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Nonostante il ristagno dei consumi e l’ulteriore flessione della spesa alimentare delle famiglie, Conad continua a crescere in tutto il territorio nazionale, rafforzando la leadership già detenuta nel canale dei supermercati (16,9% la quota nazionale; fonte: GNLC Nielsen) e nei negozi di prossimità (13,2%; fonte: GNLC Nielsen). Nel 2011, a fronte di un andamento negativo delle vendite nel settore della Gdo stimato in -0,9 punti, la rete Conad ha registrato un incremento del 4%, che ha portato la quota detenuta dall’insegna a livello nazionale al 10,6% (fonte: GNLC Nielsen), con un incremento di +0,7 punti rispetto al 2010. Nel 2011 il giro d’affari di Conad ha raggiunto i 10,2 miliardi di euro (9,8 miliardi il fatturato dell’anno precedente), al netto delle acquisizioni realizzate dalle cooperative aderenti. I 62 punti vendita passati all’insegna Conad in chiusura di esercizio – di cui 19 ex Pellicano del gruppo bergamasco Lombardini e 43 ex Billa del gruppo distributivo Rewe – hanno già portato la quota di mercato all’11% (+1,1 p.ti rispetto al 2010; fonte GNLC Nielsen), a gennaio 2012.

Ai risultati positivi del 2011 ha contribuito in larga misura la marca commerciale, che ha proseguito il suo trend di crescita, con tassi decisamente superiori alla media del mercato. A fine 2011, circa un prodotto su quattro venduti portava il marchio Conad, distanziando di quasi 7 punti la media totale Italia tenuta dalla private label. È quanto emerge dalle rilevazioni Symphony Iri (Iper+Super+Libero servizio), ma anche dai risultati aziendali, che evidenziano nel 2011 un incremento del fatturato dei prodotti a marchio pari al 24%, per un giro d’affari complessivo di 1,8 miliardi di euro. La crescita della marca Conad è generalizzata in tutte le regioni italiane – in modo particolare nelle aree tradizionalmente più scettiche nei confronti della private label, come il Sud Italia, dove si sono registrate vendite superiori alla media – e per tutti i marchi in portafoglio, dal più tradizionale brand Conad (+18%), alle punte di eccellenza di Sapori&Dintorni Conad (+25%), fino a Conad Il Biologico (+48%). La marca commerciale Conad si conferma sempre più una leva fondamentale per la crescita e il rafforzamento della fedeltà all’insegna: è infatti leader nel 37% delle categorie in cui compete (percentuale che arriva al 67,4% se si considerano anche le seconde posizioni) e al primo posto anche nel segmento premium, con il brand Sapori&Dintorni Conad, che nel 2011 – con oltre 200 prodotti tipici – ha sviluppato un fatturato al consumo di 150 milioni di euro. Da segnalare, in relazione al progetto Sapori&Dintorni, che nel corso del 2011 si è rafforzato l’impegno con 200 piccoli e medi imprenditori agroalimentari di alta qualità, le cui produzioni hanno trovato spazio anche all’estero attraverso i partner europei di Conad – Colruyt (Belgio), Coop Suisse (Svizzera), E.Leclerc (Francia) e Rewe (Germania). Il fatturato estero, infatti, sta acquisendo un peso crescente: +20% nel 2011, per un giro d’affari oltre confine di 45 milioni di euro.

Conad nel 2011 ha migliorato anche la propria solidità patrimoniale: +13% l’incremento del patrimonio netto aggregato del Consorzio e delle otto cooperative aderenti (Nordiconad, Conad Centro Nord, Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, Conad del Tirreno, Pac 2000A, Conad Sicilia e Sicilconad), che ora ammonta a 1,7 miliardi di euro. Tra i risultati di rilievo del 2011 anche le operazioni realizzate sul fronte della canalizzazione. Conad, infatti, nel corso dell’esercizio ha attuato un piano di riorganizzazione dei canali (che ha coinvolto oltre un migliaio dei punti vendita della rete), finalizzato al lancio di Conad City: store format per i centri storici, pensato per la spesa veloce e giornaliera, focalizzata sui prodotti freschi. Oggi la rete consta di 2.946 negozi ripartiti in 5 tipologie di insegna, che vanno dal negozio di prossimità fino all’ipermercato: Conad City, Margherita, Conad, Conad Superstore, E.Leclerc Conad. A questi si aggiungono i servizi innovativi – distributori di carburanti (n.13 stazioni), le parafarmacie (n.42 corner) e i reparti di ottica (n.7) – ancora numericamente esigui (per il ritardo del Paese nelle liberalizzazioni di energia e farmaci), ma di portata non trascurabile, se si considera che, laddove sono stati introdotti, hanno svolto una funzione calmieratrice sull’andamento dei prezzi a livello locale. Per il triennio 2012-2014, malgrado il contesto economico poco incoraggiante, Conad ha elaborato un piano strategico di sviluppo che prevede investimenti per 770 milioni di euro, indirizzati a 260 nuove aperture; un piano che la catena intende realizzare anche per linee esterne.

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