Grande commozione nel mondo caseario valtellinese e non solo per la scomparsa prematura di Alfio Sassella. 55 anni originario di Talamona in provincia di Sondrio, era un personaggio che incarnava al meglio il ruolo di “ribelle del bitto”, allevatore e alpeggiatore amante del proprio lavoro nella sua Cavisciöla di Mezzoldo, un alpeggio in quota sul passo San Marco in Val Brembana. Grande sostenitore della salvaguardia della razza bruna alpina, il mondo agricolo perde un protagonista autentico, Alfio Sassella era uno degli esponenti del Consorzio di Salvaguardia del Bitto Storico, tra i i più giovani quando il sodalizio si era formato nel 1995. In queste ore sui social rimbalzano tante immagini e frasi di cordoglio, ecco il messaggio di addio diffuso dagli amici dello Storico Ribelle:
“È con grande commozione che salutiamo, troppo presto, il nostro Alfio Sassella, caricatore dell’Alpe Cavizzola. Membro fondatore del Consorzio di Salvaguardia del Bitto Storico, colonna portante da sempre del nostro gruppo di alpeggiatori. Alfio è sempre stato guida ed esempio per noi e per tutti i colleghi Produttori, insieme alla splendida moglie Sonia, alla famiglia e ai collaboratori integerrimi interpreti della vera, storica Cultura del Bitto. Con passione e dedizione, sacrificio e coraggio ha creduto in un mondo che si credeva perduto: razze rustiche di montagna, sistemi di allevamento rispettosi dei ritmi naturali, conduzione dell’alpeggio in modo rigoroso per rispettare in pieno la biodiversità del pascolo e la meraviglia dell’ambiente alpino di cui Alfio si sentiva parte. La nostra preghiera è che dal suo esempio possano trarre forza Manuela, Michele e Sonia, i loro collaboratori, tutti i lavoratori della Montagna, per proseguire a far vivere la tradizione di un Formaggio che racchiude un Mondo. Anche in onore del nostro Alfio”.