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L’imprenditore Rino Mini, per tanti anni patron di Galvanina (storico gruppo riminese che produce acqua minerale e bevande), è pronto a riaprire i rubinetti della fonte Tinnea. Dopo il fallimento dell’azienda, più volte il sito Tinnea è andato all’asta. Mini ha piazzato l’offerta vincente assicurandosi la fonte, lo stabilimento e anche un terreno adiacente per poco meno di un milione di euro.

 

 

In una intervista al Resto del Carlino Mini ha dichiarato: “Stiamo lavorando per riprendere l’attività a partire da gennaio. È un progetto ambizioso, anche per le caratteristiche che avranno lo stabilimento, dopo gli interventi di riqualificazione, e la produzione. Prevediamo un investimento molto importante di almeno 25 milioni di euro nei primi dodici mesi di attività, ma arriveremo a 35 milioni nei tre anni successivi“.

 

 

Mini ha proseguito: “Il nostro piano prevede anche la produzione di bevande biologiche e di succhi di frutta, sempre bio. Ci rivolgeremo non soltanto al mercato italiano: i nostri prodotti saranno esportati in tutto il mondo, a partire dagli Stati Uniti. L’acqua della fonte Tinnea è di grande qualità: siamo nei monti Sibillini, in un contesto ambientale meraviglioso. E infatti la chiameremo acqua Sibilla. Il sito va sistemato e riqualificato, ma ha un potenziale enorme. Abbiamo grandi progetti: diventerà uno stabilimento modello e decisamente green con pannelli fotovoltaici, tecnologie all’avanguardia per l’ecosostenibilità e il risparmio energetico, uso della fitoterapia. E ai dipendenti che vivono vicino vorremmo dare in uso auto elettriche, per non inquinare“.

 

Fonte: www.ilrestodelcarlino.it

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