Jannik Sinner entra nella leggenda con il suo successo a Wimbledon e scrive un’altra pagina importante della storia del tennis. Il successo del tennista altoatesino in finale su Carlos Alcarez, rappresenta uno dei momenti più alti dello sport italiano in generale, che arriva a circa un mese dalla delusione alla finale persa al Roland Garros di Parigi, dove Jannik aveva ceduto dopo essersi visto annullare tre match point dall’amico rivale spagnolo.
Per la prima volta un italiano trionfa sull’erba londinese in quello che rappresenta il Championships più importante del circuito, dove mai nessun italiano nelle 137 precedenti edizioni del torneo più antico del tennis aveva alzato il trofeo all’All England Club. Sinner con il successo a Wimbledon rimane saldamente il n.1 al mondo, giocando una partita in crescendo dopo aver perso il set iniziale, chiudendo l’incontro in tre set a uno avendo la meglio su Alcaraz in quattro set con il punteggio di 4-6 6-4 6-4 6-4 in poco più di tre ore, premiato direttamente dalla principessa Kate, madrina del torneo.
Un successo italiano a Wimbledon targato anche Lavazza, il caffè dell’azienda torinese che vede Sinner come testimonial per la sua strategia di branded content, ha festeggiato doppiamente a Londra, visto che da quindici anni è il caffè ufficiale del torneo di Wimbledon, oltre che del Roland Garros, Us Open, Atp Finals, Shanghai e Madrid. Un legame speciale quello con il mondo della racchetta per il caffè di Lavazza, come dichiarato dal presidente Giuseppe Lavazza. “La nostra profonda passione per il tennis è perfettamente esemplificata qui a Wimbledon. Questo segna il 15° anno in cui Lavazza è orgogliosa di essere partner del torneo, a testimonianza del legame che abbiamo stretto con questo evento iconico dal 2011”.
Una sponsorship quella di Lavazza e Sinner nata anni addietro, l’azienda torinese aveva puntato su Jannik in tempi non sospetti quando il tennista altoatesino aveva 17 anni ed era 140° del ranking Atp, come raccontato da Giuseppe Lavazza in una recente intervista al Sole 24 Ore. “Volevamo sponsorizzare un giocatore italiano, giovane, ci interessava dare questo segnale di attenzione e un nostro collaboratore molto esperto ci ha detto dovete puntare su Jannik. Gli altri possono diventare bravi però secondo me lui è fenomenale”.
