Dopo un’annata difficile, il settore vinicolo francese guarda al futuro con rinnovato ottimismo. Secondo le prime stime del servizio statistico Agreste del Ministero dell’Agricoltura francese, la vendemmia 2025 dovrebbe segnare un importante rimbalzo produttivo, con un volume stimato tra i 40 e i 42,5 milioni di ettolitri, in crescita fino al 17% rispetto all’anno precedente.
Condizioni meteo favorevoli trainano la ripresa
L’incremento è attribuito a condizioni climatiche complessivamente più stabili nelle principali regioni vitivinicole. “Le condizioni meteorologiche sono state più favorevoli. L’inizio dell’estate, caldo e secco, ha contribuito a limitare la pressione delle malattie e, in questa fase, non si prevedono gravi pericoli meteorologici”, ha spiegato Agreste.
Il dato porta la produzione complessiva in linea con la media degli ultimi cinque anni, dopo la flessione del 2024, quando la vendemmia si era fermata a 39,3 milioni di ettolitri, con un calo del 18% dovuto a eventi climatici avversi.
Champagne, Loira e Borgogna in netta ripresa
Particolarmente positiva la situazione nella Champagne, dove l’assenza di problematiche sanitarie o meteorologiche dovrebbe garantire una produzione superiore ai livelli del 2024 e vicina alla media quinquennale.
Anche la Borgogna mostra segnali di ripresa dopo i danni da muffa dell’anno scorso, sebbene la regione abbia subito qualche episodio di grandine. La Valle della Loira, invece, si distingue per maturazioni anticipate e vigneti in ottima salute, con una produzione stimata superiore sia all’annata scorsa che alla media storica.
Ricevi le ultime notizie! Iscriviti alla Newsletter
Charentes, Bordeaux e sud della Francia: segnali misti
Nelle Charentes, l’assenza di eventi meteo estremi dovrebbe facilitare la ripresa dopo le difficoltà del 2024. Tuttavia, in aree come Bordeaux, Sud-Ovest e Linguadoca-Rossiglione, l’incremento produttivo sarà “parzialmente compensato” dagli effetti dei programmi di estirpazione avviati nel 2023, che hanno già ridotto la superficie vitata di oltre 20.000 ettari.
+info: agreste.agriculture.gouv.fr/