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Secondo i dati della Camera di Commercio di Milano, il settore della distribuzione automatica in Italia conta 2.529 imprese attive nei primi tre mesi del 2009, registrando una crescita del 9,2% in un anno, pari a +214 imprese. Roma è la capitale della vendita automatica: con le sue 228 imprese rappresenta il 9% delle aziende italiane, (+33,3%). Bene anche Milano con 153 imprese (6% del totale Italia, +7,7%) e Torino con 117 aziende (4,6% del totale nazionale, +10,4% dallo scorso anno).


GuidaOnLine Pdf Vending ItaliaNon si vive di solo caffè e bibite. Se inizialmente i prodotti venduti dai distributori automatici erano esclusivamente alimentari, oggi è possibile trovare di tutto, dai jeans agli articoli sanitari, giocattoli, fiori, dvd e cellulari ma anche latte crudo o libri. Da momento di pausa e di incontro in ufficio, il distributore automatico è diventato un servizio diffuso nei luoghi di passaggio ed attesa come aeroporti e stazioni ferroviarie ed inizia a comparire nelle città accanto al tradizionale negozio di vicinato.

La Lombardia è la regione con la maggiore concentrazione di imprese del settore, con 392 attività rappresenta il 15,5% del totale nazionale. Al secondo posto il Lazio con 312 aziende (12,3%) mentre terza è la Sicilia (234 imprese, 9,3%). Le regioni che in termini percentuali crescono di più in un anno sono la Basilicata (+26,7%), il Lazio (+23,8%) e la Valle d’Aosta (+20%).

L’identikit dell’imprenditori: Le imprese del settore vendita tramite distributori automatici sono per il 54,3% ditte individuali il cui titolare per il 96% è nato in Italia. Il 44% ha un titolare con meno di quarant’anni e una su quattro (24,9%) un titolare donna. E’ quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2009 e 2008.

Da un recente studio condotto da AcNielsen risulta che il 29% degli italiani acquista regolarmente da distributori automatici, il 19% in ufficio, il 15% in ospedale, il 7% nelle stazioni di servizio. Per quanto riguarda la tipologia dei consumi al primo posto si colloca il caffè e i suoi derivati che detengono una quota del 66% degli acquisti effettuati presso i distributori. Seguono le acque minerali (12%), le bevande fredde (8%) e gli snack (14%).

Fonte: tuttocamera.mi.camcom.it/upload/repos/stampa/852/426086/caffe_milano2009.doc

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