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Amaro Lucano, il gruppo liquoristico di Pisticci (Matera), si appresta a chiudere il bilancio 2015 con un fatturato di 23,5 milioni di euro contro i 18.8 dell’anno precedente, in crescita del 27%. I volumi di vendita sono passati da 2 a 2,2 milioni di litri. Al forte aumento delle vendite ha contribuito tra l’altro il nuovo marchio Limoncetta acquisito da Campari nel corso del 2014. (Notizie Radiocor Finanza del 3.02.16).

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Per il futuro, l’azienda conta di migliorare ancora rispettando il piano industriale triennale approvato lo scorso autunno: “L’obiettivo e’ una crescita del 10/15% l’anno dei volumi grazie soprattutto all’export da cui dovranno arrivare un quarto dei ricavi. Sul questo fronte abbiamo scelto alcuni Paesi su cui concentrarci – sottolinea Leonardo Vena, responsabile marketing – Innanzitutto gli Stati Uniti dove il trend dei prodotti italiani e’ molto forte e dove stiamo considerando l’idea di aprire una filiale commerciale. Poi stiamo lavorando in Cina, Canada e Germania”.

Lo sviluppo passerà anche attraverso una crescita per linee esterne: l’esperienza di Limoncetta si e’ rivelata positiva. “Nel 2015 i ricavi di questo marchio sono stati di circa 1,5 milioni e puntiamo molto su questo prodotto che ha forti potenzialità anche all’estero. Dopo Limoncetta cerchiamo altri marchi con una storia interessante su cui investire. Attualmente abbiamo un paio di dossier aperti su cui siamo in fase abbastanza avanzata. Il nostro interesse resta quello del settore beverage, non necessariamente alcolici”.

Per promuovere i propri marchi Amaro Lucano continuerà a puntare forte sulla pubblicità e sulla comunicazione con 10 milioni stanziati da qui al 2018. La famiglia Vena ha inoltre operato forti investimenti sia in risorse umane sia nel software gestionale e sta lavorando anche alla nuova sede milanese: “In Basilicata restano le Operations, mentre presto sposteremo gli uffici di Milano nella zona Ripamonti-Fondazione Prada. A Matera, invece, ad aprile apriremo il nostro primo flagship e nel 2017 abbiamo un importante progetto di rifacimento degli stabilimenti con la realizzazione di un museo di famiglia sulla storia dell’Amaro Lucano”

Per finanziare eventuali future operazioni straordinarie non e’ escluso il ricorso ai minibond: “Era un’eventualità’ che si era già presentata al momento di acquistare Limoncetta, poi era stata scartata, ma non siamo pregiudizialmente contrari”. Si tratterebbe di una prima apertura al mercato dei capitali per un’azienda che e’ saldamente nelle mani della famiglia Vena ma che si prepara a un rinnovamento della governance: “La nostra intenzione – prosegue Vena – e’ aprire il consiglio di amministrazione all’apporto di figure esterne alla famiglia. La proprietà, invece, resta saldamente nelle mani della famiglia anche perché l’azienda e’ molto liquida, le risorse non ci mancano e quindi non c’e’ necessità.

Fonte: www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nRC_03022016_1637_465178791. +info azienda: html www.amarolucano.it/

 

 

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