L’assemblea generale ordinaria e straordinaria di Collis Veneto Wine Group ha approvato la fusione per incorporazione della Cantina Sociale di Monteforte d’Alpone (Verona), che segna l’avvio di una nuova fase per il principale polo cooperativo veneto. L’operazione porta il Gruppo a posizionarsi come riferimento nella Doc Soave, ampliando il perimetro produttivo e la dimensione economica.
La Cantina Sociale di Monteforte d’Alpone, fondata nel 1952, rappresenta da oltre settant’anni una delle realtà più radicate del panorama vitivinicolo veronese. Riunisce circa 450 soci e coltiva 1.200 ettari di vigneto, distribuiti soprattutto tra la zona classica del Soave e quella del Valpolicella. La produzione annua raggiunge 140mila ettolitri di vino sfuso e oltre 4 milioni di bottiglie, con un fatturato 2024/2025 superiore a 17 milioni di euro. L’ingresso della Cantina nel Gruppo “consente di rafforzare l’identità produttiva in un’area considerata strategica per la viticoltura nazionale”. Monteforte d’Alpone è il Comune d’Italia con la percentuale più elevata di superficie agricola vitata (oltre 95%), fortemente specializzato nel Soave Classico, che rappresenta il 65% delle coltivazioni.
Per Collis l’integrazione rappresenta un ampliamento della gamma, poiché il Gruppo produceva già Soave Doc ma non Soave Classico. In una nota il Gruppo precisa che l’operazione apre la strada a economie di scala e a un aumento dell’efficienza organizzativa, con l’obiettivo di rafforzare la competitività e sviluppare progetti innovativi sui mercati nazionali e internazionali.
A livello societario, questa fusione è la terza operazione straordinaria negli ultimi tre anni. Nel giugno 2023 Collis aveva completato una fusione inversa con le Cantine dei Colli Berici e la Cantina di Colognola ai Colli, diventando cooperativa di primo livello. Nel dicembre 2023 era nata Collis Heritage attraverso l’incorporazione di Cantine Riondo e della storica Sartori di Verona.
Ricevi le ultime notizie! Iscriviti alla Newsletter
Nel bilancio consolidato 2024/2025, il Gruppo registra un utile di oltre 4,1 milioni di euro, valore quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente, nonostante il contesto difficile del settore vitivinicolo a livello globale. Ai soci conferenti sono stati riconosciuti complessivamente circa 60 milioni di euro per il raccolto della vendemmia, con un prezzo medio di 66 euro al quintale.
Il fatturato consolidato 2024/2025 del Gruppo si conferma sopra i 200 milioni di euro, con un utile pari a 4,162 milioni di euro. La fusione porterà il bilancio aggregato del Gruppo intorno ai 220 milioni di euro.
Fonti: www.collisgroup.it – askanews.it/






