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Chi è senza peccato scagli la prima bolla. Non vogliamo essere blasfemi in vista del Natale e delle festività ormai alle porte, ma il nostro Alfabeto delle Bollicine non si giudica. Prendere o lasciare, bere e godere. In un periodo con l’ansia da stress alle stelle fra cene aziendali, regali, pranzi con i parenti e tanto altro ancora, le bollicine rimangono una delle vere ragioni per interpretare alla grandissima le feste. Se ne stapperanno tante come sempre, nonostante l’inflazione e il caro vita che morsica. Poco importa che sia italiano, con alcune delle principali denominazioni della spumantistica nostrana sugli scudi: dal Trento Doc, alla Franciacorta, dall’Alta Langa sino all’Oltrepò Pavese, senza dimenticare qualche interpretazione territoriale autoctona, dall’Alto Adige giù fino alle Marche, parlando di Trebbiano di Soave, Verdicchio e Ribolla Gialla. Tanto Champagne nel nostro Alfabeto ça va sans dire, una capatina tra il mare magnum del Prosecco Superiore, qualche incursione fra nuove e vecchie frontiere degli sparkling internazionali, tra il Collio Sloveno, l’Inghilterra, l’Austria e il Giappone con un sakè. Non ci facciamo mai mancare nulla, un piccolo elenco dove ci siamo divertiti a mettere in lista, in ordine rigorosamente alfabetico, una carrellata trasversale, come piace a noi di Beverfood.com. Senza prendersi troppo sul serio e senza troppe pretese, ma con una sola raccomandazione: bevetene tutti…. sempre responsabilmente.

 

A Aquila Reale

Apriamo la nostra carrellata con l’etichetta più blasonata e riconosciuta della cantina trentina Cesarini Sforza, l’Aquila Reale, un metodo classico che nasce dopo una lunga sosta sui lieviti, con un affinamento di oltre 100 mesi dal tiraggio. Chardonnay in purezza 100%, una bollicina in grado di regalare emozioni e una vera esperienza gustativa grazie alla sua struttura virtuosa e complessa, con una lunga permanenza sui lieviti che regalano una marcata eleganza senza perdere le caratteristiche di freschezza, tipica dei vini di montagna.

 

B Bollinger

Nel 2023 si sono festeggiati i trent’anni di collaborazione tra lo Champagne Bollinger e Meregalli, distributore ed importatore esclusivo per l’Italia. Un rapporto speciale che ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo e alla penetrazione delle bollicine di qualità nel nostro paese. Tante le etichette mitiche, ma una in particolare rimane impressa: la Grande Année di Bollinger, simbolo della Maison di Aÿ. Il millesimo 2014 è un assemblaggio di 19 cru,  Aÿ e Verzenay per il 61% di Pinot Noir e Chouilly e Oiry per il 39% di Chardonnay. La fermentazione avviene interamente in botti di rovere e il vino viene affinato, sigillato con un tappo di sughero naturale, per più del doppio del tempo richiesto dalla denominazione. Il dosaggio è moderato, 8 grammi per litro. Sfumature dorate, segno della maturità del vino e dei metodi di vinificazione di Bollinger. Un profumo fruttato e sottilmente iodato. Aromi di ciliegia e limone si mescolano alla mela cotogna e al bergamotto. Effervescenza fine e intensa, seguita da una bella vinosità e bilanciata da una delicata acidità. La struttura molto leggera e il finale salino gli conferiscono una grande lunghezza al palato, accompagnata da sapori complessi di frutti di bosco e agrumi.

 

C Castello di Cigognola

Uno dei nomi su cui si sta riscattando l’Oltrepò Pavese è indubbiamente Castello di Cignognola, che domina uno dei territori più vocati alla spumantistica nostrana. Tante le etichette di livello prodotte dalla cantina di proprietà della famiglia Moratti, andiamo sulla Cuvée dell’Angelo. Metodo classico di 72 mesi di affinamenti sui lieviti, uve 100% Pinot Nero provenienti dalle vigne che crescono sul lato nord-occidentale della collina di Cigognola, con un’esposizione ai raggi di sole serali, regalando rotondità grazie all’uva matura, bilanciata da freschezza ed eleganza con un perlage finissimo.

 

D Diebolt Vallois

La Maison Diebolt-Vallois si trova a Cramant, un villaggio della Côte des Blancs, il cui suolo calcareo rende lo rende perfetto alla coltivazione dello Chardonnay, il regno degli Champagne Blanc de Blancs, ottenuti da uve bianche Chardonnay in purezza. Come nel caso dell’etichetta più importante della casa, il Blanc de Blancs Fleur de Passion Extra Brut 2013. Una bollicina dal perlage finissimo ed elegante, colore giallo paglierino brillante, al naso sentori di aromi fruttati, con intense note minerali, in bocca freschezza e sapidità con una grande persistenza.

 

E Ettore Germano

Con la cantina Ettore Germano siamo di fronte a un produttore che dai rossi di Langa sta puntando sempre di più sulle bollicine dell’Alta Langa. Quattro etichette di metodo classico nella gamma, tra cui anche il Rosanna Metodo Classico Extra Brut Rosè, prodotto da varietà storica locale di uva, con età media dei vigneti di 15 anni raccolta manualmente in cassette, selezionando il solo mosto fiore. Il vino si presenta con un fine perlage, colore rosa tenue ma brillante, naso esplosivo di frutta, fiori rossi e bianchi, con leggera sfumatura di lievito. In bocca l’ingresso è pieno, dominato da una freschezza lunga e persistente e dall’austerità del leggero tannino. Il finale rivela però una dolcezza che rimane a lungo nel retro-aroma. Gli abbinamenti a tavola sono molteplici, un buon partner a tutto pasto.

 

F Francis Orban

Da un’idea creativa di Teo KayKay e Pellegrini arriva “Cyber Cuvée”, il 1° champagne al mondo che arriva dall’Intelligenza Artificiale per un’esperienza di gusto unica, prodotto da Francis Orban, vigneron classe ’80. La tradizione dello champagne incontra l’innovazione in questa cuvée in edizione limitata di sole 480 bottiglie. Vitigno 100% Meunier Noir proveniente da vigne di più di 50 anni, siamo nel territorio della Vallée de la Marne a Leuvrigny nel cru di Les Haut Beugnets, su suolo argilloso e calcareo. Invecchiamento 84 mesi sui lieviti in bottiglia, con un potenziale di invecchiamento di 10/15 anni, dosaggio 3 g/l. Naso con sentore di pasticceria, con note leggermente legnose, di vaniglia, e tostate si amalgamano con note fruttate che ricordano la pesca, la mela cotogna, l’ananas, l’arancia. In bocca è morbido e fresco, con un’effervescenza cremosa e diffusa, uno champagne sviluppa una materia fruttata e di buona struttura, sottolineata da una tesa acidità agrumata.

 

G Gimonnet Pierre & Fils

La cuvée Gastronome di Gimonnet Pierre & Fils, è forse uno dei primi casi di champagne creato storicamente per il settore della ristorazione nel 1947. Un concetto di champagne “Crémeux”, questa cuvée è realizzata in petite mousse, la sua schiuma è particolarmente fine per non disturbare né il palato né le papille gustative. Perfetto per l’aperitivo, ma anche a tutto pasto per sorprendere i vostri ospiti. Con 4 terroir della Côte des Blancs, l’etichetta esprime molto bene lo stile Pierre Gimonnet, fatto di freschezza, eleganza ed equilibrio.

 

H Haton

“La perfezione richiede che padroneggiamo ogni minimo dettaglio, questa è l’espressione di tutto ciò che rende eccezionale uno Champagne”. Il motto de La Maison Jean-Noël Haton, fondata nel 1928 e ancora oggi a conduzione familiare con vigneti di proprietà presso Damery. Oggi Jean-Noël Haton e suo figlio Sébastien continuano a produrre Champagne seguendo la tradizione e meticolosi metodi che rispettano il terreno controllando la resa delle vigne e cercando di ottenere la perfetta maturità delle uve, per ottenere una qualità eccellente. La Cuvée Reserve rappresenta il know-how della maison con un perfetto bilanciamento degli uvaggi, con 3 anni sui lieviti con un dosage di 8 g/l. Ideale per un aperitivo e come elegante accompagnamento per piatti raffinati, offrendo una grande persistenza. Nel catalogo di Onestigroup.

 

I Isera 907

Isera 907 è la cuvèe di Trento doc più importante della Cantina d’Isera, un assemblaggio 100% Chardonnay nei vigneti coltivati a pergola e a spalliera dai soci viticoltori sulle colline più alte del paese trentino, tra i 500 e i 600 metri di altezza. L’importante escursione termica tra il giorno e la notte, l’aria tersa e la luminosità in alta quota garantiscono l’accumulo nei grappoli degli aromi tipici dello Chardonnay e una naturale concentrazione dell’acidità e della sapidità necessaria per vincere la sfida con il tempo, con un affinamento in bottiglia di almeno 50 mesi. Un Trento doc ricco ed elegante, fresco e sapido ideale per accompagnare tutto il pasto. Si consiglia di gustare in abbinamento a piatti di crudo di pesce e crostacei.

 

J Jeeper Champagne

Il brand di Champagne Jeeper si chiama così in omaggio alla Jeep Willys che acquistò dall’esercito americano alla fine della Seconda Guerra Mondiale e che gli permetteva di viaggiare tra i vigneti in tutta tranquillità. La Cuvée Grand Cru Brut è l’etichetta più complessa della Maison Jeeper, grazie alla fermentazione in barrique che gli regala una marcia in più. Colore giallo brillante. Al naso, l’invecchiamento in botti di rovere, dona sottili note di nocciola tostata e lievito fresco. In bocca il sorso è intenso, fruttato e floreale, con note di scorza di limone e agrumi canditi. Una bella acidità che dà lunghezza in bocca con un’effervescenza è delicata. Nel catalogo di Mavolo.

 

K Kettmeir

Eleganti e raffinate, le bollicine del Metodo Classico Kettmeir sprigionano già al primo assaggio un’intensa aromaticità e una freschezza deliziosa. Il Pas dosè dal colore giallo paglierino brillante, con un perlage molto fine, intenso e persistente. Il bouquet abbraccia note di fiori gialli e di frutta a polpa gialla sia fresca che matura con note di banana e mango e con sfumate note di lievito. In bocca freschezza e dinamicità, con una carbonica finissima e avvolgente, integrata nella sensazione di energia e plasticità trasmessa dalla lunga sosta sui lieviti, con note floreali, frutta matura e croccante ed erbe aromatiche a esaltare in un lungo finale il carattere luminosamente alpino.

 

L Lantieri

La riserva Origines di Lantieri in Franciacorta a Paratico è una bollicina dal colore d’oro vestita, con un perlage finissimo e fitto. Il naso è estremamente pulito e sensuale, con uno spettro olfattivo di piccola pasticceria fusa su note di agrumi canditi, lime e ricordi di tiglio e ginestra in fiore completano il quadro. Bocca di gran classe, in perfetta sinergia freschezza e mineralità, le bollicine rendono affascinante la persistenza con una chiusura su ricordi di pompelmo e fiori d’arancia un vino pronto da bere ora ma che donerà il meglio con qualche anno in cantina. Accostamenti gastronomici, da provare con gambero rosso di Sicilia, burrata limone candito e profumo di basilico.

 

M Movia

Un must per tutti gli appassionati di bollicine l’etichetta Puro Rosé di Movia, un vino spumante rosato non sboccato, fresco e minerale. Vitigni Pinot Nero, Ribolla, Pinot Grigio coltivati nel Collio Sloveno, per un dégorgement fai da te con la bottiglia a testa in giù in una glasset con acqua e ghiaccio. Il vino perfetto per stupire e lasciare tutti a bocca aperta almeno per tre volte: la prima all’apertura, la seconda all’assaggio, la terza quando ne vorranno ancora. Pieno e tagliente in bocca si rivela affascinante, unendo originalità e stravaganza a leggiadria ed eleganza. La cantina slovena è stata uno dei precursori del progetto Triple A, Artigiani, Agricoltori e Artisti, che quest’anno ha compiuto i suoi primi vent’anni.

 

N Nicola Gatta

Qualche giorno fa sabato 16 dicembre da Nicola Gatta è andato in scena il Gatta’s prémiere vol. II. Una giornata dedicata alle anteprime, sotto i riflettori la nuova annata di Parcellare 151 “Cru Campiani Est” a Gussago in Franciacorta. Per il nostro Alfabeto invece la scelta va sul Blanc de Noirs. Il Pinot Nero rappresenta un punto di partenza e insieme un punto di arrivo di Nicola Gatta. La caratteristica espressiva del Pinot Nero nelle colline di Gussago è la grande mineralità. Il Blanc de Noir affina per circa 70 mesi sui lieviti e viene arricchito da un breve passaggio in legno. Dosaggio Zero, zero solfiti aggiunti.

 

O Orange Sparkling Wine

E se la nuova frontiera fossero gli orange sparkling? C’è qualcuno che su questo terreno si sta già cimentando con successo, ad esempio la cantina Marchesi nell’Oltrepò Pavese, con l’Orange Sparkling Wine Brut. Un Metodo Classico in versione Orange Wine che trova la sua espressione grazie ad una fermentazione sulle bucce ed un lungo affinamento in bottiglia sui lieviti di 36 mesi seguiti da altri 6 mesi dopo la sboccatura. Color orange, sentori delicati di frutta bianca come pera e ananas, e note floreali di ginestra e gelsomino. Al sorso è fresco, morbido e persistente. Un metodo Classico che si abbina bene con salumi e formaggi poco stagionati.

 

P Puiatti

Come il luccichio del riflesso del sole sull’increspatura delle onde del mare a giugno. Questa la descrizione emozionale della Ribolla Metodo Classico di Puiatti, tra i produttori friulani storici a Romans d’Isonzo. Una realtà che ha sempre saputo rinnovare e valorizzazione delle uve del territorio, la Ribolla Gialla su tutte, con tanto di versione spumantizzata che segue il raffinato Metodo Classico, con affinamento sui propri lieviti per almeno 16 mesi. Una bollicina carnosa, dotata di equilibrio e spessore. Colore giallo paglierino brillante, con luminosi riflessi verdolini, perlage molto fine e lungamente persistente. Olfatto di pesca gialla e albicocca, con sferzate minerali che ricordano il gesso, granito e cipria. Assaggio fresco, decisamente secco, raffinata eleganza e una lunga persistenza sapida. Perfetto con dei frutti di mare.

 

Q Quinte Essence

Con lo Champagne Extra Brut “Quinte-Essence” siamo di fronte a un millesimato di notevole complessità ed eleganza, che evidenzia le capacità del vigneron Franck Pascal. Una bolla che nasce dall’unione di 67% di Pinot meunier, uvaggio che ha trovato il suo habitat ideale nella Valle de la Marne dove ha sede l’azienda, al 33% di chardonnay, vigne di oltre 40 anni coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. Prodotto con una maturazione sui lieviti di ben 8 anni, che regala ampiezza olfattiva e strutturale. Sorso denso e cremoso, con le sensazioni che evidenziano un magistrale equilibrismo. Un vino dinamico, elegante e preciso.

 

R Ruggeri

Il Ruggeri Prosecco Superiore Docg Giall’oro è in questo momento è la bollicina migliore della categoria Prosecco per diffusione secondo Enosercher. Colore giallo paglierino, arricchito da riflessi verdolini. Profumo con note di mela matura e fiori di acacia, per un’esperienza olfattiva raffinata. Al palato, si distingue per la sua morbidezza e la piacevole fruttuosità, con una freschezza vivace e una leggerezza invitante. Un vino che promette un gusto delizioso e un’esperienza unica per gli amanti del Prosecco di qualità.

 

S Suavia

Un’opera realizzata e proposta in maniera semplice. Niente fronzoli, solo territorialità senza filtri, un metodo classico da uve di Trebbiano di Soave prodotto solo nelle annate migliori con i grappoli più belli. Una bollicina sperimentale ed inconsueta che rappresenta un ulteriore passo in avanti del progetto Suavia di recupero di quest’antica varietà. Giallo paglierino brillante dal perlage sottile e continuo, al naso sentori sulfurei e di frutta secca tostata accompagnano fresche note agrumate e minerali, in bocca finisce in un intenso allungo sapido.

 

T Taittinger

Lo Champagne Taittinger si è rifatto il look, con un restyling per l’etichetta con una scelta un’estetica pulita ed elegante. I colori utilizzati sono il simbolo della maison, nero, bianco ma anche l’oro che emerge in modo ancora più evidente. Puntiamo sull’etichetta Folies de la Marquetterie, primo champagne di una sola tenuta nella storia del marchio, assemblaggio composto per il 45% da Chardonnay e per il 55% da Pinot Nero provenienti esclusivamente dalle uve del vigneto delle Folies, a strapiombo sul Castello della Marquetterie, culla dello champagne della famiglia Taittinger. Nelle parcelle selezionate, viene effettuata una vendemmia in verde per ottenere una ricchezza di zucchero e una maturità ottimali. Al termine della raccolta, viene tenuto solo il succo della cuvée, la prima spremitura vinificata in piccoli volumi, mentre alcuni lotti in grandi botti di quercia. Una lenta maturazione di 5 anni in bottiglia completa l’armonizzazione di questo vino. In Italia Ghilardi Selezioni ha preso in mano la distribuzione per riposizionare il brand nella fascia alta del mercato.

 

U Umani Ronchi

Una delle cantine di riferimento tra Marche e Abruzzo Umani Ronchi, maestri del Verdicchio che ormai da qualche anno spumantizzano con successo. Il debutto dell’etichetta La Hoz risale al 2008. Blend di Verdicchio per l’80% della cuvée e  Chardonnay 20%. La sosta sur lies è di circa 50 mesi, poi 6-8 di riposo in cantina dopo la sboccatura. Il residuo zuccherino, di 1,7 g/l, contribuisce a disegnare uno spumante deciso, elegante, da tutto pasto. Un Metodo Classico dal carattere netto, profondo, di spessore e lunga persistenza. Caratteristiche che hanno ispirato l’origine del nome, dedicato a Giuseppe La Hoz, valoroso generale ai tempi della Repubblica Cisalpin, capo militare di un’insurrezione che si diffuse in tutto il territorio marchigiano contro i francesi, venne ucciso a tradimento poco più che trentenne tra Osimo e Ancona.

 

V Veuve Clicquot

​La storia di Veuve Clicquot è fatta di creatività e audacia, da oltre 250 anni sulla cresta dell’onda grazie alla figura mitica come Madame Clicquot Ponsardin. Rimasta vedova a soli 27 anni, fu una delle prime donne imprenditrici, quando prese la direzione dell’azienda fondata dal suocero nel 1772 con passione e determinazione. La sua creatività e la sua ricerca di innovazione portarono a diversi primati nella Champagne, tra cui il primo champagne rosé per assemblaggio conosciuto.  Lo Chef de cave e il suo team selezionano vini rossi e fermi di alta qualità provenienti dai vigneti più pregiati della Champagne, per ottenere gli aromi e le caratteristiche che riflettono pienamente lo stile della Maison con un assemblaggio di uve provenienti da ben 50-60 diversi cru. Veuve Clicquot Rosé è composto da una percentuale di vini di riserva che può arrivare fino al 45%. Il corpo della cuvée rivela note di frutti rossi, un carattere forte e un irresistibile tocco di golosità. Invecchiato per 3 anni nelle crayères di Veuve Clicquot, questo Champagne acquisisce grande setosità.

 

W Westwell

Westwell si trova appena sotto la Pilgrims Way sui North Downs nel Kent in Inghilterra, dove con il cambiamento climatico si stanno dando alla produzione di sparkling. Il Pelegrin è uno spumante che omaggia la storia di quei pellegrini che per secoli percorsero la Via del Pellegrino sopra il vigneto della tenuta nel loro ultimo tratto verso Canterbury. Un metodo classico ottenuto da Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay con vini di riserva di annate precedenti per dare ulteriore complessità e uno stile extra dry. Sosta in bottiglia per 36 mesi per regalare profondità e aromi biscottati.

 

X Xavier Leconte

La cuvée l’Heritage di Xavier, si tramanda di generazione in generazione. Uvaggio 70% Pinot Nero, 30% Meunier, Terroir di Troissy e Dormans dall’appezzamento “Le Clos de Poiloux”. La vinificazione avviene in tini di acciaio inox e botti di rovere Vendemmia, 60% della vendemmia 2014 e 40% dei vini di riserva, affinamento sui lieviti minimo 4 anni. Dosaggio: 7 g/l, naso complesso con un’associazione di frutta matura tra albicocca e pesca, frutta secca con noci, burro e spezie. Ampio attacco in bocca, con sentori di noci, pesca matura e sapore di acacia. Una cuvée complessa è l’accompagnamento perfetto a tutto pasto.

 

Y Yamanokasumi Shichiken Sparkling

La brewery Yamanashi Meijo si trova ai piedi delle Alpi giapponesi, nel nord della prefettura di Yamanashi, sull’isola di Honshu. Yamanokasumi Shichiken Sparkling è un prodotto utilizzando un processo di doppia fermentazione chiamato “binaï niji hakko”. A fine fermentazione la filtrazione è volutamente incompleta, in modo da innescare una seconda fermentazione in bottiglia. Un sakè affascinante per metodo e profilo aromatico unico. Vivace, fresco, fruttato e complesso. Un impatto forte, con umami e sapori profondi e potenti. Da gustare fresco, come aperitivo o con del cirashi.

 

Z Zahel

Il viaggio di Elemento Indigeno, progetto enoico di Compagnia dei Caraibi, ci porta in Austria alla scoperta di Zahel, azienda oggi è guidata da Alex Zahel, rappresentante della quarta generazione di famiglia dedita alla viticoltura e alla produzione di vino. Siamo a Vienna, una delle pochissime città al mondo a identificarsi strettamente con la sua stessa regione vitivinicola. Approccio agricolo biodinamico e vinificazioni con fermentazioni spontanee e lunghe macerazioni a contatto con le bucce, il tutto condito da una genuina filosofia artigianale. Da assaggiare una bolla pet nat, le uve provengono dal singolo vigneto Ried Kadolzberg e dopo la pigiatura svolgono una macerazione rapida e affinamento in botti di rovere francese. Dopo l’imbottigliamento il vino rimane per 6 mesi sui propri lieviti residui.

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