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E’ uno dei simboli della cittadina lombarda, il Ponte coperto di Pavia che sabato 23 ottobre si illuminerà con “Storie di Vino”, la prima edizione dell’evento che riunisce i vignaioli dell’Oltrepò Pavese per promuovere i vini del territorio e le tipicità locali. Una manifestazione tutta nuova che mette insieme più di 30 vignaioli dell’Oltrepò Pavese di una zona molto vocata alla produzione vitivinicola di qualità. Per un’intera giornata dalle 11:00 fino alle 22:00, ci saranno degustazioni, racconti, incontri, wine experience alla scoperta delle migliori tipicità enogastronomiche. Dal Pinot Nero Metodo Classico alla Bonarda frizzante dell’Oltrepò Pavese con 3 food corners dedicati che permetteranno di completare l’esperienza culinaria dei visitatori e un programma di masterclass e degustazioni tematiche ad ogni ora.

 

Il nostro territorio è importante, di una bellezza incredibile soprattutto per l’altissimo livello delle produzioni enologiche e gastronomiche che continuano a distinguersi nel panorama internazionale- il commento di Fabrizio Fracassi, Sindaco di Pavia – Storie di Vino è una delle prime manifestazioni importanti da quando Pavia è ripartita dopo la pandemia, un segnale importante soprattutto per la nostra città che merita di andare alla ribalta nazionale. E per fare questo c’è bisogno di lavorare insieme, ben vengano quindi questo tipo di iniziative”.

Una rassegna di vini DOC e DOCG che si inserisce all’interno del bando promosso da Regione Lombardia e Union Camere che si terrà lungo il Ponte coperto, uno dei simboli di Pavia che consente il collegamento tra la città e il suo caratteristico quartiere Borgo, che quest’anno accoglie varie manifestazioni in occasione dei 70 anni dalla sua ricostruzione. Ogni vignaiolo disporrà di un proprio spazio espositivo dove raccontare e far conoscere ai presenti le sue specialità. I visitatori potranno anche assistere alle degustazioni tematiche che si terranno ogni ora in uno spazio dedicato, a cura dei Sommelier ONAV – AIS – FISAR, per degustare i vini del territorio come il Bonarda dell’Oltrepò pavese, il Pinot Nero o il celebre Buttafuoco Storico, vino per eccellenza espressione di quella zona.

Tante le aziende espositrici che hanno deciso di aderire a questa iniziativa, organizzata da Mabedo e promossa dal Club del Buttafuoco Storico, dal Consorzio della Tutela Vini dell’Oltrepò pavese e dal Distretto dei Vini di Qualità dell’Oltrepò Pavese. Un’area geografica strategica, a forma di grappolo d’uva, posizionata tra la Provincia di Piacenza e la provincia di Alessandria che termina puntando all’Appenino Ligure-emiliano e che si trova esattamente a metà strada tra il Polo Nord e l’Equatore, sul 45esimo parallelo. I vitigni più coltivati in questa regione sono Croatina (4.000 ettari), Barbera (3.000), Pinot Nero (quasi 3.000), Riesling (1.500), Moscato (500): questi vitigni coprono l’84% dell’intera superficie viticola dell’Oltrepò. L’accesso alla manifestazione sarà possibile acquistando un Calice con tasca e carnet degustazioni da 10 Ticket al prezzo di 10 euro, scontato a 7 euro per soci Ais e Fisar.

INFO www.mabedo.it/

 

 

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