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Il 22 Aprile si celebra Earth Day 2023 (La giornata della Terra), la più grande manifestazione ambientale delle Nazioni Unite. Un grande evento mondiale e multimediale in cui si riflette sul futuro del Pianeta, ma soprattutto si indicano soluzioni concrete per uno sviluppo che non sia solo economico ma anche rispettoso dell’ambiente.

Il mercato italiano della birra sta subendo un’importante ripresa della produzione, dell’export e dei consumi. Tuttavia non possiamo tralasciare tematiche fondamentali come la transizione ecologica e la sostenibilità. Per contrastare il riscaldamento globale serve infatti un impegno collettivo, a partire dalle nostre scelte quotidiane.

Un esempio virtuoso arriva proprio da Birra Amarcord, che ha da anni intrapreso un percorso di sostenibilità che l’ha portato a raggiungere, già da gennaio 2021, una produzione birraria con un bilancio energetico a ZERO EMISSIONI. Nel DNA del birrificio familiare indipendente Amarcord, scorre da sempre un forte legame con il proprio territorio e con la propria terra, un leitmotiv fin dalle origini del birrificio, insieme all’attenzione per le materie prime e per l’ecologia.

Ed è proprio di ecologia che tratta una delle più grandi novità di Birra Amarcord.

“La grande novità per il 2023 è l’ammodernamento ed ampliamento dell’impianto fotovoltaico. La sostituzione dei pannelli installati sul tetto nel 2011 con pannelli di ultima generazione e la copertura di un’ulteriore parte del tetto del birrificio, ci permetteranno di passare da 100kWp a 275kWp. Con questi 600 nuovi pannelli autoprodurremo ben il 20% del fabbisogno di energia elettrica; la parte restante continuerà ad essere acquistata con garanzia di provenienza da fonti 100% rinnovabili.
Questa energia green, unita al progetto di compensazione delle emissioni di CO2, ci consentirà di produrre le nostre birre con un bilancio energetico a ZERO EMISSIONI per il 3° anno consecutivo. Inoltre, nel corso del 2023 ci saranno ulteriori investimenti volti a ridurre ulteriormente l’impatto energetico del birrificio.” illustra Andrea Bagli, CEO di Birra Amarcord.

Il tema dell’Earth Day di quest’anno è il ripristino degli ecosistemi che include azioni come la riforestazione, la ricostruzione delle infrastrutture naturali, il rewilding. L’Earth day è comunque ogni giorno e Birra Amarcord ne è la prova, poiché già dal 2021 ha raggiunto il 100% di compensazione certificata della CO2 emessa dall’uso di gas metano, gas usato nel processo produttivo. Grazie ad un accordo di fornitura, Amarcord acquista crediti che vengono poi spesi per finanziare progetti mondiali di riforestazione per compensare le emissioni di CO2 in misura pari a quelle generate dalla produzione del birrificio.

Coerentemente, in fase di produzione, il birrificio romagnolo ha scelto di realizzare un prodotto naturale e genuino, privilegiando materie prime provenienti da agricoltura sostenibile italiana, fino ad arrivare all’obiettivo di produrre una birra brassata esclusivamente con materie prime del Bel Paese. Nasce così la 100% Italiana, una birra «celebrazione dell’amore per la nostra terra e del nostro impegno verso l’italianità, una birra fortemente desiderata che rappresenta un legame indissolubile tra il campo coltivato e il birrificio» racconta Andrea Bagli, CEO di Birra Amarcord.

La 100% Italiana sta riscontrando favori sia in Italia che all’estero, riempiendo di orgoglio tutto il team di Birra Amarcord, anche perché rappresenta il raggiungimento di un obiettivo produttivo prefissato da anni: avere in gamma una birra 100% italiana.

Un progetto di filiera italiana, che unisce il malto d’orzo da agricoltura sostenibile del Sud Italia e il luppolo coltivato in Romagna (di cui ben il 35% è in fiore), grazie all’azione sapiente dell’acqua pura di fonte appenninica.

+ INFO: www.birraamarcord.it/

 

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