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Comunicato stampa
CONFIDA
Associazione Italiana Distribuzione Automatica
confida@confida.com
www.confida.com

SOMMARIO: Dalle macchinette un’istantanea dell’Italia che lavora – Capillarità sul territorio italiano – I nuovi consumi: gli italiani pazzi per il caffè, ma anche per l’acqua – Il valore del settore – L’impegno per la salute

Riferimento temporale: Ottobre 2007

DALLE MACCHINETTE UN’ISTANTANEA DELL’ITALIA CHE LAVORA

Sfiorano i 6 miliardi le consumazioni ai distributori automatici. Con 1.731.000 macchine installate in Italia, una ogni 35 abitanti, il settore fattura oltre 2 miliardi di Euro, impiega 30.000 addetti che viaggiano su oltre 15.000 automezzi. In fortissimo aumento le macchine per bevande calde da ufficio, ma cresce significativamente anche il consumo di alimenti freschi che raggiunge la quota di 50 milioni di consumazioni. Segnale di un nuovo stile di vita attento all’alimentazione anche il consumo di bevande fredde: quasi 70 milioni i succhi di frutta e addirittura 650 milioni le bottigliette di acqua minerale.

Confida – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, presenta il primo studio congiunturale sul settore condotto internamente. Ne emerge una fotografia molto chiara di usi e costumi dell’Italia che lavora. Il 90% di queste macchine, infatti, sono installate in uffici e aziende, il 5,2% in scuole, università e altre comunità, il 3,9% in ospedali e ministeri, solo lo 0,5% ad oggi in luoghi aperti al pubblico come stazioni e metropolitane.

CAPILLARITÀ SUL TERRITORIO ITALIANO

Il primo dato che emerge è la capillarità della diffusione, una macchina ogni 35 abitanti, considerando che il dato ISTAT dei 59 milioni di italiani è comprensivo di neonati e bambini che non acquistano certamente in autonomia. Significativo anche l’aumento del numero di macchine installate che è più che raddoppiato in circa 5 anni, passando dai circa 700.000 distributori del 2000 agli oltre 1.700.000 del 20051.

Questa crescita esponenziale si deve soprattutto alla diffusione delle macchine per bevande calde da ufficio (nome tecnico Hot Table Top) che hanno registrato negli ultimi anni un vero e proprio boom. Nel calcolo sono considerate soltanto le installazioni in luoghi lavorativi e pubblici, non anche quelle per uso familiare. Tendenza questa che comunque si sta sviluppando parecchio, a fronte della sempre maggiore affidabilità e qualità di questi dispositivi che richiedono sempre meno interventi di esperti.

I NUOVI CONSUMI: GLI ITALIANI PAZZI PER IL CAFFÈ, MA ANCHE PER L’ACQUA

Il secondo focus è sul tipo di consumi. Dal grandangolo della distribuzione automatica si fotografa un’Italia sempre più attenta alla propria alimentazione, sempre più sensibile verso i contenuti nutrizionali dei prodotti, sempre più aperta verso proposte alimentari in linea con la salute. Emerge anche una vera e propria “acqua-mania”, con un consumo di oltre 650 milioni di bottigliette.

“Riusciamo sempre ad anticipare gli stili di consumo degli Italiani. – ha commentato Vincenzo Scrigna, Presidente di Confida – Associazione Italiana della Distribuzione Automatica – La nostra battaglia per portare nei distributori le bottigliette da mezzo litro di acqua minerale è iniziata negli anni ’80. Si trattava di ottenere prezzi competitivi e di adattare la logistica del settore. Basti pensare che con un Kg di caffè si ottengono 150 consumazioni. Per ottenere 150 consumazioni di acqua, i volumi occupati sono decisamente superiori: 150 bottiglie per 75 litri di acqua! La battaglia fu vinta e ci riteniamo certamente tra i fautori di questa dilagante “acqua-mania” che sta contagiando persino la moda con borse con comparti ad hoc per la bottiglietta.

Il nostro lavoro ci consente di cogliere prima di altri i segnali deboli che provengono dal mercato e prima di altri riusciamo ad impegnarci per soddisfare le nuove esigenze di consumo. Nello spettacolo teatrale di oggi che ci auguriamo di poter far vedere a pubblici sempre più allargati, si parla di noi gestori come di una sorta di “confessori”… il gioco stilistico non è tanto lontano dal vero. Nessuno, come noi, ha un contatto tanto diretto, personale e quotidiano con i propri clienti. Il fenomeno acqua l’abbiamo anticipato e agevolato, oggi stiamo misurando i primi successi anche del nostro impegno ante litteram sul fronte di sani e corretti stili di vita. Anche qui siamo arrivati prima del clamore, ci lavoriamo sia a livello italiano in Confida, sia a livello europeo in EVA dal 2004 quando abbiamo firmato il piano su Dieta e Nutrizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Da allora ci lavoriamo e i risultati li stiamo ottenendo. Il futuro ci fa andare verso le consumazioni multi-etniche, ma qui siamo ancora agli inizi.”

Rimane ovviamente il forte attaccamento degli Italiani per il caffè, una bevanda che per questo settore ha significato molto, se si pensa che la leadership italiana nella produzione di macchine si deve proprio all’introduzione negli anni Sessanta dei distributori automatici di caffè espresso. Un primato tecnologico che ha consentito di introdurre e di diffondere nel mondo intero i distributori di bevande calde. Oggi in Italia queste macchine rappresentano quasi il 70% del mercato, con quasi 4 miliardi consumazioni, di cui circa 2 miliardi da caffè in grani, oltre 1 miliardo di cialde o cosiddetto caffè porzionato, quasi 120.00 da caffè solubile e 604 milioni di altre bevande calde.

IL VALORE DEL SETTORE

Il fatturato complessivo ha sfiorato nel 2005 (cfr. nota metodologica) i 2 miliardi e 400 milioni di euro, di cui circa un miliardo e 200 milioni è generato dalle bevande calde, 386 milioni da quelle fredde e 232 milioni dagli alimenti. Le imprese di gestione quindi fanno 1.845.000.000 Euro di fatturato. I fabbricanti di distributori e di sistemi di pagamento fatturano 500.000.000 e il settore dell’acqua in boccioni 42.000.000 (fonte: AIABO – Associazione Italiana Acqua in Boccioni).

“Abbiamo voluto fare internamente questo approfondito studio congiunturale – ha concluso Giorgio Carletti, Presidente Imprese di fabbricazione prodotti di Confida e Responsabile della Commissione interna che ha lavorato sui dati del settore – perché è l’unico modo per riuscire ad entrare nelle aziende dei nostri associati e farci dare i numeri che descrivono le loro attività. È fondamentale in un settore tanto parcellizzato poter contare su questa immensa massa di dati. I nostri associati sono 467 e con un lavoro davvero certosino siamo arrivati a farci consegnare 128 questionari compilati. Il campione rappresenta perfettamente l’universo delle aziende di settore sia a livello nazionale sia nella ripartizione geografica per aree Nielsen.

Emerge il quadro di un settore capofila anche in termini di innovazione tecnologica, come testimonia il successo in Italia e nel mondo delle macchine made in Italy. Le nuove sfide ora riguardano i sistemi cash less che non richiedono monete e le nuove frontiere della geolocalizzazione e della telemetria. In 10 – 15 anni il settore ha raggiunto un livello tale che gli consente di soddisfare ogni esigenza per qualsiasi utenza, dalle grandi aziende, fino ai più piccoli uffici. Se prima, infatti, il cliente piccolo era difficilmente raggiungibile per questioni di redditività, oggi la sempre maggiore flessibilità della distribuzione automatica rappresenta il punto chiave di sviluppo. La stessa flessibilità che ci consente di anticipare e di rispondere sempre più velocemente ai nuovi stili di vita e di consumo. Insomma, la tecnologia al servizio dell’uomo in ogni momento della sua giornata lavorativa e non solo.”

L’IMPEGNO PER LA SALUTE

Dallo studio emerge infine un notevole incremento del consumo di frutta, verdura, yogurt, macedonie, insomma tutto quello che è il prodotto fresco. Basti pensare che 5 anni fa la presenza di questi prodotti nei distributori era praticamente inesistente, mentre ora hanno il 7% della categoria a cui appartengono. Classificati come snack, superano oggi la cifra di 50.000.000 di consumazioni di prodotti freschi.

Il distributore automatico, non solo fornisce cibi confezionati garanti di una sicurezza igienica e di un elevato controllo grazie al rispetto assoluto della catena del freddo e delle regole della tracciabilità introdotte dalla normativa europea, ma è portatore di un messaggio importante che è quello di imparare a suddividere l’alimentazione giornaliera in 4-5 appuntamenti. È chiaro quindi che, soprattutto nelle scuole e nei licei, ma non solo, questo significa la possibilità di rispondere alle esigenze di educazione alimentare dei ragazzi, concordando con il corpo docente e degli stessi genitori rappresentati nei consigli di classe i cibi da introdurre nei distributori, senza ricorrere a proibizionismi o eliminazioni drastiche di alcuni alimenti.

Anche per questo motivo Confida ha aderito al Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della Salute, con Confcommercio e altre associazioni della filiera alimentare, per l’attuazione del programma interministeriale “GUADAGNARE SALUTE – RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI”. L’adesione al protocollo ministeriale significa sostenere e realizzare un programma di interventi per sviluppare la ricerca tecnologica, per predisporre e diffondere i dati sull’alimentazione, per sostenere politiche commerciali orientate a favorire i consumatori e i comportamenti salutari e per diffondere e applicare codici di autoregolamentazione che promuovano un rapporto di fiducia con il consumatore.

“Questo importante impegno si basa su un punto chiave assolutamente non trascurabile: – ha concluso Vincenzo Scrigna, Presidente di Confida – l’ inutilità di campagne di demonizzazione di un cibo piuttosto che un altro, perché nessun alimento è di per sé dannoso se consumato nelle giuste quantità. Il settore da anni porta avanti questo impegno e i dati oggi mettono in evidenza un effettivo riscontro sulle abitudini di vita degli italiani, a partire dalla scelta del prodotto per arrivare alla messa in atto di forme di riciclaggio per la tutela dell’ambiente. Lavorare di cesello, studiando i gusti, mettendo a punto le giuste tecnologie che permettano la conservazione del prodotto, sensibilizzando i consumatori con campagne informative, ha permesso di incrementare il consumo effettivo di prodotti freschi, senza dover ricorrere ad esternazioni eclatanti o, peggio, a inutili proibizionismi. Educare e sensibilizzare, queste i nostri assi per contribuire a diffondere messaggi salutistici e di prevenzione per le malattie legate alla sfera alimentare.”

NOTA METODOLOGICA – Si parla di dati 2005 e non 2006 perché la metodologia di analisi è stata condotta sulla base di questionari molto approfonditi rivolti alla base associativa di Confida (467 associati che rappresentano l’80% del mercato) nelle due componenti dei gestori e dei produttori di bicchieri. Per la precisione sono stati inviati 373 questionari comprendenti 48 domande molto analitiche. L’obiettivo è stato quello di analizzare soprattutto i consumi per cogliere le tendenze del mercato. Sono stati consegnati 128 questionari interamente compilati (122 gestori e 6 produttori di bicchieri), che in termini numerici rappresentano il 33% e in termini di consumazioni il 29% delle aziende associate. A questi dati si sono aggiunti i dati derivanti dalle interviste personali condotte alle principali aziende di fabbricazione di macchine. Tutti questi dati sono stati incrociati per capire se vi fosse corrispondenza tra i dati rilasciati dalle aziende e quelli dei bicchieri in circolazione. In fondo le bevande (caldo + freddo) fanno l’88% del mercato, quindi l’analisi dei bicchieri rappresenta una utile, pur se lunga e laboriosa, prova del nove. I tempi di lavorazione sono stati lunghi per questo motivo. Non esistono ad oggi ricerche più complete su questo settore che per la sua elevata frammentazione è molto difficile da misurare.

Sulla storia della distribuzione automatica in Italia si rimanda a: www.confida.com/news/leggi_area.asp?ART_ID=1438&MEC_ID=1&MEC_IDFiglie=72&ARE_ID=13


Confida

CONFIDA è l’Associazione Italiana della Distribuzione Automatica, costituita il 13 luglio del 1979.

Aderisce a Confcommercio in qualità di Socio Effettivo e, nell’ambito UE, é partner dell’EVA (European Vending Association).

Rappresenta sul piano nazionale i comparti merceologici dell’intera catena della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande ed associa attualmente circa 450 imprese.

CONFIDA raggruppa le seguenti imprese operanti nel vending:

-Imprese di fabbricazione di distributori automatici ed accessori per gli stessi,

-Imprese di fabbricazione di prodotti utilizzati nella Distrib. Automatica,

-Imprese di gestione di distributori automatici,

-Imprese di servizi e commercia- lizzazione.

CONFIDA coordina, a livello associativo, la gestione di capacità professionali e produttive con il fine di garantire profitti e migliori risorse per il settore della Distribuzione Automatica.

CONFIDA fissa i principi etici, ai quali dette Categorie devono attenersi nei confronti dell’utenza a cui i prodotti sono destinati.

Via Marco Ulpio Traiano, 7
20149 Milano
Telefoni +39-02-33.10.64.27 (r.a.)
Fax +39-02-33.10.57.05
confida@confida.com
www.confida.com

+INFO: Uff. Stampa Confida comunicazione@mirandola.net Marisandra Lizzi –Emanuela Maini T. 0524 574708

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