna montata e fragole, mirtilli e burro sciolto, gelato, caramello, frutta secca e yogurt. Le varianti sono quasi infinite e possiamo farcirli in base ai nostri gusti.

Croccanti fuori, soffici dentro: il segreto è nella piastra giusta!

I waffle conquistano tutti ma per avere una cialda perfetta abbiamo bisogno della piastra per waffle giusta come il modello WM1-WT di Bartsher dalla forma rettangolare. Tutti i modelli in commercio sono realizzati da una struttura in acciaio e ghisa e sono caratterizzate da due piastre contrapposte con rivestimento antiaderente.

Chiusura a conchiglia delle piastre ed una superficie interna sagomata dove verrà versata e cotta la pastella. Comodi piedini antiscivolo consentono alla macchina di rimanere ben ferma sul piano di appoggio durante il suo utilizzo, impugnature isolate e spie luminose ci avvisano quando la nostra piastra ha raggiunto la temperatura ottimale di esercizio.

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Waffle: tipologie e caratteristiche
  • La forma più conosciuta è rettangolare, versione Bruxelles, con la sagoma a nido d’ape molto più profonda che permette di ottenere una cialda molto più spessa e soffice che potrà essere guarnita con crema chantilly, crema di pistacchio o alla frutta fresca;
  • La forma tradizionale è stata poi successivamente affiancata dalla nuova versione waffle a stecco o da passeggio che non sporca le mani scelto da coloro che vorranno immergerlo in un soffice e fresco gelato. Dalle forme rettangolari con angoli un po’ tondeggianti ai quali verrà successivamente inserito uno stecco di legno così a fine cottura potranno essere mangiati allo stesso modo di un gelato;
  • L’ultima frontiera è rappresentata dai “bubble waffle” come la piastra modello WECAUA di Krampouz. Queste piastre si distinguono dalle altre in quanto hanno una superficie con cavità semisferiche. Vengono infatti arrotolate come se fosse un cono e riempite con gelato e sciroppo.

In Asia la pastella solitamente è a base di uova, ma a prescindere dal luogo, è possibile farcirle allo stesso modo dei waffle tradizionali.

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Prenditi cura della tua piastra

Come tutti i macchinari che lavorano a contatto con gli alimenti, anche le nostre amate piastre hanno bisogno di cure e pulizia. Questo ci consentirà di utilizzarle sempre al massimo della loro efficienza prolungandone la durata e la qualità stessa al prodotto finale.

Assicuriamo per prima cosa di scollegare la macchina dall’impianto elettrico spegnendo prima il pulsante di accensione/termostato e successivamente scollegando il cavo di alimentazione della corrente.

Avendo a che fare con prodotti ricchi di grassi e oleosi, la superficie andrà sgrassata in maniera ottimale ma senza l’utilizzo di prodotti corrosivi o aggressivi. In questo modo preserveremo la superficie antiaderente di cui sono dotate tutte le piastre.

Basterà con un pennello eliminare i residui della cottura e successivamente con un panno morbido in microfibra bagnato in acqua calda leggermente saponata, pulire con più passaggi la piastra. Assicurarsi di asciugare bene il tutto prima di riporre la piastra nello scaffale. Molto importante è non lasciare residui di acqua sulla superficie stessa della piastra. Si consiglia sempre di utilizzare accessori specifici per la pulizia ordinaria di queste macchine.

+ INFO: www.topristorazione.com

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