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Il Cda del gruppo Parmalat ha approvato il bilancio 2017 che si chiude con un Fatturato netto di 6.695 Mn/€, un margine operativo lordo di 454 Mn/€ ed un utile dell’esercizio di 104 Mn/€. Disponibilità Finanziarie Nette pari a 255 Mn/€.

 

 

Il contesto macroeconomico nel corso del 2017 è stato caratterizzato dal consolidamento della crescita globale, sostenuta da politiche monetarie e fiscali espansive. Sul fronte valutario, pur in un contesto di volatilità, l’effetto cambio sul risultato del Gruppo è stato sostanzialmente neutro. Per quanto riguarda il costo della materia prima latte nel corso del 2017 si è assistito a un incremento, rispetto all’anno precedente, con andamenti differenziati nei due semestri dell’anno.

 

 

Il Gruppo Parmalat registra un fatturato netto pari a 6.695,5 milioni di euro, in aumento di 206,1 milioni di euro (+3,2%) rispetto ai 6.489,4 milioni di euro del 2016. A tassi di cambio costanti e perimetro omogeneo ed escludendo le controllate venezuelane, il fatturato netto risulta in linea con l’anno precedente, con una variazione negativa dell’America Latina, in particolare Brasile, per la flessione dei volumi di vendita.

Il margine operativo lordo si attesta a 453,6 milioni di euro, in diminuzione di 4,9 milioni di euro (-1,1%) rispetto ai 458,5 milioni di euro del 2016. A tassi di cambio e perimetro costanti ed escludendo le controllate venezuelane, il margine operativo lordo registra una diminuzione di 21 milioni di euro (-4,5%), soprattutto per le performance negative nelle aree Nord America (Canada) e America Latina. La riduzione della redditività è dovuta principalmente ad un peggioramento del mix di vendita, con un calo dei volumi dei prodotti branded a più alta redditività.

L’utile dell’esercizio è pari a 103,6 milioni di euro, in aumento di 24,2 milioni di euro rispetto ai 79,4 milioni di euro del 2016. A perimetro costante ed escludendo le controllate venezuelane, l’utile dell’esercizio risulta in aumento di 22,4 milioni di euro. Tale incremento è principalmente riconducibile alle minori svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali registrate nel 2017 per effetto dell’impairment test e a minori imposte sul reddito, che hanno più che compensato il peggioramento della gestione industriale e i minori proventi netti da transazioni. 

 

FATTURATI PER AREE GEOGRAFICHE:

 

EUROPA: Nel 2017 il fatturato netto dell’area Europa si attesta a 1.145,3 milioni di euro (in gran parte di competenza del MERCATO ITALIA)  ed il margine operativo lordo è pari a 105,7 milioni di euro. In Italia il mercato dairy registra un calo dei consumi rispetto all’anno precedente, determinato soprattutto dall’andamento negativo del latte e della panna UHT. Nonostante le difficili condizioni di mercato, Parmalat si conferma leader di categoria nel latte, sia nel segmento pastorizzato che in quello UHT, grazie al contributo del brand Zymil.

Nella panna UHT la controllata rafforza la prima posizione competitiva, aumentando la propria quota di mercato, con il marchio Chef supportato anche da investimenti in comunicazione. Da segnalare che nel corso del secondo semestre dell’anno è stato acquisito il ramo d’azienda di Silac S.r.l., società attiva nel mercato del latte pastorizzato in Puglia. La categoria delle Bevande a Base Frutta (Santal) ha registrato un trend positivo, con un discreto aumento dei volumi di mercato, grazie anche ad una buona stagionalità che ha incentivato il consumo di bevande fresche. In tale contesto Parmalat mantiene invariata la posizione di mercato. Il giro d’affari delle bevande sui mercati europei è intorno ai 138 mio/€

 

 

NORD AMERICA: Nel 2017 il fatturato netto ammonta a 2.594,7 milioni di euro e il margine operativo lordo è pari a 227,4 milioni di euro. Negli Stati Uniti d’America, dove il Gruppo ha rafforzato la propria presenza grazie all’acquisizione di Karoun, società specializzata in prodotti etnici lattiero-caseari, Parmalat ha registrato una performance positiva con volumi di vendita in aumento rispetto al 2016. In un anno caratterizzato da un progressivo incremento dei consumi nel mercato dei formaggi, Parmalat conferma la leadership nei segmenti formaggi a crosta bianca, mozzarella da cucina e ricotta e mantiene inalterate le proprie posizioni competitive negli altri segmenti in cui è presente

 

 

AMERICA LATINA: include le controllate attive in Brasile, Messico, Venezuela, Colombia, Ecuador, Paraguay, Cile e altre minori. Nel corso del 2017 il Gruppo ha rafforzato la propria presenza nell’area attraverso l’acquisizione in Cile del gruppo La Vaquita, realtà produttiva operante nel mercato dei formaggi. Nell’esercizio, escludendo l’iperinflazione del Venezuela, il fatturato netto dell’area è pari a 1.346,5 milioni di euro e il margine operativo lordo si attesta a 42,5 milioni di euro. In Brasile la controllata, interessata da un processo di riorganizzazione nei processi produttivi e di ottimizzazione dell’offerta di prodotti, registra risultati negativi rispetto all’anno precedente, in particolare nel secondo semestre, principalmente per effetto della diminuzione dei volumi e di un effetto mix negativo. Parmalat si conferma leader della categoria latte UHT e secondo player nel comparto dei formaggi.

 

AFRICA: il fatturato netto si attesta a 438,5 milioni di euro e il margine operativo lordo ammonta a 33,9 milioni di euro nel 2017. A cambi costanti, il fatturato netto aumenta del 2,7%, mentre il margine operativo lordo diminuisce del 5% principalmente a causa della performance negativa in Zambia. In Sud Africa Parmalat mantiene la leadership nel segmento del latte aromatizzato e conferma la propria posizione competitiva nel latte bianco. Nella categoria formaggi, che registra una forte crescita rispetto all’anno precedente, la controllata si conferma primo player, mentre nel comparto yogurt Parmalat mantiene la seconda posizione competitiva.

 

OCEANIA: Nel 2017 il fatturato netto è pari a 1.096 milioni di euro e il margine operativo lordo si attesta a 62 milioni di euro. A cambi e perimetro omogenei, il fatturato netto risulta in crescita del 2% e la redditività è in recupero (+10,6%) rispetto all’anno precedente, grazie al processo di riorganizzazione delle attività produttive, alle iniziative commerciali intese alla valorizzazione dei prodotti branded, oltre che ad un positivo trend di mercato. Parmalat si conferma leader di categoria nel latte pastorizzato e mantiene la seconda posizione competitiva nei segmenti latte aromatizzato e latte UHT. Nel comparto dessert la controllata rimane primo player di categoria, grazie soprattutto alle performance del marchio Pauls.

 

 

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 2018

Nel mercato dairy, nel secondo semestre del 2017, si è avuta una eccedenza di materia prima, in particolare in alcune aree dove il Gruppo opera, come Europa, Nord America e Oceania. In questo contesto il trend del costo della materia prima latte nel 2018, almeno per il primo semestre, appare in continuità con i livelli dell’ultimo trimestre 2017, ovvero in ulteriore flessione. In tale scenario le priorità per il Gruppo nel corso dell’anno saranno il recupero di volumi con una spinta ad una più incisiva presenza sui mercati di riferimento, la realizzazione di piani di recupero di efficienza su alcune specifiche criticità quali Canada e Zambia e l’implementazione dei piani organizzativi previsti in alcune controllate, quali l’America Latina.

Considerando le difficoltà incontrate nel corso del 2017 e le indicazioni sopra riportate, per

l’esercizio 2018, a tassi di cambio e perimetro costanti ed escludendo la consociata Venezuela, Parmalat stima una crescita, rispetto all’anno precedente, del fatturato netto dell’1,5% circa e del margine operativo lordo compreso in una forbice tra il 3% e il 5% circa.

 

PROFILO PARMALAT

Parmalat S.p.A., che è quotata alla Borsa di Milano, è controllata dal gruppo francese Lactalis dal 15 luglio 2011,  che in Italia controlla anche il business Galbani.  Il Gruppo Parmalat è tra i leader mondiali nella produzione e distribuzione di alimenti insostituibili per il benessere quotidiano quali: il latte, i suoi derivati (yogurt, condimenti a base di panna, dessert e formaggi) e le bevande a base di frutta. Nel 2017 l’insieme di questi prodotti ha generato ricavi per oltre 6,7 miliardi di euro. Lavorano in Parmalat oltre 26.000 persone tra Europa, le Americhe, Africa e Australia. Il Gruppo ha una presenza diretta in 23 Paesi e conta 92 siti produttivi. Parmalat ha una forte tradizione innovativa e sviluppa prodotti ad alto valore aggiunto per migliorare l’alimentazione dei propri consumatori.

I marchi globali del Gruppo sono:

Parmalat per il latte e i suoi derivati

Santàl per le bevande a base di frutta.

Zymil e Vaalia sono marchi internazionali dedicati a prodotti funzionali ad elevato valore aggiunto

…Altri marchi locali rivestono un ruolo primario dove sono presenti: tra i più importanti, Beatrice, Lactantia, Black Diamond e Astro in Canada; Pauls, Ice Break, Oak, Breaka, Harvey Fresh, Tamar Valley e Ski in Australia; Centrale del Latte di Roma, Chef, Berna, Sole, Puro Blu e Carnini in Italia; Sorrento negli Stati Uniti d’America; Balkis, Batavo, Boa Nata e Elegé in Brasile; Bonnita, Everfresh, Simonsberg, Steri Stumpie e Melrose in Repubblica Sudafricana; Frica e La Campiña in Venezuela; Esmeralda, El Ciervo e Mariposa in Messico; Galbani e Président, marchi concessi in licenza esclusiva a LAG Group, in tutto il continente americano.

 

+info: www.parmalat.net

 

RISULTATI DI BILANCIO DI ALTRI GRANDI GRUPPI ITALIANI DEL SETTORE DELLE BEVANDE ANALCOLICHE:

 

ferrero, con 10,5 mld di euro di fatturato nel 2017, è il più grande gruppo food a capitale italiano

  

la doria: bilancio 2017 e piano industriale 2018-19

 

gruppo campari: bilancio 2017 a gonfie vele, con crescita fatturato e utili netti raddoppiati

 

bilancio conserve italia 2016/17: fatturato in crescita dell’1% con 48 mn/€ di nuovi investimenti

 

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