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Principe Bar, una drink list dal sapore storico per il centenario dell’Hotel Principe di Savoia

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Una lunga volata quella del Principe Bar dell’Hotel Principe di SavoiaDorchester Collection, per celebrare il centenario dell’iconico Hotel milanese. Una nuova drink list firmata dal Bar Manager Daniele Celli al passo con la storia, la carta è stata pensata “in due atti”, un viaggio nella storia dal 1927 agli anni ’70 del ‘900: ogni cocktail racconta eventi e personaggi che hanno segnato il secolo scorso, trasformando il drink in un’esperienza sensoriale e narrativa. La prima parte appena svelata, comprende dieci signature cocktail che uniscono mixology, aromi e storytelling. La seconda lista sarà rivelata gradualmente fino al 2027. “Il Principe compie cento anni e il nostro obiettivo è far rivivere la storia attraverso il bere. Ogni cocktail è un viaggio emozionale”- commenta Ezio Indiani, General Manager dell’Hotel.

Frida Kahlo

Daniele Celli se ne intende di storia, un interesse inizialmente più legato al racconto e all’epopea del passato dei drink, mentre invece alla storia quella con la S maiuscola legata ad avvenimenti e fatti, si è appassionato e ha avuto modo di studiarla per dare vita a questa drink list insieme a tutto il team. Si parte con Zedong (1927), in omaggio alla Cina rivoluzionaria, con Belvedere Vodka, kumquat, pepe di Sichuan e orzata. Sempre sullo stesso filone il Japanese Essence (1936), con Nikka From The Barrel Whisky, liquore di prugna ume, yuzu sake e riduzione di aceti, tributo all’Asia in trasformazione. Con Guernica (1937) abbiamo un omaggio all’arte cubista di Picasso e a un’opera famosissima, con Brandy, pan di Spagna, caramello, limone, albume e topping di Pedro Ximénez sherry.

Daniele Celli

Women’s Strength (1946), per celebrare il trionfo del suffragio femminile, con Altamura Vodka e Bellavista Rosé con lavanda, violetta e rosa, celebrando. Celia’s Soul (1950), con Abuelo 12y rum, passion fruit, guava, cacao e lime, un cocktail fruttato e solare come la voce di Celia Cruz. Frida Kahlo (1954), per un ritratto liquido dell’artista messicana, con Tequila Enemigo Blanco, coriandolo, liquore affumicato, acqua di pomodoro, peperone e lime. Cosmic Voyage (1958), per ricordare la nascita della NASA, con Few Bourbon, sarsaparilla, “blue cosmico” e soda brillante. Fiore d’Algeri (1962), l’evocazione dei profumi dell’Algeria indipendente, con Bobby’s Gin, Angostura, datteri e amaro Picon. Yasgur (1969), un omaggio a Woodstock con WhistlePig 10y whisky, liquore alla canapa, distillato di mela, sciroppo d’acero, menta, camomilla e bitters. Chiusura low alcol, con The Broken Moon (1969) un drink analcolico da guardare al cielo e sognare con JNPR non-alcoholic spirit, amarena, caffè e cioccolato bianco.

Fiore d’Algeri

Non mancano i grandi classici della mixology e la signature del Principe Bar, come El Milanes, ispirata al risotto alla milanese e servita in bicchiere a forma di chicco di riso. Con questa nuova proposta, il Principe Bar conferma la sua vision nel bere d’eccellenza a Milano unendo storia, arte e mixology in ogni cocktail. “Questa drink list dalle prime sensazioni sta piacendo molto- chiosa Daniele Celli- in linea generale abbiamo visto un aumento della scelta da parte dei nostri ospiti sulla nostra selezione, anche se la maggior parte delle preferenze cerca ancora i grandi classici, specialmente per la clientela internazionale, stiamo cercando di invertire pian piano la tendenza e avere una maggiore scelta sui nostri signature drink”.

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