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Podere Castellare, una Gin Experience coi fiocchi nelle rigogliose campagne del Chianti più segreto


Un locus amoenus all’insegna della natura, dei sapori nostrani e… del Gin. Podere Castellare di Patrizio Pandolfi è un eco-resort a soli 20 minuti da Firenze,  immerso tra uliveti, vigneti e boschi secolari. Un luogo unico in cui si fondono insieme tranquillità, benessere, innovazione e tradizione.

Struttura ricettiva da ben 12 camere, 2 suites e 2 appartamenti, nelle campagne di Pelago Podere Castellare racchiude tre esperienze autentiche in una: accoglienza, ristorazione, spirits. Tutto questo, in un’azienda agricola 100% biologica certificata nascosta all’interno della rigogliosa campagna del Chianti più segreto.

Nel pieno rispetto della natura, per restaurare questo antico casolare sono stati scrupolosamente seguiti i criteri della bio-architettura, con un uso attento dei materiali e delle energie, scegliendo attrezzature e servizi bio-compatibili: riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti, impianto elettrico delle camere dotato di disgiuntori per impedire i campi magnetici, pannelli solari per la produzione dell’acqua calda e pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica.

La scelta cromatica degli ambienti segue invece i dettami del feng-shui e tutti i materiali impiegati, sia per la parte edile che per gli arredi, sono stati selezionati per garantire il massimo del confort. Una ricerca a 360 gradi, insomma, che si è spinta fino alla scelta dei materassi in puro lattice naturale Thalalay e alla selezione di saponi di produzione artigianale. Gli arredi delle camere sono stati realizzati da una delle pochissime falegnamerie con certificazione biologica sul territorio nazionale, utilizzando quindi legni, colle e vernici di provenienza naturale e 100% bio. La cucina, sempre sulla stessa lunghezza d’onda, offre quotidianamente prodotti di stagione provenienti dall’orto o a km zero dalle fattorie della zona.

Come se non bastasse, ad arricchire ulteriormente la proposta di quest’oasi verdeggiante  troviamo la gin experience firmata Peter in Florence. Come tributo a Firenze, il gin ideato nel 2017 dal Master Distiller Stefano Cicalese mette al centro l’iris, icona della città, di cui vengono utilizzati non solo la radice ma anche i petali, cosa ben più rara. È un Gin classico, in osservanza alle regole del London Dry Gin, e al contempo innovativo, anche per l’uso delle 14 botaniche, tra cui la scorza di bergamotto fresca, quella di limone essiccata, le bacche di rosa, i fiori di lavanda e di rosmarino freschi, la radice di angelica, il coriandolo, le mandorle amare. Quasi tutte sono coltivate a Podere Castellare – l’elegante azienda ricettiva di 35 ettari, con il laboratorio aperto a visite guidate anche agli ospiti – le altre sono comunque bio e arrivano da piccoli produttori locali specializzati.

Un London Dry Gin dal cuore toscano, abbiamo detto, perché è proprio da questa regione che viene il migliore ginepro del mondo, così come la radice dell’iris utilizzata per legare l’acqua ai vari aromi. Quando l’appassionato di Gin Patrick Hoffer – imprenditore inglese che vive a Firenze – lo ha scoperto, ha deciso di aprire una distilleria che produce solo questo distillato, la prima specializzata in Italia e situata all’interno di un resort perfettamente operativo. Peter in Florence è sbocciato proprio così, andando a omaggiare col suo nome Mr. Peter Hoffer (padre di Patrick), anch’egli amante del distillato. E non è stata certa casuale la scelta, quale sede della distilleria, del Podere Castellare di Patrizio Pandolfi, da anni amico e socio in affari di Hoffer. Qui, in una struttura che mette insieme tradizione, elementi di design e sapori toscani, crescono le botaniche migliori per l’aromatizzazione del Peter in Florence e anche dell’ultimo nato Peter in the Navy (Navy Strenght Gin).

La zona dove Peter in Florence viene prodotto vanta d’altronde una lunga tradizione nella coltivazione delle botaniche e della produzione del Gin: si pensi che i primi a cimentarsi in questa specialità furono i monaci della vicina Abbazia di Vallombrosa (1036). Dal ‘400 fino alla soppressione napoleonica sempre i monaci coltivarono erbe mediche e botaniche, e a Vallombrosa ancora oggi utilizzano le stesse ricette e il processo di macerazione con le bacche di ginepro in infusione. Esattamente come Stefano Cicalese e il suo preparatissimo staff amano raccontare ai tanti spirits lovers (o semplici curiosi) che ogni settimana prenotano le svariate Gin Experiences a disposizione degli ospiti di Podere Castellare così come degli esterni: dalla semplice visita della distilleria al tour delle botaniche, passando per il pranzo con pairing, fino al soggiorno più completo. C’è n’è davvero per tutti i gusti! E per tutte le esigenze.

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