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Grappa! Spirito Nazionale verso il mercato mondiale. Questo il titolo del convegno organizzato dall’Istituto Nazionale Grappa e Assodistil con il contributo del Mipaaf e il patrocinio della Regione Emilia Romagna, in programma per venerdì 24 settembre alle 10.30 presso la Stampa Estera in Via dell’Umiltà a Roma. Sottotitolo dell‘incontro “La grappa, ottenuto il riconoscimento europeo di Indicazione Geografica, si appresta ad affrontare i gusti del consumatore globale: strumenti, strategie e ipotesi di marketing a confronto tra gli operatori“.


A portare contributi significativi saranno infatti principalmente marketing manager e operatori del settore alle prese con la necessità di assicurare la tutela alla denominazione ai vari livelli e a moderare l’incontro sarà il giornalista e vicedirettore di RaiTre Franco Poggianti. Ad aprire i lavori, dopo il saluto delle istituzioni, toccherà ad Angelo Faravelli, amministratore delegato di Advance Brand Appeal, con una relazione sulle strategie di marca per aiutare la tutela della denominazione, ovvero “ La Grappa: una cosa troppo seria da lasciare ai creativi”, a cui seguirà Stefano Cordero di Montezemolo, presidente di Value Advisers, Direttore Accademico della European School of Economics e docente di economia d’impresa dell’Università di Firenze con suggerimenti per la direzione aziendale, logiche di crescita, competitività e tutela che scaturiranno dalle sue dichiarazioni sul “Futuro della grappa tra competitività e valore”. Di taglio diverso sarà l’intervento di Loris Propedo, sommelier della Locanda Locatelli di Londra, chiamato ad esprimersi sulla percezione dell’unicità della denominazione grappa sul mercato inglese.

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“La grappa all’estero manca ancora di identità,” afferma Cesare Mazzetti Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, “in Italia il distillato di bandiera è frutto di una precisa cultura locale, ha una propria connotazione sebbene presenti più sfaccettature, dalla grappa dell’alpino a quella salottiera, e i distillatori hanno lavorato sui differenti targets riuscendo ad affermare il prodotto . All’estero non riusciamo ad avere una connotazione precisa, e il recente riconoscimento della denominazione come IG,Indicazione Geografica a livello europeo, rappresenta una opportunità importante per la tutela del prodotto e una sua promozione mirata, utile anche per far percepire al consumatore che è un prodotto Made in Italy a tutti gli effetti. Il convegno di Roma – continua Cesare Mazzetti – rientra nelle azioni della campagna di sensibilizzazione sul “Bere Consapevole” realizzata con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e sarà anche l’occasione per presentare l’niziativa a cui l’Istituto Nazionale Grappa sta lavorando con costante impegno, ovvero la settima edizione di Grapperie Aperte, che si terrà il prossimo 10 ottobre nelle distillerie di tutt’Italia”.

“Il nostro distillato più famoso ed imitato del mondo apre le porte alla stampa estera per rafforzare la sua posizione e trasmettere i valori della tradizione e della unicità”. E’ quanto sostiene Antonio Emaldi, Presidente di AssoDistil che aggiunge: “Siamo convinti che la grappa possa e debba dire di più anche all’estero. Come associazione di categoria ci stiamo battendo da tempo per la tutela e la valorizzazione della Indicazione geografica “grappa” nel mondo, consci del ruolo fondamentale dei maestri distillatori depositari di valori e conoscenze che debbono essere tutelati e tramandati, anche nell’interesse della intera filiera vinicola per la quale valorizzano e nobilitano i coprodotti della vinificazione”.
L’ultimo spicchio della mattinata sarà dedicato a una degustazione guidata di grappa, in abbinamento con miele offerto per l’occasione da Mielizia, che sarà tenuta da Camilla Guiggi, assaggiatrice AIS e Anag, che completerà il viaggio attraverso il distillato per antonomasia presentandone i caratteri sensoriali e le indicazioni per l’assaggio. Seguirà una degustazione di Grappe offerte dai soci ING e Assodistil, in abbinamento a prodotti tipici offerti dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e dal Consorzio del Prosciutto di Modena: un abbinamento teso a esprimere il solido e tradizionale legame con il territorio d’origine del quale la Grappa e tutte queste note denominazioni emiliane si ergono a simbolo.

+info: ufficio Stampa Marte Comunicazione di Marzia Morganti Tempestini

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