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Il classico Barley Wine inglese, nella versione limitata maturata in botti di Cognac, è stato tra i protagonisti di un laboratorio sul tema degli abbinamenti tra questo stile birrario e i formaggi erborinati. È accaduto lo scorso sabato a Bra (CN), nell’ambito dell’edizione 2017 di Cheese.

 

Interbrau_La Thomas Hardy’s Ale

 

“Dio li fa e poi li accoppia” è il titolo scelto da Luca Giaccone e Andrea Camaschella per il laboratorio dedicato agli abbinamenti tra Barley Wine e formaggi erborinati. Sabato 16 settembre, nella suggestiva cornice dell’Istituto Alberghiero di Bra, i due esperti scrittori e degustatori, curatori – tra l’altro – della Guida alle Birre di Slow Food, hanno messo a confronto cinque Barley Wine con altrettante produzioni casearie di altissimo livello.

L’evento si è svolto nell’ambito di Cheese 2017, rassegna che da ben vent’anni promuove le eccellenze internazionali, capace di attirare nella cittadina di Bra centinaia di migliaia di visitatori.

 

 

La Thomas Hardy The Historical Ale è stata scelta come punto di riferimento in quanto da molti considerata il Barley Wine per antonomasia; l’abbinamento selezionato dai relatori è stato quello con lo Stichelton, “blue cheese” inglese prodotto esclusivamente da Joe Schneider nel Nottinghamshire, con latte vaccino non pastorizzato. La combinazione tra le note maltate, legnose e delicatamente agrodolci della birra e il sapore deciso, a tratti vinoso, del formaggio, ha confermato la teoria secondo la quale “il tutto è più della somma delle parti”: l’unione dei due sapori ha dato vita ad una degustazione appagante, con un palato in evoluzione e con una piacevole persistenza aromatica. Senza dubbio uno degli abbinamenti più azzeccati.

Davvero una piacevole esperienza per i partecipanti al laboratorio, anche considerato che quelle servite durante l’evento erano alcune tra le ultime bottiglie disponibili di Thomas Hardy The Historical Ale Vintage 2016.

Il futuro ormai alle porte si chiama Vintage 2017 ed è tutto da scoprire: lo scorso febbraio una piccola quantità di Thomas Hardy’s Ale è stata messa a riposare in botti di legno provenienti da oltreoceano. Botti con caratteristiche molto diverse rispetto a quelle di Cognac francese utilizzate lo scorso anno. Per ora sappiamo che si tratta di barili da 250 litri cadauno, provenienti dagli Stati Uniti. Tra poche settimane l’imbottigliamento, poi ne potremo finalmente sapere di più.

Una bella notizia che apre la scena anche a nuovi possibili abbinamenti.

 

+INFO:

www.thomashardysale.com
www.facebook.com/thomashardyale

 

 

 

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