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Conoscere il vino attraverso le persone, il territorio e la storia che vi stanno dietro, per apprezzarlo e costruire una cultura non solo del vino ma anche dell’olio, meritevole anch’esso di una particolare attenzione da parte del consumatore. E’ il concetto principale emerso questa mattina dal convegno tenutosi a Lucca in occasione della terza “Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio”, momento di divulgazione promosso da AIS Nazionale e insignito fin dalla prima edizione della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a sottolineare l’importanza del tema e la sensibilità della massima carica dello Stato per il mondo del vino di qualità e della sua cultura. La manifestazione, che ha coinvolto in contemporanea tutte le sezioni regionali AIS d’Italia, è stata organizzata da AIS Nazionale insieme ad AIS Toscana nella delegazione di Lucca, nella Sala Assemblea di Palazzo Bernardini, sede dell’Associazione Industriali.

il Presidente Nazionale di AIS Antonello Maietta, che ha affermato “Siamo alla terza edizione di questa manifestazione, che quest’anno ha voluto rinnovarsi rispetto ai precedenti creando una appendice anche sull’olio extravergine di oliva, perchè riteniamo anche questo sia meritevole di attenzione particolare da parte del consumatore e di chi vuol divulgare la conoscenza. Un appuntamento atteso, che si svolge in contemporanea in tutte le aree geografiche in cui AIS è presente e che ci da possibilità di divulgare un messaggio. Una occasione per fare festa a vino e olio dunque, ma soprattutto un momento di riflessione per addetti ai lavori e comunicatori del vino su quanto di buono è stato fatto e quanto ancora si potrebbe fare per arricchire la conoscenza del consumatore. L’Italia è il primo paese produttore di vino al mondo, ma spesso viene ignorato nel dettaglio quanto si ha sotto mano e queste giornate nascono proprio con l’obiettivo di valorizzare questo elemento importante della nostra economia”. Parole di elogio da parte del Presidente Maietta sono state rivolte anche al “visual” della campagna istituzionale della giornata 2013, sottolineando la centralità del concept e dell’headline con gli obiettivi: un vigneto con lunghi filari che in lontananza sovrastano una collina e che man mano che si avvicinano sfumano trasformandosi in veri e propri filari di parole che recitano “dal 1965 coltiviamo la cultura del vino”

 Il Presidente del Consorzio Vini DOC Montecarlo Gino Carmignani ha raccontato come proprio da Lucca venissero coloro che all’inizio degli anni Sessanta hanno per primi contribuito alla diffusione della cultura del vino, insegnando a bere in un certo modo ai tanti frequentatori dei locali simbolo della Versilia, mentre il Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha spiegato quanto la città di Lucca sia legata alla cultura del vino e dell’olio, richiamando cenni storici che riferiscono di oltre mille anni di interazione in questa terra tra uomo e ambiente. Dell’importanza della comunicazione nella diffusione di una cultura del vino e della necessità di investire nella valorizzazione delle eccellenze del territorio e nelle “Strade del Vino naturali” che caratterizzano l’entroterra lucchese si è parlato insieme al giornalista e caposervizio della redazione lucchese del quotidiano La Nazione Remo Santini mentre Giampaolo Andrich, Presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Pisa si è soffermato sulla necessità di creare come per il vino anche una cultura dell’olio in virtù delle diversità organolettiche che caratterizzano oli di varietà differenti, ma anche perchè il consumatore spesso viene disorientato da prezzi molto diversi per lo stesso prodotto, non tenendo conto come succede per il vino che la qualità fa la differenza.

 +info: Ufficio Stampa AIS Toscana: – www.aistoscana.it

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