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Non solo cucina: la seconda edizione di “Tavola Latina” – la kermesse cultural-gastronomica andata in scena questa settimana a Firenze e dedicata alle diverse tradizioni culinarie sudamericane – ha visto protagonista anche il mondo della mixology in tutte e tre le giornate.

Se il focus della prima edizione era stato il ceviche, quest’anno “Tavola Latina” ha celebrato (proprio nella città della bistecca alla Fiorentina) i tagli di carne più amati in Sudamerica, dando spazio alla grande pluralità di preparazioni – dall’asado alla picanha fino alle empanadas – ormai entrate nell’immaginario collettivo come patrimonio gastronomico dei Paesi latini. Ma, accanto alla carne, ampio risalto è andato agli spirits. Come nel caso del “Dark’n’Millonario” (Ron Millonario 50, succo di lime, ginger beer) e del “Daiquiri Cincuenta” (Ron Millonario, succo di lime, sciroppo di miele) serviti durante l’opening party al The Lodge Club.

Nella stessa occasione, il rum peruviano è stato usato dalla gelatiera Cinzia Otri per un gusto ispirato al Sud America, mentre l’innovativo “Panettone dei due mondi” realizzato dal pastry chef David Bedu è stato abbinato al liquore Yerbito a base di erba mate argentina.

Spirits protagonisti di “Tavola Latina” anche durante il barbecue in stile argentino realizzato nel giardino dell’Harry’s Bar The Garden, con l’asado del maestro di braci Fernando Kelm (Trattoria Argentina a Refrontolo, nel trevigiano) accompagnato dai cocktail preparati dal figlio – il noto bartender Lucas Kelm – con i distillati Schiavo e dal tradizionale “Fernandito”, la bevanda più popolare nel Paese di Maradona. Nel pomeriggio, invece, The Social Hub ha ospitato il team internazionale del cocktail bar e ristorante nikkei “Azotea” di Torino, recentemente premiato da Identità Golose. Tre drink e altrettanti finger food per sancire il legame tra Firenze e il continente latino.

Nella terza giornata di “Tavola Latina”, infine, a La Ménagère è andata in scena sia una degustazione combinata di sigari sudamericani, rum peruviano e cioccolato venezuelano, sia un focus condotto da Federico S. Bellanca sulla storia del cocktail “Bullshot” (realizzato con vodka by Altamura Distilleries e brodo di carne) che ha visto la partecipazione dello chef stellato Juan Camilo Quintero e della chef toscana Luisanna Messeri.

“Anche quest’anno abbiamo voluto tessere un filo ideale tra la cucina toscana e quelle sudamericane sia sulla cucina che sugli spirits – spiega Giacomo Iacobellis, tra i più autorevoli conoscitori della gastronomia latina in Italia – coinvolgendo addetti ai lavori e appassionati alla scoperta di materie prime e preparazioni a prima vista così lontane dal nostro quotidiano”.

Foto di Mike Tamasco

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