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Nonostante la difficile congiuntura economica ed i segnali di crisi che si sono abbattuti anche sul settore vinicolo, Caviro –la grande cooperativa vinicola romagnola- ha chiuso il 2008 con un fatturato stabile a 280 mio euro, grazie alle ottime prestazioni dell’export che ha fatto segnare un +26% rispetto all’anno precedente. I mercati esteri più importanti sono: USA, Gran Bretagna, Giappone, Germania e Francia.

Il boom dell’export ha permesso a Caviro di ottenere una buona performance di gruppo e di compensare così anche il pessimo andamento nel canale dei consumi fuori casa (Ho.Re.Ca.) oggi sempre più alle prese con una profonda crisi la cui fine è difficile da prevedere in tempi brevi. I buoni risultati ottenuti del colosso faentino sono inoltre avvalorati dall’incremento della produzione che, confermando il trend di crescita degli ultimi anni, ha raggiunto complessivamente i 184 milioni di litri annui, consolidando in tal modo la decima posizione al mondo nella classifica dei grandi produttori vinicoli a quantità.

In uno scenario dove si evidenzia un generalizzato calo dei consumi pro-capite, il +4,5% fatto segnare dal gruppo sul canale della grande distribuzione italiana, che ha chiuso per la prima volta il 2008 con segno negativo, è la riprova dell’apprezzamento e della fedeltà dei consumatori ai marchi con cui Caviro è leader nelle principali insegne della GDO: Tavernello, Castellino, Botte Buona e Brumale. Migliora anche la posizione finanziaria netta, in calo del 18% rispetto allo scorso anno, passando da 99 milioni a 81,6 milioni di euro.

Ed il 2009 si apre con un’importante novità per il brand di punta della cooperativa faentina. A partire da gennaio, Tavernello diventa protagonista di una campagna di comunicazione sulle principali reti nazionali. Va sottolineato al riguardo che Caviro è una delle pochissime aziende vinicole italiane che fa pubblicità in televisione. Due gli spot. Il primo mostra un mucchio di vinacce e graspi (gli scarti della lavorazione del vino) e viene spiegato che tali scarti sono impiegati per produrre energia, sottolineando in tal mondo l’impegno ecologico e ambientale del gruppo. L’atro spot è ambientato in cantina in mezzo ai giganteschi tank di acciaio, dove transitano “cento milioni di litri” e lo spot si conclude con un motto “il vino buono sta anche nelle botti grandi”, quasi a smentire il vecchio detto secondo cui “il buon vino sta nelle botti piccole”.

Fonti: www.romagnaoggi.it/ravenna/2009/1/20/113237/webwinefood.corriere.it/2009/01/tavernello_uno_dei_pochi_ce_fa.html

PER APPREZZARE I NUOVI SPOT DI TAVERNELLO:

www.tavernello.it/spot2009montagna.asp

www.tavernello.it/spot2009botti.asp

INFOFLASH BEVERFOOD SU CAVIRO

Il consorzio ha iniziato l’attività produttiva nel 1973, trasformando i sottoprodotti della vinificazione. Nel 1978 ha acquistato lo stabilimento di distillazione della Calpo, entrando nella produzione di mosto concentrato rettificato ed avviando il primo impianto industriale realizzato in Europa. Nel 1989 ha acquistato il controllo di due società produttrici di acido tartarico. Nel 1985, con l’incorporazione del consorzio cooperativo Corovin, il gruppo faentino è entrato nel settore dell’imbottigliamento dei vini e nel mercato del vino in brik. Nel 1996, con l’acquisizione del ramo d’azienda Castellino, ha rafforzato la leadership sul mercato del vino in brik. Oggi Cavino è il primo produttore italiano di vino daily, con prodotti posizionati nelle diverse fasce di prezzo ed in tutti canali di distribuzione. La fascia “tutti i giorni” è presidiata da due grandi marchi – Tavernello e Castellino – che uniscono genuinità e praticità nel comodo contenitore brik. Sempre dedicati a questo canale i vini IGT, DOC e DOCG delle linee Botte Buona e Brumale, mentre al canale della ristorazione è dedicata la linea Vini e Cantine d’Italia che raggruppa vitigni provenienti da 8 regioni italiane.+INFO: www.caviro.it

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