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Un vero parterre de roi la serata organizzata mercoledì 27 settembre dall’Istituto del Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi al ristorante stellato L’Alchimia di Milano, per la consegna del premio internazionale che il gruppo attribuisce a una firma del giornalismo internazionale di settore che si è contraddistinta nella divulgazione del vino italiano a livello mondiale. Il premio è andato a James Suckling, consegnato direttamente dal presidente Piero Mastroberardino.

Classe ’58 originario di Los Angeles, per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator, ha studiato Scienze Politiche e Giornalismo. Nel 2010 la creazione del sito web che porta il suo nome, con  una media annuale di circa 4.000 valutazioni di vini, James Suckling è uno dei critici enologici più attivi al mondo, occupandosi  principalmente di vini di Borgogna e di Porto, oltre che di vini italiani. “Lavoro da oltre quarant’anni con il vino italiano, che ha fatto dei passi da gigante- il commento del critico in italiano con un accento americano- mio padre era un appassionato di vino e nella sua cantina collezionava vini francesi. È scomparso da alcuni anni, ma se oggi fosse presente, la sua cantina sarebbe piena di vini italiani”.

James Suckling con il premio assegnato dall’IGM

Un Istituto Grandi Marchi che dopo la recente missione in Svezia e Norvegia nel classico evento istituzionale annuale del gruppo, ha visto le diciotto aziende fare tappa a Milano. “James Suckling rappresenta da anni un punto di riferimento essenziale nella comunicazione di settore – ha spiegato Piero Mastroberardino, presidente di Istituto Grandi Marchi – al punto da essere collocato da una testata importante come Forbes nel gotha dei più influenti critici enologici al mondo. Il nostro premio vuole essere appunto un riconoscimento alla sua attività di divulgatore dei vini di qualità in generale e di quelli italiani e dei territori che questi vini esprimono in particolare. Un impegno, il suo, assolutamente in linea con la mission che IGM persegue sin dalla sua fondazione e che ha come base quella di promuovere il meglio della nostra produzione presso i mercati internazionali”.

I vini delle 18 aziende dell’IGM in degustazione durante la serata

Tanti gli spunti interessanti, come l’ingresso ufficiale della Tenuta San Leonardo nel sodalizio dell’Istituto Grandi Marchi, la cantina trentina entra a far parte di una compagine che l’anno prossimo festeggerà i venti anni di attività, caratterizzati da un filo conduttore. 18 grandi famiglie, accomunate dall’obiettivo di promuovere la cultura del vino di qualità italiano nel mondo, a Milano presenti anche i membri del Gruppo Giovani dell’Istituto Grandi Marchi che saranno attivi con proprie attività autonome e i protagonisti del futuro del vino italiano. Nel 2024 l’Istituto festeggerà vent’anni di vita, prima di chiudere il 2023 con altri importanti appuntamenti, co le missioni in Stati Uniti e Canada. “Cultura, passione ma certamente anche imprenditorialità ai più alti livelli – ha sottolineato Mastroberardino – come testimoniano i numeri che raccontano di un fatturato che, unendo le diverse realtà, nel 2022 ha superato i 600 milioni, che rappresenta il 4,3% dell’intero giro d’affari del vino tricolore,con un valore all’estero che si attesta intorno ai 350 milioni di euro e una presenza rilevante sui principali mercati internazionali”.

Ricciola cruda, prosciutto crudo dei Nebrodi, wafer di pomodoro confit
Ricciola cruda, prosciutto crudo dei Nebrodi, wafer di pomodoro confit

A Milano focus su 18 etichette in abbinamento alle portate dello chef Giuseppe Postorino con un servizio preciso e puntuale coordinato dal patron dell’Alchimia Alberto Tasinato. Si è partiti con una selezione finger food con aperitivo in mescita Carpenè Malvolti 1868 Rive di San Pietro di Barbozza, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut e Ca’ del Bosco Vintage Collection 2018 Franciacorta Docg Extra Brut. Antipasto con Ricciola cruda, prosciutto crudo dei Nebrodi, wafer di pomodorino confit e maionese alle arachidi, accompagnato da una batteria di tre vini bianchi, Jermann Capo Martino 2021 Venezia Giulia Igt, Umani Ronchi Historical 2018 Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore, Mastroberardino Stilema 2018 Greco di Tufo 2018 Docg Riserva. Il Risotto alla milanese con royale di ossobuco e gremolada di cedro ha visto in pairing quattro rossi con Tenuta San Guido Guidalberto 2021 Toscana Igt, Marchesi Antinori Badia a Passignano 2020 Chianti Classico Docg Gran Selezione, Tasca d’Almerita Tenuta Tascante Contrada Pianodario 2019 Etna Doc Rosso, Michele Chiarlo La Court 2019 Nizza Docg Riserva.

James Suckling con le nuove generazioni di produttori IGM

Doppio secondo con otto vini, Argiolas Turriga 2019 Isola dei Nuraghi Igt, Lungarotti Rubesco Vigna Monticchio 2018 Torgiano Rosso Docg Riserva, Rivera Puer Apuliae 2017 Castel del Monte Nero di Troia Docg Riserva, Col d’Orcia Poggio al Vento 2016 Brunello di Montalcino Docg Riserva in abbinamento a Scaramella di Scottona Scaligera, spuma di peperone affumicato e baby mais. La Polenta morbida, fonduta di Bitto e Bagoss e tartufo bianco è stata accompagnata da Pio Cesare Pio Barolo Docg 2012, Tenuta San Leonardo San Leonardo 2011 Vigneti delle Dolomiti Igt, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute Gallico 2020 Toscana Igt Petit Verdot. Masi Riserva di Costasera 2017 Amarone Classico della Valpolicella Docg Riserva. Gran finale con Sbarco Lunare insieme al Donnafugata Ben Ryé 2016 Passito di Pantelleria Doc.

www.istitutograndimarchi.it

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