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Il 22 novembre del 1968 i Beatles pubblicavano uno dei più grandi capolavori della loro carriera, il disco omonimo, anche noto come “The White Album”. 55 anni dopo, la cifra caratterizzante del “Doppio Bianco” resta la sua poliedricità. Dei suoi 30 brani, ciò che a lungo è stata considerata frammentarietà stilistica viene salutata oggi, in occasione dell’anniversario, come prodigiosa ecletticità.

Le canzoni del disco spaziano infatti liberamente fra hard rock e vaudeville, blues e country&western, ska e ballads, folk, psichedelia e sperimentazione elettronica, pop leggero e confessioni private. Insomma, nelle sue quattro facciate di vinile il White Album ha segnato un momento di svolta nel mondo della popular music. Come risultato, la peculiarità del disco è proprio la capacità di essere “sentito” e gustato secondo sfaccettature sempre diverse. Melodie innocue e spensierate accanto a inni incendiari, ballate serene accanto a sperimentazioni estreme, momenti di altissima poesia accanto a mordaci provocazioni. Il bianco della copertina non è un caso: ricorda l’”Opera al Bianco”, l’Albedo, la fase alchemica di distillazione e purificazione dopo la Nigredo, appunto, il caos originario da cui ha avuto origine la creazione artistica del celeberrimo quartetto.

Per festeggiare il 55° compleanno del vinile, dunque, gli esperti di Anthology by Mavolo (mavolo.it), imitando i valori cari agli alchimisti, hanno preparato un “Doppio Bianco alternativo”, celebrando la tracklist originaria con l’interpretazione di un’artista d’eccezione. Lo Spirits Specialist Alberto Birollo ha infatti realizzato una “cover-drinklist” per mettere d’accordo i palati di tutti, appassionati e non. “L’abbiamo battezzata The Fab Four, ovviamente, in onore di Paul, John, Ringo e George. Proprio come i Beatles hanno conquistato tutto e tutti partendo dalla loro Liverpool, anche questa drinklist, rigorosamente total white come la copertina dell’album, finirà per conquistare gli amanti della Mixology, in un caleidoscopio di esperienze di gusto, che ripercorre proprio quella tensione creativa che ha caratterizzato le sessioni d’incisione dei protagonisti”, commenta Alberto Birollo, drinksetter di Anthology by Mavolo (mavolo.it).

 

 

Quest’anno, la pubblicazione di Now and Then – che raccoglie il primo singolo dei The Beatles rimasterizzato, Love me Do, e l’ultimo che verrà mai registrato, Now and Then, appunto, brano completato trent’anni dopo che i membri superstiti dei Beatles hanno ricevuto da Yoko Ono un nastro con le ultime demo registrate da John Lennon prima della sua tragica scomparsa – oggi primo nella classifica UK, racchiude sì l’inizio, ma non la fine. Grazie all’anniversario del White Album è infatti possibile continuare a riscoprire i grandi successi dei Favolosi Quattro e di un disco che ha fatto la storia del rock mondiale.

Ecco dunque la drinklist “The Fab Four” e i consigli del professionista per preparare i 4 cocktail. Immedesimarsi in una delle star britanniche non è mai stato così facile: il White Album è una tela e ciascun Mixologist il suo artista.

J. Lemon – John Lennon

 

Una rivisitazione del “Penicillin”, che si ottiene mescolando con cura e precisione tutti gli ingredienti. Per alzare il livello di freschezza e vivacità aggiungere Ginger Beer Le Tribute. Coronare il tutto con una leggera spruzzata di zafferano, che aggiungerà un aroma avvolgente e abbellirà il cocktail.

Long Long Lime – George Harrison

Meglio noto come “Tommy’s Mezcal Margarita”: agitare gli ingredienti nel mixing glass già carico di ghiaccio. Miscelare con energia e versare nella coppetta da cocktail. Per un tocco di stile, guarnire con due fette di lime a piacimento.

McCharmly – Paul McCartney

Una reinterpretazione “Stinger”, versione Paul McCartney, che si prepara unendo tutti gli ingredienti nello shaker, aggiungendo con cura il ghiaccio. Filtrare poi il risultato in un tumbler basso. Per un tocco di freschezza visiva e aromatica, adagiare con eleganza una sottile fetta di limone e alcune foglie di menta sulla superficie del cocktail.

Ringo Bingo – Ringo Starr

Una rilettura del “Ramos Gin Fizz”, da ottenere mescolando energicamente tutti gli ingredienti, esclusa la panna, fino a ottenere una schiuma soffice. Successivamente, incorporare la panna e il ghiaccio, continuando a mescolare con vigore. Filtrare il composto in un bicchiere da fizz (senza ghiaccio) e completare il riempimento con la soda fresca. Lasciare riposare brevemente e aggiungere gradualmente altra soda per creare un’incantevole nuvola di schiuma che si spande delicatamente lungo il bordo del bicchiere. Infine decorare con una sottile spolverata di polvere di lampone.

+Info: www.mavolo.it

Scheda e news:
Mavolo Srl

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