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Addio a Sean Connery, il legame con James Bond 007 e lo Champagne


Lutto nel mondo del cinema con l’addio di Sean Connery, il leggendario attore scozzese che ha interpretato molti personaggi nella sua lunga carriera ma è ricordato soprattutto come il più celebre volto cinematografico di James Bond nella saga 007. Connery è morto all’età di 90 anni a Nassau nella sua villa alle Bahamas come riporta la notizia diffusa dalla Bbc. Un mito creato grazie al personaggio di James Bond, un intimo legame con il mondo dello Champagne e in generale del buon bere. Sean Connery è stato il vero 007, il volto autentico scelto dai produttori Albert Broccoli e Harry Saltzman con cui identificare il personaggio immaginario di Ian Fleming che lo aveva inventato nel 1953 e gli aveva già dedicato una decina di libri.

Sulla scena l’agente 007 nei suoi viaggi non si faceva mai mancare lo Champagne, una saga iniziata da Sean Connery e proseguita anche con i suoi successori. Un agente speciale al servizio di sua maestà britannica impegnato anche a selezionare grandi millesimi e temperatura di servizio. I primi Champagne di Bond furono Dom Pérignon e Taittinger, solo più tardi apparve sul set Bollinger che assumerà il ruolo di protagonista in molti film a partire dal 1973 nel film “Vivi e lascia morire”, dove  l’agente 007 era interpretato da Roger Moore e non da Sean Connery.

Fu proprio però grazie al lancio dell’attore scozzese e all’intuizione di utilizzare una pellicola come strumento di promozione che Bollinger riuscì a costruire una linea dedicata allo Champagne 007, sfruttando un vero e proprio fenomeno fra status e glamour. Una partnership cresciuta nel tempo, dal 1979 con l’uscita di Moonraker Champagne Bollinger diventa la bollicina ufficiale. Una figura attenta all’anima etilica quella di James Bond, un bonvivant che apprezzava il sapore alcolico, dai vini rossi di Bordeaux, all’American Bourbon, allo Scotch Whisky e poi i cocktails a base alcolica, passando dalla Vodka sino al celebre Martini agitato, non mescolato.

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