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Due aziende, due storie milanesi di intraprendenza e innovazione, che fuse insieme vanno a formare il maggior produttore mondiale di macchine professionali per caffè espresso, che, nel mondo, ha una quota di mercato pari al 25% nel segmento delle macchine tradizionali. Gruppo Cimbali, costituito nel 2005, nasce dall’unione di due marchi che hanno fatto la storia dell’espresso: LaCimbali e FAEMA.

8-host2015_037Una storia che parte da lontano, nel 1912, quando Giuseppe Cimbali apre nel centro di Milano un piccolo negozio per la lavorazione del rame, che dal 1930 si specializza nella produzione di macchine per caffè espresso. FAEMA (Fabbrica Apparecchiature Elettro Meccaniche e Affini) nasce invece nel 1945 a Milano per iniziativa di Carlo Ernesto Valentè. È un nome che presto si afferma nell’immaginario italiano, anche grazie alle sponsorizzazioni nell’epoca d’oro del ciclismo, quando FAEMA supporta campioni del calibro di Eddy Merckx.

Le due aziende hanno segnato la storia del caffè espresso nel mondo e delle innovazioni tecnologiche che l’hanno accompagnata, dalla prima macchina cilindrica con la caldaia riscaldata a legna o carbone alle superautomatiche di oggi, che dialogano a distanza con l’operatore per analizzare i dati di consumo e aggiornare il software, regolare le ricette e personalizzare le immagini dell’interfaccia.

Oggi il gruppo milanese, giunto alla quarta generazione con Maurizio Cimbali, Presidente, e i figli Fabrizia e Federico, entrambi Amministratori Delegati, rappresenta i brand LaCimbali, FAEMA, Casadio e Hemerson. Una storia così ricca però non impedisce al gruppo di guardare avanti. L’innovazione è da sempre un elemento portante della filosofia produttiva dell’azienda, che possiede un dipartimento interno di ricerca e sviluppo con 60 dipendenti e detiene 55 brevetti, di cui 12 depositati negli ultimi tre anni.

E non c’è oggi innovazione senza un’anima green, che si esprime nell’uso di materiali eco-compatibili e riciclabili e nell’impiego di detergenti ecologici per la pulizia delle macchine. Il risparmio energetico è promosso sia nelle strutture (gli impianti fotovoltaici coprono il 15% del fabbisogno energetico della sede produttiva di Binasco), sia nel modo di concepire e realizzare i nuovi prodotti.

Il Gruppo ha fatturato nel 2015 159 milioni di euro (+8,7% rispetto al 2014), l’80% derivante dall’export, con volumi di vendita di circa 46 mila macchine all’anno. Sono sette le filiali operative all’estero situate in Regno Unito, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, USA e Cina. La produzione avviene in tra stabilimenti: Binasco (Mi), che è anche sede dell’azienda, Ghisalba (Bg) e Cappella Cantone (Cr) che realizzano, ogni giorno, una media di oltre 200 macchine.

“Per il 2016 prevediamo un ulteriore incremento del nostro fatturato rispetto alla crescita registrata nel 2015. Un risultato frutto dell’ampliamento della nostra gamma produttiva con il lancio sul mercato di nuove macchine sempre più performanti e dall’elevato contenuto tecnologico in grado di rispondere a tutte le esigenze dei nostri clienti. Continueremo ad investire in ricerca e sviluppo e ci concentreremo sul nostro core business, vale a dire le macchine tradizionali, le superautomatiche e i macinadosatori” dice Franco Panno, Direttore Generale Gruppo Cimbali.

+ info: host.fieramilano.it

SCHEDA WEB E ALTRE NEWS GRUPPO CIMBALI

SE ANCORA NON L’AVETE FATTO, VI SUGGERIAMO DI SCARICARVI GRATUITAMENTE UNA COPIA DELL’ANNUARIO COFFITALIA 2015/16 DA: www.beverfood.com/downloads/annuario-coffitalia-caffe-italia16/

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